mercoledì 27 maggio 2015

Il trio lovvore consiglia #2

Nonostante la pausa del blog, alcune rubriche continuano. Anche oggi siamo qui con i consigli del "Trio Lovvore" 


L'amicizia nasce dalle occasioni della vita, spesso dal destino, ma per diventare sentimento irrinunciabile necessita poi di grandi emozioni condivise"

E sono ormai anni che Miki, Paola ed io condividiamo emozioni, all'insegna di un lovvore che cresce ogni giorno tra chiacchierate folli, risate incontenibili ma spesso anche lacrime, ansie e paure.

Un'amicizia nata grazie ad un libro, che si rinnova tra pagine e parole
In questi brevi appuntamenti mensili, vogliamo condividere con voi letture che ci sono piaciute molto, che sono state significative, che ci hanno emozionato o che, al contrario, avremmo evitato volentieri.

IL CONSIGLIO DI MIKI: 

C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo. Bestseller internazionale, Still Alice è la storia straordinariamente toccante di una donna che lotta per non perdere se stessa, e ha già conquistato il cuore di milioni di lettori.

"Perdersi" è un libro difficile, che tratta un argomento difficile. 
Protagonista è l'Alzheimer, una malattia spaventosa, impietosa, di cui la Genova non tralascia nessun aspetto, da quello più intimo e personale, vissuto da Alice, nella terribile consapevolezza del suo perdersi, a quello più scientifico delle terapie, delle sperimentazioni e dei test cognitivi. 
Ho amato questo romanzo, il modo in cui affronta l'evoluzione della patologia, il modo in cui approfondisce e delinea lo spessore psicologico dei personaggi. Leggendo, ci si scontra con una grande varietà di sensazioni e sentimenti, dalla rabbia all'angoscia, dall'amore all'odio, dalla tenerezza alla pena, passando attraverso un'infinità di sfumature. Lo stile è essenziale, ma non mancano passaggi descrittivi perfettamente incastonati con il resto della narrazione. I dialoghi non sono mai superflui o scontati, e pongono l'attenzione sull'importanza delle parole, che, spesso, diamo per scontate.
La bellezza del libro, a mio avviso, sta anche nel finale, che arriva al momento giusto e nel modo giusto, lasciando il lettore a riflettere sulla potenza dell'amore, in ogni sua forma.

IL CONSIGLIO DI PAOLA: 

Sydney Blake, un’aspirante musicista di vent’anni, ha una vita invidiabile: frequenta il college, ha un buon lavoro, è innamorata del suo meraviglioso ragazzo Hunter e convive con la sua migliore amica Tori. Ma tutto cambia quando scopre che Hunter la tradisce con Tori. Ora Sydney deve decidere che ne sarà della sua vita.È attratta da Ridge Lawson, il suo misterioso vicino. Non può staccargli gli occhi di dosso e non può fare a meno di starsene ad ascoltarlo mentre suona la chitarra sul balcone della sua stanza. La sua musica le dà armonia e vibrazioni. E anche Ridge non può far finta di ignorare che c’è qualcosa in Sydney: a quanto pare, ha trovato la sua musa. Quando, finalmente, si incontrano, scoprono di avere bisogno l’uno dell’altra... Dall’autrice bestseller del New York Times Colleen Hoover, un’appassionata storia di amicizia, tradimento e romanticismo, sulle note di una musica che ispira una giovane donna e la aiuta a raccogliere i pezzi della propria vita.

Collen Hoover è una garanzia. Ho letto più di un libro di questa autrice e sono sempre rimasta piacevolmente affascinata dalle sue storie. La sensibilità e la semplicità con cui descrive temi delicati, come quello qui affrontato (che vi lascio però scoprire ), senza mai cadere nel banale è qualcosa di innegabile.
Per descrivere "Forse un giorno" prendo in prestito le parole della stessa protagonista: 

"Sono completamente consumata e non da ondate di piacere,
ma da ondate di pura, incontaminata emozione." 

