tag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post8864720576978875066..comments2023-10-16T14:17:48.120+02:00Comments on Books Land: L'angolo di Miki Monicahttp://www.blogger.com/profile/13523422627585747249noreply@blogger.comBlogger21125tag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-6336185484086838992013-04-11T06:40:28.842+02:002013-04-11T06:40:28.842+02:00Grazie mille Sara. Auguri per la lettura de "...Grazie mille Sara. Auguri per la lettura de "Le affinità alchemiche", magari poi passa per farci sapere la tua.MikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-13560830220241924102013-04-10T22:05:50.471+02:002013-04-10T22:05:50.471+02:00Bellissime recensioni Miki! Di questi ho letto sol...Bellissime recensioni Miki! Di questi ho letto solo il meraviglioso "Io prima di te" e ho iniziato "Le affinità alchemiche" al momento fermo sul comodino..prima o poi lo finirò(arcigasp)!;)sarahttps://www.blogger.com/profile/03260164404459172969noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-89260231052537153812013-04-06T18:11:28.914+02:002013-04-06T18:11:28.914+02:00Leggendo questo commento ti ho adorata!Leggendo questo commento ti ho adorata!Mr Inkhttps://www.blogger.com/profile/09010375264805972745noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-20623658532623350192013-04-04T22:04:50.849+02:002013-04-04T22:04:50.849+02:00Grazie mille Michele, detto da te è un doppio comp...Grazie mille Michele, detto da te è un doppio complimento, in quanto apprezzo moltissimo le tue recensioni. Le mie parole in realtà non hanno alcuna pretesa, era giusto per fare quattro chiacchiere "tra amici". Tale accanimento avrebbe senso se fossi una critica letteraria seguitissima e famosissima, ma non ha senso considerato che ho un blog il cui argomento principale non sono nemmeno i libri. Ma pazienza, se il mio post è servito a far sentire realizzate due persone, ben venga...MikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-45605414327553835322013-04-04T22:02:08.198+02:002013-04-04T22:02:08.198+02:00Be' sì dai... alcune... XDBe' sì dai... alcune... XDMikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-75822575294265466632013-04-04T22:00:42.818+02:002013-04-04T22:00:42.818+02:00Micht, come ho scritto, per ora sto alla larga dal...Micht, come ho scritto, per ora sto alla larga dalle saghe, ma non è escluso che prima o poi decida di leggerla.MikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-84168787402915674462013-04-04T21:58:44.629+02:002013-04-04T21:58:44.629+02:00Ma davvero? Peccato! A me è stato di gran lunga pi...Ma davvero? Peccato! A me è stato di gran lunga più antipatico il marito. Per non parlare della cognata! XDMikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-33269556401041429482013-04-04T21:54:52.716+02:002013-04-04T21:54:52.716+02:00Ah be', probabilmente tu sei un'altra (o a...Ah be', probabilmente tu sei un'altra (o altro?) che non comprende la "lingua-cover". Ti consiglio di leggere un po' più giù.<br />(Ma, detto tra te e me, hai fatto bene a depennarlo!)MikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-34910550211883247252013-04-04T21:52:22.218+02:002013-04-04T21:52:22.218+02:00Grazie zia mia.
Sì, hai speso troppe parole, non ...Grazie zia mia. <br />Sì, hai speso troppe parole, non ne valeva la pena. <br />Quando uno è piccolo è piccolo, non ci si può fare nulla, anche se vomita paroloni a mo' di dizionario Treccani (che poi tali paroloni abbiano un senso oppure no è tutto da dimostrare, e qui torniamo alla mia "critica" su "Le affinità alchemiche", e, lo voglio sottolineare, la mia critica, frivola, spensierata, disimpegnata, era rivolta al libro e non alla persona dell'autrice). <br />Ma a quanto pare hai avuto l'onore di ospitare sul tuo blog non solo due critiche letterarie, ma anche due psicologhe di un certo calibro, in grado di fare, estrapolando un paio di frasi qua e là ed elencando note biografiche prese direttamente da Wikipedia (e qui mi sorge il dubbio che sia stessa Gaiòla a parlare), il profilo psicologico della sottoscritta: ex obesa, trentenne, lettrice compulsiva (hanno fatto addirittura la media delle mie letture! Probabilmente se avessi scritto che sono in grado di leggere molto velocemente avrebbero fatto anche il conto di quante parole leggo al minuto!), estimatrice di autori principalmente stranieri (e ne sono orgogliosa!), magari anche attempati, Dio ce ne scampi! Come se tutto questo possa evidentemente dimostrare che io non possieda le basi per comprendere cotanto capolavoro.