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lunedì 11 maggio 2015

Libro della settimana: Innamorarsi, Istruzioni per l'uso di Cecelia Ahern

Buona settimana miei cari. 
Con un po' di pazienza cerco di recuperare le innumerevoli recensione rimaste in sospeso. 
Non seguirò esattamente la cronologia dei libri letti, già faccio fatica ad applicarmi in questi giorni, quindi è meglio se scrivo liberamente. 



Oggi vorrei parlarvi di un'autrice che amo tantissimo e che non mi delude mai: Cecelia Ahern. 

"Come godersi la vita in trenta semplici mosse, Come trovare il proprio luogo felice, Quarantadue piccoli trucchi per sconfiggere l'insonnia" Christine ha trentatré anni, una faticosa rottura sentimentale in corso, qualche difficoltà sul lavoro e un'abnorme fiducia nei consigli dei manuali di autoaiuto. Ma quando sull'Ha'penny Bridge di Dublino, una sera d'inverno, vede un uomo disperato sul punto di buttarsi nel fiume Liffey, le tocca mettere da parte le proprie insicurezze e affrontare quelle altrui. Perché quella notte, nei confronti dello sconosciuto che vuole farla finita, ha una reazione istintiva, e senza neanche sapere come si trova a stringere con lui un patto folle. Il bellissimo Adam accetta di vivere fino al trentacinquesimo compleanno, e Christine ha solo due settimane di tempo per dimostrargli che non è mai troppo tardi per potersi innamorare ancora. Della vita, e forse non solo. Tra ex fidanzate che rivogliono quello che hanno perso e segreti di famiglia rivelati dopo anni, lacrime di commozione e abbracci che comunicano quello che a parole non si riesce a dire, vivremo assieme a Christine le due settimane più inaspettate ed emozionanti della sua vita. E ogni volta che lei avrà addosso lo sguardo blu ghiaccio di Adam, sentiremo il nostro cuore battere forte assieme al suo.


Appena ho saputo di un nuovo libro in uscita ho subito pensato di dovermi procurare il volume nel minor tempo possibile. Pertanto, immaginate la mia felicità quando ho trovato una copia scontatissima su Libraccio. 

Questo nuovo lavoro della Ahern è incentrato sulla vita di Christine, una donna il cui matrimonio è al capolinea, e che si trova suo malgrado a fronteggiare  argomenti difficili e delicati come la depressione e il suicidio. 
Non è stato facile per me leggere questo libro. Quando nella vita ti trovi a vivere sulla tua stessa pelle momenti non semplici, non è facile poi rileggerli sulla carta stampata. 

La depressione è un male subdolo, si insinua sotto la pelle silenzioso, e nel momento in cui attacca tu sei già al tappeto. L'ho vissuto nella mia famiglia, e so quanto sia difficile tirarsene fuori. 


La Ahern affronta l'argomento con la maestria che la contraddistingue. Non fa drammi, o proclami di nessun tipo. Lei riesce, con la sua innegabile ironia, ad uscire da ogni situazione difficile e a farti sorridere anche nel momento in cui senti un nodo stringerti la gola.  


Le ultime venti pagine di questo libro sono un capolavoro assoluto: c'è tutto quello che vorresti trovare in un romanzo. Non aggiungo altro, perchè il libro va letto per essere compreso in tutta la sua bellezza. 



Unico dubbio, o unico neo di questo romanzo, sono i personaggi secondari. Nei libri precedenti di questa autrice ogni personaggio ha avuto una sua particolare storia. Purtroppo, alcuni dei co.protagonisti di questo libro non sono stati altrettanto fortunati. Proprio per questo motivo non posso dare al libro cinque stelline piene... credo che se si inizia a raccontare una storia (per secondaria che sia) poi bisogna anche portarla a termine. 

Per il resto vi consiglio solo di leggerlo, è un inno alla vita e alla voglia di vivere.. l'unica cosa che vi verrà da pensare al termine è che nella vita non siamo soli, in qualche luogo, anche nei più impensati c'è sempre qualcuno pronto ad ascoltarci. 
A presto
Monica 

venerdì 17 aprile 2015

In lettura #5


Buongiorno cari lettori! 
Anche i vostri occhi sono più chiusi che aperti? Io questa mattina non riesco proprio a svegliarmi, e dire che ho già ingurgitato un cappuccino gigante. 