"Forse un giorno" è un romanzo estremamente dolce, un tripudio di sensi, ricco di emozioni e sentimenti, parole, musica e silenzi, che fanno non solo da contorno ad una bellissima ed intensa storia d'amore, ma che la costruiscono rendendola qualcosa di unico e speciale. La musica, in particolare, la fa da padrona. La musica è ciò che unisce Sydney e Ridge, due "anime non solo compatibili (ma) perfettamente accordate", e il più delle volte sostituisce le parole che i protagonisti hanno dentro di sé e che diversamente non saprebbero esprimere. E il colpo di genio della Hoover, è stato quello di coinvolgere nel libro il cantautore Griffin Peterson, che ha scritto e realizzato le canzoni che accompagnano tutta la storia. Le potete trovare QUI e ascoltarle mentre leggete. Io purtroppo le ho scoperte a posteriori ma me ne sono già follemente innamorata. "Forse un giorno" non è solo un libro, ma una vera e propria esperienza.

IL CONSIGLIO DI MONICA: 

Melinda Sordino ha tredici anni e un segreto. L'estate prima di entrare al liceo, durante una festa, viene violentata da uno dei ragazzi più popolari della scuola. Ancora sconvolta, Melinda chiama la polizia, e nel fuggi fuggi generale non riesce a confessare la violenza subita. Quando pochi giorni dopo le amiche di Melinda scoprono che è stata lei a chiamare la polizia e a rovinare il party, non pensano a chiederle spiegazioni, ma la maltrattano e smettono addirittura di salutarla. Melinda si isola e comincia ad avere difficoltà a parlare sia a scuola che a casa. Fino a che... Vincitore di numerosi riconoscimenti letterari, "Speak" è stato tradotto in venti paesi con grande successo di critica e vendite.


“Speak” è un libro breve ma intenso, che mi ha divorata dentro, e ha fatto crescere in me quell’istinto materno che la madre di Melinda proprio non conosce. Più leggevo e più sentivo la voglia di abbracciare questa ragazzina spaventata.. di prenderla per mano e dirle "tranquilla.. qualunque cosa ti sia successa si sistemerà"
Melinda mi ha conquistata dalla prima riga del libro “il mio primo giorno di liceo. Sei quaderni nuovi, una gonna che odio e il mal di pancia” … sarà che in lei ho rivisto tanto di me stessa a quell’età, la fatica di essere accettati, quell’invisibilità da cui si fatica ad uscire , la voglia di emergere e di rimanere comunque me stessa.Consiglio questo libro a chi ha voglia di leggere una storia vera, difficile e delicata, la storia di una ragazza poco più che bambina, un’unica grande protagonista che con i suoi silenzi entrerà nei vostri cuori.

Penso che presto seguirò il consiglio di Paola e proverò a leggere il libro della Hoover, mentre per quanto riguarda "Perdersi" è nel mio project 20 books e attende solo di essere letto. 
Speriamo che i nostri consigli vi possano essere utili, e attendiamo i vostri commenti.
A presto
Monica, Miki e Paola 


8 commenti:

  1. Ottimi consigli! Tutti i libri proposti affrontano tematiche importanti su cui è doveroso fermarsi a riflettere :)

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    1. Sono felice che i nostri consigli ti siano piaciuti :)

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  2. Perdersi ce l'ho sul comodino da tantissimo, voglio proprio leggerlo!
    Speak invece non mi è piaciuto molto :(

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    1. Davvero "Speak" non ti è piaciuto? *o* noooooooooo io l'ho adorato, e anche il film.. bellissimi entrambi.

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  3. Non ho mai letto "Perdersi", ma ho visto il film che ne hanno tratto "Still Alice" e mi ha distrutto
    La tematica che tratta è davvero difficile e davvero spaventosa, il solo pensiero mi mette i brividi >-< , per non parlare del dolore di chi ti deve stare accanto. Una domanda: nel libro com'è l'approfondimento dei personaggi?
    Della Hoover ho qualche libro che mi aspetta, devo solo sentire l'ispirazione per sceglierne uno, ne parlate tutte così bene che non posso sbagliare!

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    1. Ale per l'approfondimento dei personaggi ho chiesto a Miki.. anche io devo ancora leggerlo. E' nel mio project, ma per il momento mi manca il coraggio ç_ç

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    2. Il film è davvero tanto fedele al libro, ma sicuramente i personaggi vengono approfonditi meglio, soprattutto il rapporto con Lydia.

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  4. Abbiamo dato tre gran bei consigli, modestamente!!!

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