Visualizzazione post con etichetta Ciò che inferno non è. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ciò che inferno non è. Mostra tutti i post

venerdì 22 aprile 2016

Pillole di Recensione #3

Buongiorno cari lettori!!

La settimana volge al termine, ma il weekend che mi aspetta sarà decisamente intenso, perchè Domenica si sposa la mia nipotina e io le farò da testimone. 
Dire che sono emozionata è assolutamente riduttivo! Spero tanto che la giornata possa portarle solo gioia e meraviglia. 


Parlando di libri oggi vi lascio qualche breve considerazione sugli ultimi libri letti. Come sapete da un po' di tempo sono allergica alle recensioni, pertanto cerco di riassumere le mie impressioni con questa nuova rubrica. 


Le mie ultime letture sono state davvero notevoli, ho due libri a 5 stelle e uno con tre stelline e mezzo.. devo dire che sono davvero soddisfatta. 



Ho scoperto Alessandro D'Avenia grazie a "Bianca come il latte Rossa come il sangue" e da subito mi sono innamorata del suo stile così particolare. 
In questo secondo libro, che mi è stato regalato per il mio compleanno, ho ritrovato un autore sicuramente più maturo con una storia più difficile da raccontare. 

Ogni singolo personaggio ha scavato un solco nel mio cuore, la Palermo descritta si è presa il posto d'onore e Padre Pino Puglisi è uno di quei personaggi di cui si dovrebbe parlare sempre. 
Questo è uno di quei libri che andrebbero fatti leggere nelle scuole, una di quelle storie che i ragazzi devono conoscere, per capire, per esplorare mondi diversi dai loro e aprire gli occhi. 
D'Avenia ha uno stile che si ama o si odia a mio avviso, io per fortuna faccio parte della prima categoria e non smetterò mai di ringraziarlo per aver scritto una storia così importante. 




Volevo leggere questo libro da tanto tempo, così quando ho avuto la possibilità di acquistare la copia illustrata ad un prezzo irrisorio, non ci ho pensato due volte e me lo sono portato a casa. 
Proprio ieri parlavo con Seli di "Ombre Angeliche" di Libri per Ragazzi. Beh questo è un libro per ragazzi, di quelli utili per crescere. E' un di quei libri che può solo insegnarti qualcosa, e che siate adulti o adolescenti io vi consiglio di leggerlo.
Non è una storia semplice. Si piange, si piange tanto. 
Io l'ho letto in giornate in cui avevo davvero bisogno di un minimo di conforto, nella mia vita era appena venuto a mancare un carissimo amico e leggere questo libro mi ha aiutata a sentirmi meno sola, e più serena, nonostante tutto. 
Entra di diritto tra i miei libri preferiti e verrà custodito come un gioiello prezioso. 


Paper Magician  Voto 3,5/5

Dopo due libri così intensi e difficili avevo bisogno di una lettura leggera, e in mio soccorso è arrivato questo volume di cui avevo tanto sentito parlare. 
Devo dire che sono rimasta particolarmente sorpresa dal mondo magico creato dall'autrice. La storia non è comune, ci sono diversi elementi davvero originali e il libro si legge velocemente. 
Per fortuna il secondo volume è già tra le mie mani, e spero di poterlo leggere quanto prima. 
Mi sento di consigliarlo a tutti quelli che sono alla ricerca di un libro leggero, non troppo impegnativo, ma con un tocco di magia e originalità. 
L'ambientazione e un pizzico di crudeltà faranno il resto. Sono sicura che non resterete delusi. 


Anche per oggi vi saluto, spero che i miei consigli possano esservi utili. Fatemi sapere le vostre impressioni.
A presto
Monica 

mercoledì 9 marzo 2016

In Lettura #7

Buongiorno carissimi! 
Come state? Anche da voi piove in continuazione? Qui a Bologna sono due giorni che va avanti e non se ne può più… è deprimente!

Questa mattina ho deciso di rispolverare la mia vecchia rubrica "In Lettura" 


 In questa rubrica, se non la ricordate, vi parlerò della lettura in corso, dandovi un po' di notizie sul libro. 
Qualche giorno fa avevo scritto sul pagina FB che ero stata colpita dal famigerato “Blocco del lettore”. Quattro libri iniziati, quattro libri abbandonati.
PANICO.

Per fortuna, spulciando la mia libreria, ho trovato questo libro che mi è stato regalato per il mio compleanno. Si tratta di “Ciò che inferno non è” di Alessandro D’Avenia.
Ho iniziato a leggerlo, e sembra che il blocco del lettore sia momentaneamente passato.

Andiamo per ordine:

COVER DISPONIBILI: 

Unica cover disponibile, trattandosi di un libro italiano è la seguente. 
Io la trovo molto bella, e di grande ispirazione. 
C’è tutto quello che poi si ritroverà dentro al libro.




TRAMA: 

Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l'estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo. Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra "3P", il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l'invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l'intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, 'u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa... Con l'emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D'Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino.



LUOGHI CITATI NEL LIBRO: 

La città di Palermo, con le sue mille contraddizioni, è la vera protagonista del libro.



La Palermo in cui si vive bene, e il quartiere di Brancaccio con le sue regole non scritte, ma che tutti conoscono.



PRIME IMPRESSIONI: 

Lo stile di D’Avenia è molto particolare, di suo avevo già letto “Bianca come il Latte Rossa come il sangue” e penso che sia uno di quegli autori che o si ama o si odia.

Io, per fortuna, lo trovo di grande ispirazione.
Il suo modo di scrivere riesce a portarmi in luoghi lontani, i suoi libri sono sempre pieni di post it perché non posso fare a meno di segnarmi le mille citazioni presenti.

Anche con questo libro è stato amore a prima vista. Lo sto leggendo lentamente, per assaporare ogni pagina e ogni personaggio.
Per il momento mi sento solo di consigliarlo, una grande lezione di vita.


Fatemi sapere se avete già letto questo libro e quali sono le vostre impressioni. 
A presto 
Monica