<br />Quindi, lo ripeto, puoi solo ritenerti fortunata, e anche io ovviamente, che i nostri blog abbiano potuto ospitare il delizioso copia-incolla (al quinto blog in cui ho letto le stesse identiche, tronfie e ridondanti parole ho smesso di "cercare") delle nostre amiche (???).<br />Che poi non abbiano avuto la decenza di rivolgersi a me personalmente e che non sappiano dove sia di casa l'educazione, be', questa è un'altra storia.<br />Mi sono spiegata? (Sì, nella mia MERIDIONALE dimora, si dice "mi sono spiegata" e non "ti g'ha capio?", ma i miei PARENTS sono all'antica e me l'hanno insegnata, l'educazione.)<br />MikiInThePinkLandhttps://www.blogger.com/profile/13981854164711392719noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-47668999016106809192013-04-04T18:28:27.017+02:002013-04-04T18:28:27.017+02:00Ok respiro e conto fino a 10 .. io del libro non p...Ok respiro e conto fino a 10 .. io del libro non parlo perchè non l'ho letto e quindi non posso esprimere un mio giudizio, questo è "L'angolo di Miki" e quindi nel caso sarà lei a rispondervi. <br />Io mi sono persa circa a metà del discorso, probabilmente sono poco acculturata.. la mia prof. di Italiano me lo diceva sempre di stare più attenta in classe e di non stare con la testa sulle nuvole, ma una cosa la devo dire. VOI non vi potete permettere di riutilizzare parole che Miki ha usato per descrivere un libro difficile come "Wintergirls" solo per denigrare la persona, e ve lo dico nel modo più semplice che conosco .. prima di parlare della MIA AMICA sciacquatevi la bocca brutte maleducate che non siete altro! E qui la finisco perchè potrei diventare volgare e non è questo il luogo e ho già speso anche troppe parole! Monicahttps://www.blogger.com/profile/13523422627585747249noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-85219889769747366852013-04-04T17:21:02.608+02:002013-04-04T17:21:02.608+02:00Monica e Miki, non fate caso allo sproloquio delle...Monica e Miki, non fate caso allo sproloquio delle due "anonime lombarde". La mia recensione era piuttosto positiva, ma non mi hanno risparmiato. Comunque uno splendido post davvero.<br />Alcuni titoli di questi voglio proprio leggerli! :)Mr Inkhttps://www.blogger.com/profile/09010375264805972745noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-29265791808459841742013-04-04T16:44:46.337+02:002013-04-04T16:44:46.337+02:00Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (5) ...Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (5) <br />di Laura e Chiara Malerba <br /><br />Cercare di scrivere un romanzo innovativo che prova a rivolgersi al pubblico tradizionale senza scordarsi di quello, non meno fervido, rappresentato dagli “happy few”, i cari pochi sempre volenterosi di intercettare e condividere lo spirito (anche dissacrante, certo) di una ricerca come quella che dà vita alle “Affinità”, ossia a un romanzo miracolosamente condotto a buon fine e di cui Gaia misteriosamente indovina lo scioglimento (Angelo Guglielmi). <br /><br />La quantità di sorridenti imprestiti e pazzesche icone di cui Gaia ha scientemente intriso “Le affinità” sgonfiandone – quanto meno per un pubblico di happy few – i romanticismi a più alto tasso colèrico: DEVI INTERCETTARLI, BONTÀ DIVINA, E DISAMBIGUARLI E TENERNE CONTO, ALTRIMENTI NON CAPISCI COSA STAI LEGGENDO, NO?<br />Diversamente da così, in modo più scoperto di così, l’edizione Mondadori dovrebbe avvalersi dell’uso di lampeggianti o cicalini disseminati ad hoc e collegati a legende tipo “Qui si ride!”, o “Ghignàre!”, o “Ah! ah! ah! + applausi”, non credi?<br />Viceversa, il critico letterario del Sole 24 Ore Carnero R., che con proverbiale finezza d’ascolto ha recensito (prima decade di febbraio?) il romanzo da par suo, deve certamente aver nutrito, quanto a questo, dei suoi sospetti semi-inauditi fin dall’inizio. <br />Bravìsimi ànca lu’. <br /><br />Ti g’ha’ capìo?