Visualizzazione post con etichetta Il seggio vacante. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Il seggio vacante. Mostra tutti i post

giovedì 27 dicembre 2012

Chi ben comincia #4

Essendo oggi giovedì ed avendo saltato per motivi di tempo la rubrica settimana scorsa, ne approfitto e vi lascio anche le prime righe de "Il seggio vacante" con la rubrica "Chi ben comincia" ideata da Alessia di "Il profumo dei libri",  così potete da subito farvi una piccola idea: 


"Barry Fairbrother non voleva uscire di casa. Aveva avuto un mal di testa martellante per quasi tutto il fine settimana e stava lottando contro il tempo per consegnare il pezzo al giornale locale entro la scadenza. 
A pranzo, tuttavia, sua moglie era stata un po' fredda e taciturna, e Barry aveva concluso che il biglietto di buon anniversario non aveva attenuato il crimine di essere rimasto tutta la mattina chiuso nel suo studio. Il fatto poi che avesse scritto di Krystal, che Mary non poteva soffrire pur non dandolo a vedere, non migliorava le cose. 
- Mary voglio portarti fuori a cena - aveva mentito per sciogliere il gelo - Diciannove anni, ragazzi! Diciannove anni e vostra madre non è mai stata più bella"

Ecco qui.. come ho già detto nella mia recensione leggetelo e non ve ne pentirete! 
Monica 

Libro della settimana "Il seggio vacante" di J.K. Rowling


Buongiorno a tutti!

Eccomi di ritorno dalle vacanze natalizie! Come state? Avete passato un buon Natale? Il mio è stato ottimo.. tanta pace, tanta serenità e per fortuna niente abbuffate particolari! Infatti mia suocera ci ha preparato per il giorno di Natale un pranzetto semplice ma ricco di amore e per me è stata la cosa migliore di tutte.. vorrei che ogni Natale fosse così!


Allora cosa avete letto durante questo periodo Natalizio? Io mi sono data da fare per finire il libro della Rowling “Il seggio vacante” e devo dire che ne sono rimasta entusiasta! Ho sentito note discordanti su questo libro, chi lo ama e chi lo odia.. io, sarà perché amo il suo stile, credo che l’esperimento fuori dalla saga di Harry Potter sia pienamente riuscito. 


Andiamo per ordine.. siamo stati abituati a leggere i libri della cara Zia Row, impregnati di magia e sentimenti, questo suo nuovo libro, nonostante una trama che a prima vista sembra scialba, non è da meno.



Certo non ci sono castelli, magia, o fantasia, ma c’è LEI con il suo vissuto, il suo stile impareggiabile e la sua maestria nel descrivere le situazioni più complicate. C’è un mondo, la cittadina di Pagford, con le sue stradine lastricate, il suo perbenismo e  i suoi segreti, e una piccola comunità in cui l’invidia e l’egoismo regnano sovrani.





Fin da subito mi è sembrato di stare alla finestra, o per estremizzare ancora di più la situazione, di osservare Pagford e i suoi abitanti dal buco della serratura. Sarà che anche io per tanti anni ho vissuto in un piccolo paese, e so benissimo cosa vuol dire la maldicenza, il voler per forza conoscere tutto di tutti.. quell’invidia che cova dentro come un fuoco fino ad esplodere nel più terribile dei finali.


Come sempre la Rowling riesce a tessere trame decise e personaggi indimenticabili, alcuni di loro li ho odiati dal più profondo del cuore, per la loro inettitudine, il loro restare fermi davanti alle più atroci situazioni, il non voler vedere il marcio nascondendo tutto sotto un tappeto o dietro le tendine merlettate delle finestre.

Ci sono libri le cui recensione vanno scritte d’impulso, come questa, libri che ti colpiscono come un pugno nello stomaco, libri che non hanno il lieto fine sperato, libri che ti lasciano con l’amaro in bocca .. “Il seggio vacante” è tutto questo.


E poi ci sono personaggi che si chiamano Krystal Weddon, o Sukhvinder Jawwanda o Barry Fairbrother che resteranno per sempre dentro di te, perché anche in un mondo avido, crudo ed egoista, c’è sempre qualcosa di buono in fondo al tunnel.. personaggi come loro ti scaldano il cuore, ti fanno versare lacrime copiose, e tu sai che li poterai con te per sempre.


Una volta tanto non ci sono immagini che possono descrivere quello che ho provato leggendo questo libro, perché più di qualunque altra cosa, quello che mi è rimasto addosso è la repulsione per un mondo che fa finta di non vedere, che guarda solo all’interno del proprio orto pensando che tanto “ci sarà qualcun altro che si occuperà di quel problema” .

Ci sono anche alcuni punti negativi, forse il linguaggio un po' troppo scurrile, e le prime pagine del romanzo che risultano un po' lente e confuse, ma sono particolari sui quali si può sorvolare, se il pacchetto finale risulta poi di alta qualità, come in questo caso. 


So che la mia recensione potrà sembrarvi un po’ sconclusionata, ma dal più profondo del cuore vi consiglio di leggere questo libro, immergervi in questa realtà cruda e di assaporarne tutte le sfumature.. io l’ho amato e spero che possiate farlo anche voi!

Monica