venerdì 22 marzo 2013

BooksLand incontra Luca Centi


Buongiorno a tutti e come sempre buon venerdì!

Vi ho mai detto che (sabato a parte) questo è il giorno della settimana che preferisco? Adoro l’attesa del fine settimana, il pensiero di potermi riposare un po’, magari andare al mercato con mio marito il sabato mattina, potermi dedicare a pieno alla lettura e alle cose che amo fare di più.


Tornando ai nostri amati libri questa mattina ho una bella sorpresa per voi.
Da un po’ di tempo mi era venuta voglia di riprendere a fare qualche intervista, e l’autore di “Il sogno della bella Addormentata”, Luca Centi, ha accettato di sottoporsi alle mie curiose domande sulla sua carriera e soprattutto sul suo libro.

La recensione di questo libro la potete trovare QUI



Questo invece è quello che ci siamo detti

Ciao Luca benvenuto sul mio blog, parliamo subito della tua carriera di scrittore, quando hai iniziato a scrivere e perchè? 

Ho cominciato a scrivere quando avevo sette, otto anni. Si trattava di un romanzetto giallo di poche pagine, un piccolo tributo ad Agatha Christie che ancora oggi conservo con affetto. Da lì in poi la scrittura ha smesso di essere predominante nella mia vita, tanto che per parecchi anni l'ho quasi del tutto abbandonata. Ho ripreso solamente dopo le medie, quando ho capito che scrivere era la mia forma d'espressione preferita.

Che cosa ti piace di questo lavoro? 

In realtà non lo vedo come un lavoro ma come una passione. Una passione retribuita, è vero, ma pur sempre una passione. Ciò che mi piace è l'assenza di limiti. Sono io a dettare le regole e sono io a decidere quando e come infrangerle. Infatti la parte che preferisco è proprio la pianificazione, quando le idee corrono a briglia sciolta! 

Ho letto il tuo libro "Il sogno della bella Addormentata" e l'ho trovato davvero piacevole anche se sono rimasta "sconvolta" dal finale fuori dagli schemi. Senza fare spoiler a chi ancora deve leggerlo, mi preme farti una domanda, pensi che possa esserci un seguito

Non posso dire molto su un ipotetico seguito, se non che alcuni indizi sono sparsi nel romanzo stesso. Ci sono delle domande, per ora secondarie, che non hanno ottenuto risposta. E forse potrebbero ottenerla... 

Da dove ti è venuta l'idea per questa storia? 
            
Leggendo la fiaba originale di Charles Perrault, "Talia, il Sole e la Luna". Mi ha sconvolto per il suo essere crudele e dolce al tempo stesso, tanto che ho cominciato a pianificare la mia versione della "bella addormentata" partendo proprio dal finale. 

L'ambientazione che hai scelto è sicuramente innovativa rispetto ai soliti Young Adult che si trovano in circolazione, e la tua protagonista è forte e coraggiosa, ti va di spiegarci il perchè di queste scelte? 

Il perché è semplice: adoro l'Inghilterra vittoriana. E' un periodo storico affascinante, rivoluzionario sotto tantissimi aspetti, tanto che l'ho scelto come tema per la mia tesi di laurea. Ed è stato scrivendo la tesi, studiando saggi e appunti di autori per lo più sconosciuti, che mi sono reso conto del potenziale di questo periodo. Potenziale che ho cercato di esprimere al meglio. 

Capita che gli autori si facciano un'idea visiva dei loro protagonisti, magari riportati su grande schermo? Tu hai mai pensato a chi potrebbe interpretare i tuoi in un film? 

Non ci ho mai pensato a dire il vero. Posso dire però che nel tratteggiare  fisicamente Talia mi sono ispirato un po' ad Amy Lee degli Evanescence. Capelli corvini, carnagione pallida...  

In questo momento stai lavorando a qualche nuovo progetto? 

Certo, non riesco mai a fermarmi. In questi giorni sto lavorando a una storia particolare su cui però posso dire davvero poco. Anzi nulla! 

Per finire una domanda che non manca mai nelle mie interviste : Un libro che assolutamente non può mancare nella tua libreria, e un libro che consiglieresti ai miei lettori (escludendo i tuoi ovviamente) 

Il giovane Holden. Un romanzo di formazione - anche se è riduttivo relegarlo in questi termini - che mi ha accompagnato durante l'adolescenza e mi ha aiutato moltissimo. 

Ringrazio infinitamente Luca per essere stato così disponibile e la casa Editrice Piemme per avermi permesso di fare questa breve intervista.
Se le parole di Luca vi hanno incuriositi non vi resta altro da fare che leggere il suo libro.

A presto 
Monica


8 commenti:

  1. Ecco, ORA lo voglio leggere... XD
    No, anche prima, però adesso che so che Amy è la protagonista (non è proprio così ma va be')ne ho più voglia.
    A parte gli scherzi, l'intervista è davvero molto interessante.
    Mi piacciono molto gli autori disposti a mettersi in gioco e che comprendono che sono i lettori il "lato importante" della questione.

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  2. bellissima intervista, spero di poterlo leggere presto ^^

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    1. Lu la tua storia con questo libro è lunga e travagliata ma ce la puoi fare XD

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  3. Bella intervista e un libro che leggerò sicuramente ma non so quando... spero entro l'anno.

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  4. Bella intervista! una rivisitazione particolare.

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  5. Bella intervista, brava Monica :-)
    Questo libro mi aveva già incuriosita quando l'hai recensito e dopo le parole dell'autore sono ancora più convinta a leggerlo! E poi lo sai, amo l'Inghilterra vittoriana, perciò non ho scuse :P
    bacioni

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    1. Sono contenta che questa intervista vi sia piaciuta, l'autore è stato davvero molto disponibile e le sue risposte mi hanno incuriosita ancora di più su un ipotetico seguito di questo libro! Io lo spero proprio :)

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