<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-62311799326933118542013-04-04T16:44:08.006+02:002013-04-04T16:44:08.006+02:00Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (4) ...Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (4) <br />di Laura e Chiara Malerba <br /><br />Le variegate critiche che da ogni dove – da parte dei lettori d’opere di consumo più giovani (o di recensori autorevoli in standby) – piovono sulla testa di quest’opera realmente unica, testimoniano (e monumentalizzano) in modo imponenete il tipo d’allergia che essa sembra suscitare, ipso facto, in costoro – le amiche Miki82, Stravagaria, Elisabetta, Malitia e la signora C.L. Cavallaro, ovviamente in primis. <br />Eppure, chi riesce a superare l’ostacolo prova un intenso sentimento di complicità personale con l’autrice, e il suo piacere è duplicato all’idea del proprio isolamento relativo (Girard). Questo – ci sembra così facile percepirlo – è il genere di piacere che stanno gustando determinati lettori più avvertiti e in grado di intercettare un po’ meglio di cosa, alla lettera, qui si tratta: il centro qual è.<br />Poiché se proprio non sbagliamo tutto, ma non crediamo, “Le affinità” è un invito all’uso della perspicacia e un test piuttosto intrigante per verificare la nostra perspicacia mimetica.<br />Diversamente da così, i fraintendimenti più balzani fioccheranno, e l’umorismo involontario di certo romanticismo più o meno supponente tipo quello abitato dall’amica Michela impedirà di gettare uno sguardo un minimo consapevole e avvertito in ciò che realmente, in questo splendido romanzo d’esordio, è. <br />Altrimenti vien buono tutto, compreso l’auto-accecamento ultra goffissimo dell’amica Michela. <br />Ora, il genio di Gaia si muove in direzione opposta alla scrittura usa e getta entrata massivamente in circolo negli ultimi (dieci?) anni, ma tale è la presa che un simile maëlstrom di riduzioni e svanimenti esercita ormai sulla mentalità dei lettori meno avvertiti, da renderli a furia di mazzate anestetizzati, quasi… condotti sulle oniriche palme d’una morte apparente, quasi…<br />È come se, mancando della percettività necessaria alla comprensione della storia d’amore così com’è stata concepita e scritta da Gaia, il pubblico più giovane (e l’amica Michela) ritornassero alla solita storia commerciale romantica e/o“young adult” a cui sono assuefatti, riempiendone automaticamente il guscio vuoto con il vecchio contenuto. <br />Ora, Gaia possiede il dono di spiegare quel che sta facendo mentre lo fa, in modi la cui forza retorica è tanto sorprendente quanto la ricchezza lessicale. Ma da coloro che non la capiscono, la lingua-cover di cui si sostanzia “Le affinità” appare banalmente appesantita d’ornamenti, un cicaleccio retorico o un “supplemento” che può essere eliminato dal romanzo senza nessun danno. <br />Ma è vero il contrario. Poiché senza quella lingua, il romanzo svanirebbe. <br />Insopportabili sdolcinerie e battute argute, sognanti tenerezze e risate giacintine scambiando baci sotto una luna d’erba nel giardino del padre: oh, persino le bizzarrie (e le incongruenze, persino!) non devono disorientarci – qui – sapendo benissimo che il primo a predisporne ovunque era proprio Shakespeare! <br />Che dire, poi, della quantità di “avvisi” e “osservazioni rivolte direttamente al lettore” – disseminazione di lampeggianti minimi ma anche uso, alle volte, di grosse segnaletiche stradali verticali – grazie a cui l’autrice stabilisce il proprio rapporto con quest’ultimo, alimentando un dialogo continuo? <br />Di simili “avvisi”, nelle “Affinità alchemiche” ve n’è più di millanta, è proprio vero, ma se per leggere adoperi il solito (omissis), è un momentino fatale che anche il romanzo acquisti ai tuoi occhi quella certa forma da (omissis).<br />Gaia, per dirla coi Maestri, è un giovanissimo e perturbante esempio di quel che nella nostra epoca barbara sembra impossibile: poter affrontare con equilibrio e ironia – IRONIA, gentile amica Michela! – questioni talmente appesantite dal bagaglio al plutonio delle ideologie, che al più timido accenno ci sembra di essere investiti da una valanga. <br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-16148209487748146942013-04-04T16:43:40.421+02:002013-04-04T16:43:40.421+02:00Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (3) ...Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (3) <br />di Laura e Chiara Malerba <br /><br />Romanzo mimetico di inusuale complessità, “Le affinità alchemiche” è costruito in modo tale che addentrandoci in esso facciamo ben presto conoscenza d’un vasto intrico di interazioni mimetiche e una lunga escalation di atteggiamenti rivalitari che, giunti al culmine, sviluppano un tale grado di enormità (Angelo Guglielmi), da sfociare in un violento crescendo di disperazione e morte. <br />Eppure, persino in tanta tragedia, i personaggi delle “Affinità” vengono scopertamente dileggiati, dalla voce narrante, a più riprese. E in effetti, è strano. Poi, quando cominciamo a percepire la distanza che ci separa dalla concezione del desiderio dell’autrice, con aria di scoglionata sufficienza (Roberto Carnero, Il Sole 24 Ore), o fastidio (Ranieri Polese, Il Corriere della Sera), ricorriamo un po’ fatalmenete all’idea del tutto errata che l’autrice – non sapendo gestire quel che dovrebbe, e facendo ricorso a una lingua volta a volta superficiale e vacua (Carnero), o troppo farcita di gerghi giovanilistici, frasi auliche e pseudo-liriche come nei diari di scuola e luoghi comuni (Polese) – non può indicarci cosa dover credere né in che direzione guardare. <br />Nel frattempo, “Le affinità alchemiche” è, fra le molte altre cose, proprio questo: un tentativo ben riuscito di decostruzione di cliché romantici: te ne rendi conto sempre meglio ogni qual volta, entrando più a fondo nel testo, capisci che non è il Mondo a minacciare-perseguitare i due innamorati, bensì la loro insondabile stupidità: <br /><br />Quanto a Selvaggia, ebbene, lei era radiosa (sic!). Mai l’avevi vista prima altrettanto capace, nei tuoi confronti, di premurosità e consonanza e affetto, talmente attenta alla tua persona, che il sogno ininterrotto dentro il quale con occhi aperti sognavi, non avrebbe potuto risultare più vivido, mentre lo strapotere della felicità vi rendeva – in modo del tutto inaspettato, certo – quasi idioti (sic!). (pag. 292)<br /><br />Qui, dopo un crescendo d’atteggiamenti concatenati – la premurosità e l’affetto trasmessi da Selvaggia al fratello, il sognare a occhi aperti di lui e l’essere entrambi immersi nello strapotere della felicità – crescendo che conduce il lettore a un adatto apogeo – ecco l’anticlimax dell’autrice che frappone agli elementi nobili e alati, il basso prosaico del rapido trasformarsi, da parte dei nostri innamorati, in due idioti. <br />Ora – amica Michela e non solo – quanti dubbi potranno mai esservi, sull’eventualità di dover considerare questo romanzo intramato (anche) di istanze parodiche, vibrazioni copertamente (e scopertamente) umoristiche, e persino – come in tanto teatro elisabettiano (Shakespeare incluso) puntualmente accade – satiriche? <br />Incipit del capitolo 50:<br /><br />Il vostro amore era una catena indistruttibile che insieme vi legava. Sebbene questo strumento sia di solito associato alla prigionia, per voi era divenuto il simbolo di sentimenti viscerali finché si vuole (sic!) e, tuttavia, positivi. <br />Un’ossessione, certo, ma dolce (sic!). (pag. 225)<br /><br />Sul serio si può leggere una frase che dice “… sentimenti viscerali finché si vuole (sic!) e, tuttavia, positivi (sic! + gulp)”, senza che le labbra s’increspino in un sorriso? <br />Ora, di simili passaggi, nelle “Affinità alchemiche” ve n’è più di millanta!<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-56707151638479407852013-04-04T16:42:58.469+02:002013-04-04T16:42:58.469+02:00(Restate pur seduti).(Restate pur seduti).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-44044667938845294222013-04-04T16:41:34.390+02:002013-04-04T16:41:34.390+02:00Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (2) ...Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (2) <br />di Laura e Chiara Malerba <br /><br />Fra parentesi, sempre a proposito delle “Affinità alchemiche”, non più tardi di ieri abbiamo intercettato in questo “Titanic dei libri” rappresentato da più ambienti del web (http://stravagaria.wordpress.com/2013/04/02/le-affinita-alchemiche/#comment-3458), un’altra perla dell’oggi che lo stesso proveremmo a riassumere:<br /><br />Esordienti “à la Anna Frank” (sic!) in stridente contrasto con l’argomento scabroso del romanzo, a petto di premesse poco verosimili e accenti che rapidi trapasserebbero dall’incesto in quanto tale alla passione tout-court; e linguaggi che alternando giovanilismi e ricercatezze stilistiche mancherebbero di baricentro (pur) mantenendosi costantemente in bilico (sic!) tra passaggi aulici e gergo fumettistico, e pagine scorrevoli che s’avvicenderebbero a barocchismi e frasi di maniera in cui riconoscere la tipica resistenza dell’adolescente bravo a scuola (e per ciò stesso votato alla citazione dotta e alla frase a effetto), ma testardissimo nel non voler sfrondare il proprio scartafaccio dell’inessenziale (sic!); così che determinate ricercatezze – in realtà dei meri sfoggi scolatici (sic!) – finirebbero sovente per risultar posticce a scapito della naturalezza (sic!) e – quand’anche movéssero a un sorìso – avrebbero il demerito d’appesantire la ritmica dell’écriture; e poi, la mancanza di contraltari significativi (e la narrazione in seconda persona) che ridurrebbero “Le affinità” a un lungo soliloquio adolescenziale mescidato a passioni amorose finanche vagamente irritanti per pubblici adulti costretti a trascinarsi fra tutti ’sti labirinti amorosi ultra insistiti, nel mentre anelerebbero non già di rinunciare alla pietanza non gradita – come pure farebbero dei lettori normalmente sani di mente (Arbasino) – ma proprio (sempre anelerebbero), di vedere masochisticamente come va a finire; nel mentre se il romanzo fosse rimasto a decantare nel proverbiale cassetto più a lungo dei quattro anni che separano la stesura iniziale dalla pubblicazione, chissà che Gaia in primis – a quel punto tendenzialmente trentenne? – non avrebbe rimediato alle mancanze di presunti editor quasi “assenti” o forse non motivati a sufficienza... <br />In breve: eccovi recensite trecentocinquanta pagine d’un esordio che paga il prezzo dell’inesperienza di un’autrice troppo “à la Anna Frank” e perciò stesso troppo vittima (grazie a Dio non dei nazisti) ma della sua stessa giovinezza; un romanzo di trecentocinquanta pagine capace in un sol colpo di scontentare sia quanti fossero alla ricerca di un sottotesto più impegnativo (di cui sia pure brumosamente si sospetta l’esistenza?), sia i gusti di un pubblico giovane in cerca della solita storia d’amore contrastata e un zinzinìno pruriginosa. <br />Anche se poi non si può dire, poiché i Moccia e le Meyer ve l’hanno pur fatta, no?, coi lettori ragazzini, e questo romanzo della Coltorti con cos’altro dovrebbe confondersi, se non con modelli tanto belli? <br />Seguono i freschi, brevi e argentini commenti (otto) di “laGattaGennara” e “melodiestonate”, “Miss Fletcher” e “liù”, “topinapigmy” e “MR”, “cucinaicontroluce” e “penna bianca”, che messi tutti insieme volutamente non superano il pur interessante statuto argomentativo dei sette nani da giardino. <br />Cosa dire a tutte quante? Mandarle in (omissis) e non pensarvi più, o far ricorso, indòmite, alla ragione. Optiamo per la seconda che abbiamo detto, accidenti. E quella che segue – estesa come ennesimo atto dovuto anche alle amiche Elisabetta (diariodipensieripersi.com) e Malitia (dustypagesinwonderland.blogspot.com) – è la nostra meditata risposta.<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-28914388913075393512013-04-04T16:40:59.055+02:002013-04-04T16:40:59.055+02:00Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (1) ...Risposta per l’amicha Miki82 in cinque stanze (1) <br />di Laura e Chiara Malerba <br /><br />A quanto comprendiamo, l’amica Michela (?) ha da poco superato i trent’anni – siamo praticamente (quasi) coetanee – e in questa selezione di nove romanzi letti nel mese di febbraio ha optato per narrazioni, scrive lei stessa, “che fossero per lo più fonte di svago” – scegliendo autori già conosciuti e dai quali sapeva cosa aspettarsi – anche auto presentandosi come una lettrice “da storie romatiche e strappalacrime”, e una giovane donna che “ha vissuto un bel po’ di tempo in compagnia di alcuni chili di troppo, pesando più del fidanzato”. <br />Dunque, le piace leggere un casino – siamo a una media di un libro ogni tre giorni – e fra i nove titoli che qui ci presenta, figura “Le affinità alchemiche” dell’amica Gaia Coltorti. La Gaiòla nostra. Classe 1991. Mentre il resto degli