Buongiorno.
Ed eccomi qui, pronta per lasciarvi il mio pensiero sull'ultimo libro di Veronica Roth.
Vi annuncio da subito che non ci sono spoiler.. non ho scritto NULLA che non possa essere tranquillamente letto.
Forse non sono molto lucida al momento, un po' perchè ho terminato questa saga, un po' perchè ho pianto parecchio e un po' perchè i suoi protagonisti già mi mancano.
Questa mattina, parlando con Denise di Reading is Believing, mi sono resa conto che parlo di questi personaggi, come se fossero persone vere... ma per noi lettori un po' è così, ci affezioniamo a loro ed è difficile lasciarli andare una volta che è finito tutto.
Il bello dei libri però, è che se vuoi puoi rivivere quella storia almeno altre mille volte. Io ho voluto rileggere "Divergent" e "Insurgent" prima di affrontare quest'ultimo capitolo. Ne sono felice, perchè tutto mi è sembrato più chiaro. Ecco qui quello che ne penso, buona lettura.
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l’opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l’amore e il sacrificio.
Dopo tre settimane passate in compagnia della Roth e dei
suoi protagonisti, devo dire che questa mattina mi sento stordita.
Nonostante questo vi prometto una recensione senza spoiler,
se volete scoprire chi non sopravvive alla sadica penna di Veronica Roth, c’è Tumbrl pronto ad
accogliervi.
Non so dirvi cosa mi aspettassi esattamente da questo ultimo
libro. Dolore, sicuramente, perché tutti quelli che l’avevano già letto mi
avevano avvisata. Delusione (e anche un pizzico di paura) per come la Roth
poteva aver portato avanti la storia. Tutto pensavo, ma non di sentirmi così
persa.
Non vi voglio addolcire la pillola, preparate valanghe di
fazzoletti perché in questo libro si piange, e tanto!
Al tempo stesso sono sicura che non resterete delusi, almeno
a me non è capitato.
La visione d’insieme della Roth è grandiosa. E’ riuscita a
portare avanti una saga che cresce insieme alla sua storia.
Siamo partiti dal covo degli Intrepidi, oscuro, sinistro,
pieno di pericoli. Ma quello era nulla in confronto alla città di Chicago, alle
sue fazioni, ai suoi intrighi… e la città stessa è così piccola rispetto all’intero
mondo che vi attende se avrete in coraggio di leggere questo libro.
In tanti in questi giorni mi hanno sentito dire che la Roth
deve aver avuto un’infanzia difficile per aver scritto un libro del genere, e
anche che è una pazza psicopatica.
Scherzavo. Quello che penso veramente è che lei sia la più
grande Intrepida di questa storia, un’autrice che ha il coraggio di portare
avanti le sue scelte, pur sapendo benissimo che non tutti le condivideranno.
Lei non ha avuto paura, non si è tirata indietro, ha fatto quello che andava
fatto e ci ha regalato una trilogia meravigliosa.
Credo che alla fine il
suo intento fosse proprio quello di farci capire che non ci sono cose giuste o
cose sbagliate da fare, che sono le nostre scelte che determinano le persone
che siamo.
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Fonte: http://fangirlfeeelings.tumblr.com/ |
Forse ci saranno persone che non ameranno questo finale, ci
saranno critiche o chissà che altro. Per quel che mi riguarda, io alla Roth
dico “Grazie”.
Per aver avuto coraggio, per aver ribadito che il vero
sacrificio è quello che si fa per chi si ama veramente, e per aver sottolineato
che alla fine siamo tutti esseri umani degni di vivere questa vita, con i nostri pregi e i nostri difetti.
Guardo quello che ho scritto e non voglio aggiungere altro,
dopo tre settimane passate con loro, già so che mi mancheranno terribilmente.
E stato un viaggio bellissimo, che consiglio a tutti voi. Se
non avete ancora letto questa trilogia, è arrivato il momento giusto per farlo.
“Appartengo alle
persone che amo, e loro appartengono a me-loro, e l'amore e la fedeltà che dono
a loro, formano la mia identità più di qualsiasi parola o fazione potrebbe mai
fare."