giovedì 3 settembre 2015

Libro della settimana - Perdersi di Lisa Genova


Buongiorno lettori!
Oggi ritorno con la recensione di un libro non semplice che mi ha toccato il cuore. 
Sto parlando di "Perdersi" di Lisa Genova. 





TRAMA: 

C'è una cosa su cui Alice Howland ha sempre contato: la propria mente. E infatti oggi, a quasi cinquant'anni, è una scienziata di successo, invitata a convegni in tutto il mondo, che ha studiato per anni il cervello umano in tutto il suo mistero. Per questo, quando a una importantissima conferenza, mentre parla davanti a un pubblico internazionale di studiosi come lei, Alice perde una parola - una parola semplice, di cui conosce benissimo il significato - e non riesce più a ritrovarla nel magazzino apparentemente infinito della sua memoria, sa che qualcosa non va. E che nella sua testa sta succedendo qualcosa che nemmeno lei può capire. O fermare. La diagnosi, inimmaginabile fino a un momento prima, è di Alzheimer precoce. Da allora, Alice, perderà molte altre parole. Perderà pian piano i nomi - per primi, quelli delle persone che ama, suo marito, i tre figli ormai adulti. Perderà i ricordi, ciò che ha studiato, ciò che ha fatto di lei la persona che è. In questo viaggio terribile la accompagnerà la sua famiglia: il cui compito straziante sarà di starle vicino, di gioire con lei dei rari momenti, luminosi e fugaci, in cui Alice torna a essere Alice. E, soprattutto, di imparare ad amarla in un altro modo. Bestseller internazionale, Still Alice è la storia straordinariamente toccante di una donna che lotta per non perdere se stessa, e ha già conquistato il cuore di milioni di lettori.

RECENSIONE: 

Prima di scrivere la mia recensione devo fare una piccola premessa. Quando ho iniziato a leggere questo libro a Bologna c'erano quaranta gradi costanti, la casa era un forno ed era invasa dai muratori che stavano ristrutturando. A tutto questo dovete aggiungere la stanchezza di quei giorni, che era ai massimi livelli. 

Per tutti questi motivi messi insieme, ho impiegato quasi un mese a leggere un libro di poco più di duecento pagine. 

C'è anche da dire che, a parte il caldo e la stanchezza, "Perdersi" è un libro estremamente difficile. Quando si parla di malattie non è mai facile procedere nella lettura, se poi la malattia in questione è devastante come l'Alzheimer immaginate il mio stato d'animo. L'autrice è bravissima a descrivere tutte le sensazioni provate da Alice, ma devo dire che a tratti ho faticato a seguire i tanti termini medici utilizzati nel libro. 

Ecco, proprio su questo punto, mi sono ritrovata ad un bivio. 

Se da un lato, ho amato tutta la parte sentimentale, le dinamiche familiari, l'approccio di Alice alla malattia e il suo progredire, dall'altra ogni volta che l'autrice si inerpicava lungo il percorso medico che la protagonista doveva intraprendere, io rischiavo di perdermi. 
Probabilmente questo è un problema mio, che di medicina mastico veramente poco, ma inizialmente ho seriamente rischiato di abbandonare il libro. 
Fortuna vuole che ho delle amiche meravigliose, che lo avevano già letto, ed entrambe mi hanno consigliato di andare avanti, di fare quel piccolo sforzo in più per non perdermi questa storia incredibile, ma soprattutto la grande forza di Alice. 

So che ci sono libri difficili da leggere, a volte per timore si tende a lasciarli da parte, ma "Perdersi" è uno di quei volumi che assolutamente non può mancare nella vostra libreria. 

Superate l'ostacolo dei primi capitoli, e la paura di trovarvi davanti una malattia terribile e devastante, Alice e tutte le persone come lei meritano che questa storia venga letta. 

A presto
Monica 

8 commenti:

  1. Come sai, ho adorato questo libro e l'ho sofferto tanto. Io però ho apprezzato anche le parti più "tecniche", sia perché non erano eccessivamente incomprensibili, sia perché penso fossero necessarie per capire a fondo il percorso della protagonista attraverso i test cognitivi e la diagnosi. Inoltre apprezzo particolarmente quando chi scrive di una cosa ha le conoscenze adatte per farlo. Insomma, quello è il campo della Genova, non avrebbe potuto fare altrimenti.
    Sono contenta che ti sia piaciuto. Adesso devi vedere il film.

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    1. Magari era tutto il contorno che non ha aiutato a leggere le parti tecniche... non so. Giuro che ho fatto una fatica tremenda. Però alla fine l'ho promosso a pieni voti. Soprattutto il suo rapporto con Lidya ç_ç
      Per il film mi prendo ancora un po' di tempo, non sarà facile neppure quello, con la Moore poi che io adoro!

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  2. Prima o poi dovrò leggerlo, devo farlo in un periodo sereno, possibilmente felice, perché questo è un racconto che porta tanto dolore con sé. Merita che gli si renda onore.
    Brava Monica <3

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    1. Assolutamente da leggere. Io forse l'ho fatto nel momento sbagliato, e sicuramente certe cose non mi sono arrivate al 100%, ma la storia è veramente ben scritta.

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  3. Ne valeva la pena....e per il film...prepara tanti fazzoletti ç__ç

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    1. Non so quando riuscirò a guardarlo.. mi devo ancora riprendere dal libro ç_ç

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  4. È già tra i miei libri da leggere. Infatti ho accuratamente evitato il film proprio per non rovinarmi la lettura. So già che sarà molto intensa.

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    1. Assolutamente sì, di quei libri che ti spezzano in due... però confermo che ne vale la pena!

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