Se continuo così, invece che risvegliarmi con la primavera, rischio di tornare in letargo. 

Che dite parliamo di libri? Sì forse è meglio...

Questa mattina ho pensato di riesumare la mia vecchia rubrica "In Lettura", che non utilizzavo da un po'. 


In questa rubrica, se non la ricordate, vi parlerò della lettura in corso, dandovi un po' di notizie sul libro. 
Seguendo il mio project, e dopo alcune letture davvero deludenti, ho deciso di buttarmi su un'autrice che non mi delude mai e che amo da impazzire: Cecelia Ahern. 
Il libro in lettura è "Innamorarsi istruzioni per l'uso".


COVER DISPONIBILI: 

Le cover che ho trovato sono tutte piuttosto simili, le trovo molto delicate e sono felice che quella Italiana non si discosti troppo dall'originale. 

Cover USA, UK e Tedesca 

Cover Italiana 

TRAMA: 

Come godersi la vita in trenta semplici mosse, Come trovare il proprio luogo felice, Quarantadue piccoli trucchi per sconfiggere l’insonnia: Christine ha trentatré anni, una faticosa rottura sentimentale in corso, qualche difficoltà sul lavoro e un’abnorme fiducia nei consigli dei manuali di autoaiuto. Ma quando sull’Ha’penny Bridge di Dublino, una sera d’inverno, vede un uomo disperato sul punto di buttarsi nel fiume Liffey, le tocca mettere da parte le proprie insicurezze e affrontare quelle altrui. Perché quella notte, nei confronti dello sconosciuto che vuole farla finita, ha una reazione istintiva, e senza neanche sapere come si trova a stringere con lui un patto folle. Il bellissimo Adam accetta di vivere fino al trentacinquesimo compleanno, e Christine ha solo due settimane di tempo per dimostrargli che non è mai troppo tardi per potersi innamorare ancora. Della vita, e forse non solo. Tra ex fidanzate che rivogliono quello che hanno perso e segreti di famiglia rivelati dopo anni, lacrime di commozione e abbracci che comunicano quello che a parole non si riesce a dire, vivremo assieme a Christine le due settimane più inaspettate ed emozionanti della sua vita. E ogni volta che lei avrà addosso lo sguardo blu ghiaccio di Adam, sentiremo il nostro cuore battere forte assieme al suo.

LUOGHI CITATI NEL LIBRO: 

Sono circa a metà libro e per il momento la storia è ambientata completamente a Dublino, una città che ho visitato diversi anni fa, ma che purtroppo non mi è rimasta particolarmente nel cuore. 
Forse ero ancora abbagliata da tutto quello che invece è "Il paese Irlanda", un luogo magico, verde, con una natura selvaggia che ti toglie il fiato. 
Nel libro viene citata anche la Contea del Tipperary, e sono curiosa di scoprire se l'autrice ha intenzione di addentrasi anche nella verde Irlanda. 

HA'Penny Bridge - Dublino 

Contea Tipperary 

PRIME IMPRESSIONI:
Come dicevo sono circa a metà libro e non è una lettura semplice. 
Se avete letto la trama già sapete che in questo libro si parla di un argomento delicato come il suicidio.
Non è facile procedere nella lettura, per fortuna la Ahern, ha dalla sua una grandissima ironia, con cui riesce a stemperare le situazioni più difficili. 
Alcuni passaggi del libro non sono stati facili da digerire, c'è la voglia di farla finita con la vita, vengono spiegati molto bene i sintomi della depressione, e quindi procedo un po' a rilento. 
Tuttavia, conto sul fatto che questa autrice riesce sempre a sorprendermi.


Bene, questo è tutto, spero di non avervi annoiato con le mie chiacchiere e se avete già letto questo libro fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto
Monica 








mercoledì 7 maggio 2014

Libro della settimana - Grazie dei Ricordi di Cecelia Ahern


Buongiorno carissimi!
Ricontrollando il post di ieri, con i libri che ho scambiato, mi sono accorta di non aver citato questo volume. Sono distratta lo so, e quindi per rimediare vi posto subito la mia recensione, visto che l'ho già letto.

Come avrete capito dal titolo del post, sto parlando di "Grazie dei ricordi" di Cecelia Ahern. 