autori (americani, inglesi e tedeschi) di cui l’amica Michela ci riferisce, risultano nati (i due più giovani) nel 1970, pur avendo esordito nel 1991 (Stephen Chbosky) e nel 2011 (Jennifer Weiner), e tutti gli altri, invece, devono considerarsi vieppiù “stagionati”, essendo la Moyes del 1969, la Gier del 1966, Nicholas Sparks del 1965, la Downham del 1964, la Anderson del 1961 e la Hood del 1956. <br />Fra questi illustri autori di romanzi di consumo, figurano besteselleriste di YA (Laurie Halse Anderson); autori di storie d’amore, cristianità, crisi matrimoniali e tragedie del destino (Nicholas Sparks); autrici di romanzi destinati a un pubblico femminile (Kerstin Gier, altrove anche Jule Brand e Sophie Bérard); ultra quarantenni dedite a tematiche smaccatamente larmoyanti tipo “Love Story” (Jenny Downham); specializzate in storie d’amore (JoJo Moyes) e via così, crediamo di poter dire, senza temere d’essere smentite. <br />Gli indici di gradimento che l’amica Michela riserva a otto di questi nove titoli, svariano da 3,5/5 (Sparks) a 4,5/4 (Weiner); da 5/5 (Moyes) a 4/5 (Anderson); da 4/5 (Chbosky) a 5/5 (Hood); da 4/5 (Downham) a 4/5 (Gier). La nostra Gaia, invece, la nostra ventunenne, la sola autrice italiana in tanta pattuglia, nonché la sola esordiente, si merita – secondo l’amica Michela – uno straordinario 0/5. Zero, insomma. Zero “di brutto” e basta. Yesss. E come mai? <br />Rileggiamo dalle sue esatte parole – le quali senza incertezze hanno l’ineccepibile dono di restituirci, anche, la costernazione irrimediabile dell’amica Michela: <br /><br />La scrittura di questa ragazza viene definita “densa di echi letterari”. No ma... SERIOUSLY???? E perché poi? Perché ogni tanto ci butta qua e là qualche riferimento al povero bistrattato Shakespeare? Ah no, c’è anche qualche altro riferimento letterario che ora mi sfugge, probabilmente perché il mio cervello ha deciso di rimuovere questa brutta esperienza. Comunque nulla che un buon uso di Google o Wikiquote non possa fare, in più si tratta di riferimenti inseriti in un contesto talmente dissonante da risultare solamente fastidiosi. Il linguaggio è al limite del ridicolo, ma magari qualcuno potrebbe definirlo aulico e, visto che è inspiegabile a parole, vi riporto qualche esempio. <br /><br />E così fa, tenera, inane, sorda e dispiaciutissima. Al giù dritti – seriously – pel solito buróne della Maranella, come direbbe l’Albertone Nazionale – non l’Arbasino, claro, ma l’ottimo vecchio buon Sordi...<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-42061586188644912462013-04-04T13:10:37.976+02:002013-04-04T13:10:37.976+02:00ehm...letture di svago??? O.o sul serio?ehm...letture di svago??? O.o sul serio?Paolettahttps://www.blogger.com/profile/16344160291747226922noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-72175273845394961312013-04-04T12:40:46.479+02:002013-04-04T12:40:46.479+02:00l'unico che penso leggerò sarà "il verità...l'unico che penso leggerò sarà "il verità è meglio mentire" proprio perchè ho adorato la trilogia delle gemme (miki quando puoi iniziala! unica avvertenza e che crea una forte dipendenza XD)michtshttps://www.blogger.com/profile/10504056161088150028noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-79179211760681361962013-04-04T09:52:35.605+02:002013-04-04T09:52:35.605+02:00In verità è meglio mentire è stato una colossale d...In verità è meglio mentire è stato una colossale delusione, la protagonista l'ho detestata!!!<br />Le Affinità Alchemiche non credo di leggerlo ^^SilviaLeggiamohttps://www.blogger.com/profile/00639072458152825968noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2162256573189696763.post-13237119727587043982013-04-04T09:37:40.943+02:002013-04-04T09:37:40.943+02:00Belle recensioni, brevi concise ed efficaci. molti...Belle recensioni, brevi concise ed efficaci. molti dei libri li avevo in WL, ma uno l'ho depennato: Le affinità alchemiche, non tanto per il giudizio negativo, che può essere soggettivo, ma proprio per gli esempi che citi e che mi hanno fatto cadere le braccia. Caròntico silenzio.... Ma nella Divina Commedia Carònte non urla di continuo alle anime che si accalcano? Ricordo male?Il Mondo di Druhttps://www.blogger.com/profile/07202149135758612803noreply@blogger.com