Buongiorno a tutti e buon lunedì!
La settimana si prospetta piuttosto pesante, unico pensiero positivo è che nel
Weekend con la mia sister/socia Paola abbiamo prenotato l’hotel per andare a
Torino in maggio, alla fiera del libro.
Voglio partecipare a questa fiera da anni e quindi sono
felicissima! Speriamo che maggio arrivi presto.
Passiamo ora ad una nuova recensione.
Come vi avevo detto, non appena mi è arrivato il libro della
Collins “Gregor – La prima profezia “ ho lasciato tutto quello che stavo
leggendo e mi sono buttata in questa nuova lettura.
La storia narra le avventure di Gregor e la sua piccola (e
deliziosa) sorellina Boots nel regno del Sottomondo, i cui i due bambini
capitano per caso, e dove dovranno vivere un’incredibile avventura alla ricerca
del padre perduto.
Come sempre non voglio dilungarmi troppo sulla trama, mentre
vorrei parlarvi delle sensazioni che questo libro mi ha lasciato.
Non sapevo bene cosa aspettarmi da questa lettura, ero
consapevole del fatto che fosse una lettura dedicata ai più giovani, ma non
pensavo di ritrovarmi tra le mani un libro così “infantile”.
Sarà che la Collins lo ha scritto prima di approdare alla
saga di Hunger Games, sarà che la storia non mi ha particolarmente entusiasmato,
insomma sono rimasta un po’ delusa.
Il libro non è scritto male, anzi i particolari del
Sottomondo abbondano. Il fatto è che si
percepisce che l’autrice era alle prime armi, e quindi lo stile risulta molto
acerbo.
Di per sé a storia non racconta nulla di particolare, anche
se i sentimenti come la lealtà, l’amicizia e l’amore sono presenti in tutto il
racconto.
Una menzione speciale, tra i vari protagonisti, devo farla per la piccola
Boots. Questa bambina di soli due anni, ma con un caratterino davvero
spigoloso, mi ha ricordato in tutto e per tutto la mia nipotina Francesca. Intraprendente
e senza paure, Boots si lancerà in questa avventura con l’inconsapevolezza dei
suoi due anni e proprio per questo è automaticamente diventato il mio
personaggio preferito.
La saga, se ho ben capito, è composta di cinque libri,
pertanto spero che la casa editrice non ci farà attendere due anni per ogni
pubblicazione, non vorrei leggere il finale fra una decina d’anni insomma.
Mi sento di consigliare questo libro a chi ha dei figli dell’età
di Gregor, per gli undicenni amanti della lettura questo è sicuramente un
ottimo libro.
Per noi adulti invece, dipende da quello che vi piace leggere. Se le storie per
bambini fanno comunque parte delle vostre letture quotidiane perché non
leggerlo? Potrebbe risultare una lettura piacevole e poco impegnativa.
Se invece preferite qualcosa di più maturo allora questo non
è il libro che fa per voi.
A presto
Monica