Joyce è una giovane donna il cui matrimonio sta andando in pezzi. Dopo un terribile incidente, dal quale si salva solo grazie a una trasfusione di sangue, decide di tagliare il fragile filo che ancora la tiene legata al marito e di tornare nella casa paterna, e qui cominciano ad accaderle cose stranissime: ricorda fatti che non dovrebbe ricordare, ha visioni di un passato che non è il suo, scopre di saper parlare latino, francese, italiano e di essere esperta d'arte, e ogni notte sogna una bambina bionda che non conosce. Justin è un professore americano studioso d'arte e del Rinascimento italiano. È a Dublino per tenere dei corsi all'università, e per stare vicino alla figlia che, dopo il divorzio dei genitori, si è trasferita a vivere con la madre. Si è fatto convincere da una collega a dare il suo contributo alla Giornata del Donatore di Sangue: è la prima volta in vita sua che prende una decisione d'impulso. Quando, giorni dopo, comincia a ricevere dolci, fiori e piccoli doni sempre accompagnati da bigliettini anonimi su cui c'è scritto solo "Grazie", è più che mai determinato a trovare chi glieli manda. Joyce e Justin, l'una indipendentemente dall'altro, iniziano un viaggio alla scoperta di se stessi. Si rincorrono. Si riconoscono senza conoscersi. Si sfiorano senza incontrarsi tra la folla di una splendida Dublino che fa da cornice alla loro avventura.

E' diventata una vera passione leggere i romanzi di questa autrice. Partendo da "P.s I love You" e passando attraverso il magico mondo di "Un posto chiamato QUI", sono approdata nella vita Joyce. 

Vi dico subito che inizialmente non è stato facile leggere questo libro. Joyce è una donna allo sbando, ha appena perso il suo bambino dopo una rovinosa caduta sulle scale, e il suo matrimonio (che stava in piedi per miracolo) è al capolinea. 

Le emozioni che ho provato leggendo i primi capitoli del libro sono state di puro dolore. 
Più entravo nella vita di Joyce, più mi sentivo triste e arrabbiata, tanto che inizialmente avevo pensato di interrompere la lettura. 
Per fortuna così non è stato. 

Proseguendo in questo mesto viaggio, mi sono ritrovata circondata da personaggi singolari e molto particolari, primo fra tutti l'energico e testardo padre di Joyce. 
Ho amato quel vecchietto, mi ha ricordato tanto mio nonno e spesso e volentieri tra le risate che riuscivano a provocarmi le sue battute, mi sono ritrovata ad asciugare qualche lacrima. 


La Ahern ha la grande capacità di riuscire a mescolare sentimenti e un pizzico di magia. Questo rende sempre i suoi libri unici e particolari. 
E' stato bello seguire le mirabolanti avventure di Joyce, il suo ritrovarsi e il suo crescere come persona e soprattutto come donna. 
Anche la parte romantica del libro è in perfetta sintonia con lo stile di questa autrice. 


"Grazie dei ricordi" è uno di quei libri che aiutano a sognare, e a credere che forse i miracoli possono accadere. 

Lo consiglio vivamente a chi ama le storie d'amore impossibili, a chi non crede nelle coincidenze e pensa che tutto può succedere, basta volerlo! 

Monica 

lunedì 28 aprile 2014

Citazioni Time - Tratto da "Grazie dei ricordi" di Cecelia Ahern

Buongiorno a tutti!
Come avete passato questo lungo fine settimana? Vi siete riposati? Io ho dormito tanto, così tanto che questa notte non sono riuscita a chiudere occhio perché ero troppo riposata.. o forse per colpa del vento che faceva muovere le tapparelle.. non so. 
Comunque non divaghiamo. Oggi volevo lasciarvi una nuova citazione, ma per farvela capire a pieno, devo farvi immergere completamente (o almeno in parte nella storia). E’ tratta dal libro che sto leggendo “Grazie dei ricordi” di Cecelia Ahern. 

Immaginate un uomo di settantacinque anni, vedovo e che non ha mai lasciato la terra natia. Non ha mai viaggiato, non ha mai preso un aereo o un treno.. al massimo qualche giretto per la contea irlandese in cui abita. Quello che vado a riportarvi è la sua reazione durante il suo primo viaggio, non chiedetemi come ho fatto, ma mentre leggevo sentivo le lacrime premere per uscire.. è stata una vera impresa non scoppiare a piangere in autobus!


