venerdì 16 novembre 2012

Visioni di lettura #1

Buon pomeriggio miei cari! 
Siete pronti per una scoppiettante novità? Ecco qui "Visioni di Lettura" la nuova rubrica di questo blog. 




Visioni di lettura è un'idea che nasce dalla fusione di quattro piccole, ma grandi menti, con l'intento di creare una rubrica nuova, fresca e originale. Questa rubrica , a cadenza bi-settimanale, sarà pubblicata ogni venerdì in contemporanea da altri tre blog oltre al mio, con la speranza che possa coinvolgere quanti più lettori in questo gioco fantasioso... ma veniamo al dunque.. Cos'è Visioni di lettura??? Come abbiamo detto è una rubrica che coinvolge i seguenti blog Emozioni in bianco e nero Il libro che pulsa  e Un buon libro non finisce mai  e ovviamente il mio,   dove uniremo una citazione che ci ha particolarmente colpito ad una foto che tale citazione ci ha ispirato. Sarà un modo simpatico e innovativo di stare insieme e scoprire cosa piace e cosa leggono anche altre blogger oltre a me!

Partiamo subito alla grande la prima citazione è la mia ed è tratta da 

“Storia Catastrofica di te e di me”



Cadevo. Cadevo attraverso il tempo, lo spazio, le stelle, e qualunque altra cosa ci fosse in mezzo. Continuai a cadere per giorni, settimane, per un tempo che mi sembrò interminabile. Caddi finchè non dimenticai che stavo cadendo. Quando atterrai, il mondo mi si parò davanti sotto forma di un letto infinito, di un oceano di lenzuola morbidissime, coperte caldissime, e cuscini di piuma finissima. Dormii in un nulla di sogni e ricordi. Sfrecciai attraverso città, canyon, fotografie e viaggi di famiglia, compleanni, ginocchia sbucciate, mattine di Natale. Migliori amici, saggi di danza, rollerblade. Primi appuntamenti, primi baci,primo amore. Finchè poi, da qualche parte laggiù, in fondo al torace, sentii un dolore fioco, pulsante. Uno strano senso di vuoto. Un dolore li dove, una volta, stava il cuore. Aprii gli occhi”

Questa invece è la citazione di Kedi del blog Emozioni in bianco e nero tratto da Sinuhe l'Egiziano


 Credevo come medico di aver veduto tutto ciò che era possibile vedere della morte e della sofferenza, e mi ero incallito alla ripugnanza di odori malefici e alla manipolazione di di ascessi e di piaghe cancrenose. Ma quando iniziai il mio servizio alla Casa della Morte mi accorsi che ero un bambino e non sapevo nulla. I 
poveri a dire il vero ci davano poco fastidio. Giacevano tranquilli nei loro bagno, in mezzo all'acre odore di sale di lisciva, e ben presto appresi a maneggiare l'uncino con cui dovevano essere rimossi. Ma i cadaveri degli appartenenti alle classi superiori richiedevano un trattamento complicato, e la sciacquatura delle loro viscere e la loro conservazione in giare esigeva un animo molto indurito. Ma ancora più induriti bisognava essere per assistere al saccheggio che Ammon faceva dei morti, e che superava persino quello dei vivi. Il prezzo dell'imbalsamazione Varia a seconda dei mezzi, gli imbalsamatori mentivano ai parenti del defunto, addebitando loro molti oli preziosi, unguenti e sostanze preservanti che essi giuravano di adoperare, mentre non si trattava che di un solo e unico ingrediente, e precisamente olio di sesamo"

Qui invece trovate quella di Lucrezia del blog “Il libro che pulsa” tratto da "A piedi nudi nell'erba" di Susan Mallery


 Lentamente, Michelle spostò la mano verso la sua guancia e la grattò piano. Un esercizio di fiducia per entrambi pensò. Lei avrebbe potuto colpirlo, ma lui avrebbe potuto morderle la mano. Nessuna delle due cose avvenne. Michelle si rimise a letto.Lasc
iò la luce accesa, per se stessa più che per lui.Si girò su un fianco e stava per chiudere gli occhi quando sentì lo sguardo fisso del cane."Cosa c'
è?" chiese, alzandosi sul gomito. Aveva fame? "senti,ho bisogno di un manuale di istruzioni". Lui continuò a fissarla poi, con un lungo balzo, saltò sul materasso. Si accoccolò in fondo a letto, la schiena contro le gambe di lei. Uno sviluppo inaspettato, pensò Michelle.
Il peso in fondo al letto era quasi un conforto. Almeno, nessuno dei due era più solo. Avrebbero trovato il modo di aiutarsi a vicenda.


E per finire una citazione molto forte di Chrsty di Un buon libro non finisce mai tratta da Libero Arbitrio di Caterina Armentano.





<<E' solo che non capisco perché tu ti arrenda. Ti basta un pizzico così per diventare madre e ti lasci trascinare dalla paura.>>
I miei occhi si iniettarono di sangue.
<<Come osi giudicare le mie scelte?>>
<<Non ti sto giudicando. Sto solo dicendo che sei fortunata, perché resti incinta, quando vuoi.>>
<<Che cosa? Ripetilo se hai coraggio! Sei identica agli altri, pronta a sputare sentenze! Che ne sai tu cosa significa sentire il proprio bambino muoversi in grembo e il giorno dopo vederlo in un cantuccio dell'utero, senza vita?>>

Speriamo che questa nuova rubrica possa essere di vostro gradimento, non ci siamo divertite a creare il blog e a cercare le foto da allegare alle citazioni!
Alla prossima!
Monica, Kedi, Lucrezia e Christy

5 commenti:

  1. Ma non sapevo di questa idea, cavolo se lo avessi saputo mi sarei unita a voi. Complimenti, molto carina come rubrica. :)

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  2. P.S qui c'è un premio per te ^^

    http://ombre-angeliche.blogspot.ch/2012/11/premio-unia.html

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  3. Che bella rubrica! Le citazioni scelte sono stupende! Complimenti :)

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