mercoledì 9 marzo 2016

In Lettura #7

Buongiorno carissimi! 
Come state? Anche da voi piove in continuazione? Qui a Bologna sono due giorni che va avanti e non se ne può più… è deprimente!

Questa mattina ho deciso di rispolverare la mia vecchia rubrica "In Lettura" 


 In questa rubrica, se non la ricordate, vi parlerò della lettura in corso, dandovi un po' di notizie sul libro. 
Qualche giorno fa avevo scritto sul pagina FB che ero stata colpita dal famigerato “Blocco del lettore”. Quattro libri iniziati, quattro libri abbandonati.
PANICO.

Per fortuna, spulciando la mia libreria, ho trovato questo libro che mi è stato regalato per il mio compleanno. Si tratta di “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia.
Ho iniziato a leggerlo, e sembra che il blocco del lettore sia momentaneamente passato.

Andiamo per ordine:

COVER DISPONIBILI: 

Unica cover disponibile, trattandosi di un libro italiano è la seguente. 
Io la trovo molto bella, e di grande ispirazione. 
C’è tutto quello che poi si ritroverà dentro al libro.




TRAMA: 

Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.



LUOGHI CITATI NEL LIBRO: 

La città di Palermo, con le sue mille contraddizioni, è la vera protagonista del libro.



La Palermo in cui si vive bene, e il quartiere di Brancaccio con le sue regole non scritte, ma che tutti conoscono.



PRIME IMPRESSIONI: 

Lo stile di D’Avenia è molto particolare, di suo avevo già letto “Bianca come il Latte Rossa come il sangue” e penso che sia uno di quegli autori che o si ama o si odia.

Io, per fortuna, lo trovo di grande ispirazione.
Il suo modo di scrivere riesce a portarmi in luoghi lontani, i suoi libri sono sempre pieni di post it perché non posso fare a meno di segnarmi le mille citazioni presenti.

Anche con questo libro è stato amore a prima vista. Lo sto leggendo lentamente, per assaporare ogni pagina e ogni personaggio.
Per il momento mi sento solo di consigliarlo, una grande lezione di vita.


Fatemi sapere se avete già letto questo libro e quali sono le vostre impressioni. 
A presto 
Monica 





6 commenti:

  1. Libro meraviglioso! Da leggere e consigliare. Contenta che ti stia aiutando a sbloccarti! :)

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    1. Ogni volta che il protagonista del capitolo è Don Pino sento uno strappo al cuore. Che grande persona ç_ç

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  2. Non ho ancora letto niente di D'Avenia ma è un autore che mi incuriosisce molto. Spero di trovare presto il libro giusto per iniziare a conoscerlo :)

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    1. Io ti consiglierei "Bianca come il latte Rossa come il sangue" per iniziare. Lo stile di questo autore è molto particolare, va compreso. Il libro che sto leggendo io ha già di suo una tematica difficile, si parla di mafia e tutte le problematiche legate a questa piaga. Mente l'altro libro è sicuramente più spensierato, anche se tratta un argomento difficile come la malattia.

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  3. io ho amato questo libro e sono d'accordo con te! o si ama il suo stile o si odia! U_U

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