Appena ci stacchiamo da terra, le ruote si ritraggono dentro l’apparecchio con un gemito, quindi ci solleviamo in aria. Tutto ad un tratto papà si fa silenzioso. E’ girato di fianco sul sedile, la testa davanti al finestrino, mentre ci avviciniamo alla zona in cui iniziano le nuvole, ancora semplici striature. L’aereo sobbalza attraversandole. Papà comincia a fremere rendendosi conto che siamo circondati di bianco da ogni lato e volta da testa di qua e di là nel tentativo di guardare in tutti i finestrini, poi all’improvviso siamo nell’azzurro e nella pace sopra il soffice mondo delle nuvole. Papà si fa il segno della croce. Schiaccia il naso contro il finestrino, il viso illuminato dal vicino sole; io gli scatto una fotografia mentale per il mio album dei ricordi.
Il segnale delle cinture di sicurezza si spegne con un din e il personale di bordo annuncia che è ora possibile utilizzare i dispositivi elettronici e le toilette e che a breve ci saranno serviti cibo e bevande. Papà abbassa il tavolino, infila una mano in tasca e tira fuori la fotografia della mamma. La appoggia sul ripiano, rivolta verso il finestrino. Poi reclina il sedile e insieme guardano il mare infinito di nuvole bianche sotto di noi”

Siete ancora lì? Qualcuno si è commosso come me? Io ho trovato questo paragrafo di una bellezza assurda, nella sua semplicità. La spiegazione di un amore che va oltre la morte e resta con te per tutta la vita…


Monica 

venerdì 21 febbraio 2014

Libro della settimana "Un posto chiamato Qui" di Cecelia Ahern


Buongiorno carissimi! 
Prima di scappare in banca e a fare i miei soliti giri, volevo lasciarvi la mia recensione del libro che ho appena terminato. 
In teoria ho altre recensioni in arretrato, ma questa ci tenevo a postarla subito, perchè i libro mi è piaciuto davvero molto. 


Ve ne avevo già parlato qualche giorno fa nella prima puntata di "In lettura". Tempo pochi giorni e il libro è finito, e posso ritenermi abbastanza soddisfatta da questa lettura. 

Da quando una sua compagna di classe, anni prima, è scomparsa nel nulla, la protagonista è ossessionata dall'idea di perdere cose e persone: per questo è perennemente in fuga dai legami, siano l'affetto di genitori o l'amore del suo analista. Forse per questo ha deciso di dedicare la propria vita a cercare persone scomparse, offrendo ai familiari disperati un barlume di speranza. Poco prima di incontrare un uomo che da un anno non ha più notizie del fratello, scompare però anche lei: mentre fa jogging imbocca un sentiero poco tracciato in un bosco sconosciuto, e si ritrova in un luogo magico e reale al tempo stesso. Un posto chiamato Qui, dove finiscono tutte le cose e le persone che si sono smarrite, tutte le sensazioni, le voci, i suoni e gli odori che sono stati dimenticati. Un mondo parallelo dove Sandy ritrova i propri oggetti perduti e le persone che ha cercato per tutta la vita, dimenticando di cercare se stessa. E ora, lontana dai propri cari e dalla casa da cui per tanti anni è fuggita, Sandy vuole disperatamente una sola cosa: escogitare il modo per tornare indietro. Per la prima volta in vita sua è lei che vuole essere trovata.


Vi è mai capitato di cercare qualcosa disperatamente? Tipo come quando fate la lavatrice e siete sicuri che di aver messo all'interno due calzini neri, ma quando andate a stendere i panni ve ne ritrovate uno solo? 
Dove è finito quel calzino? Perchè, per quanto rivoltiate la casa sotto sopra, non riuscite e trovarlo?


Questo è uno dei grandi interrogativi che accompagnano la vita di Sandy Shortt, ex poliziotta, investigatrice privata, una persona che ha fatto della ricerca delle persone (e della cose) scomparse, la sua ragione di vita. 
Non è una vita semplice quella di Sandy, perchè più di qualunque altra cosa, Sandy ha paura di perdere le persone che ama, e quindi le allontana prima che sia troppo tardi. 

Ma a forza di cercare, di sondare il terreno, di scavare, Sandy non rischia forse di perdere le cose migliori della vita come l'amore dei genitori, l'amicizia, o l'affetto di un uomo? 

Leggere questo libro è stata un'esperienza strana. Più andavo avanti con la lettura, più mi dicevo che dovevano esserci risposte razionali ai miei quesiti. 
Perchè Sandy era finita nel posto chiamato "QUI", cosa stava cercando in realtà? Le persone scomparse o se stessa? 

Cecelia Ahern ha intessuto questa trama con grande maestria. Un romanzo coinvolgente, tra salti nel passato e nel presente, che vi trascinerà  in un mondo in cui dovrete credere per riuscire ad apprezzare pienamente il libro. 

Se sono le risposte razionali che state cercando, lasciate perdere. Questo libro non fa per voi. 
Se invece amate credere in qualcosa che può rendervi più felici, allora leggetelo, sono sicura che non vi deluderà. 

Sandy, come una moderna Dorothy nel mondo di Oz, percorrerà la sua strada di mattoni dorati, alla ricerca di quello che le è stato portato via tanti anni prima. 
Un viaggio alla riscoperta di se stessi e di quanto possiamo fare per gli altri. 

Assolutamente consigliato a chi crede che tutto può accadere, anche le cose più impensate.. forse anche voi leggendolo, riuscirete a ritrovare quel calzino spaiato che state cercando da tanto. 
Per quel che mi riguarda, leggendolo, mi sono sentita come se una volta tanto avessi fatto pace con la vita, e il profondo senso di serenità che mi ha lasciato, credo mi accompagnerà per molto tempo. 

"Nessun posto è come casa" 

A presto
Monica 






lunedì 17 febbraio 2014

In lettura #1


Buongiorno carissimi! 

Avete presente quando vi scatta nella testa un'idea e dovete metterla subito in pratica per paura di perdere i pezzi per strada? 
E' quello che mi è appena successo!

Non so esattamente se esista una rubrica simile a questa, nel caso mi scuso profondamente e potete contattarmi anche subito, metterò tutti i crediti necessari, possibili ed immaginabili. 

Se invece, una rubrica come la mia non esiste, allora ecco qui la mia nuova idea. 





"In lettura" sarà una rubrica a cadenza casuale, in cui vi presenterò il libro che sto leggendo, partendo dal titolo, passando per la cover (o le cover.. dipende da quante ce ne sono disponibili) fino alle prime impressioni del libro. 

Che ne dite? Vi piace come idea? 
Iniziamo subito...

Il libro "In lettura" in questo momento è "Un posto chiamato qui" di Cecelia Ahern. 

Cover Disponibili: 

Copertina Rigida 

Copertina Flessibile e Formato Kindle

Tra le due preferisco quella rigida, perchè mi sembra più adatta alla trama del libro. 

TRAMA: 

Da quando una sua compagna di classe, anni prima, è scomparsa nel nulla, la protagonista è ossessionata dall'idea di perdere cose e persone: per questo è perennemente in fuga dai legami, siano l'affetto di genitori o l'amore del suo analista. Forse per questo ha deciso di dedicare la propria vita a cercare persone scomparse, offrendo ai familiari disperati un barlume di speranza. Poco prima di incontrare un uomo che da un anno non ha più notizie del fratello, scompare però anche lei: mentre fa jogging imbocca un sentiero poco tracciato in un bosco sconosciuto, e si ritrova in un luogo magico e reale al tempo stesso. Un posto chiamato Qui, dove finiscono tutte le cose e le persone che si sono smarrite, tutte le sensazioni, le voci, i suoni e gli odori che sono stati dimenticati. Un mondo parallelo dove Sandy ritrova i propri oggetti perduti e le persone che ha cercato per tutta la vita, dimenticando di cercare se stessa. E ora, lontana dai propri cari e dalla casa da cui per tanti anni è fuggita, Sandy vuole disperatamente una sola cosa: escogitare il modo per tornare indietro. Per la prima volta in vita sua è lei che vuole essere trovata.

LUOGHI PRESENTI NEL LIBRO: 

La storia si svolge in Irlanda e vengono citate la città di Dublino e la contea di Limerick.

(Volevo mettere delle foto ma Blogger non collabora.. maledetto!!)

PRIME IMPRESSIONI: 

Possiedo la versione digitale di questo libro, e sono già pentita! 
Voglio quello cartaceo e lo voglio subito!! 
Ho letto circa un quarto del libro e ne sono già follemente innamorata, dopo aver letto "P.s. I love You" questo è il secondo libro della Ahern che mi ritrovo tra le mani, e da subito ho notato quanto sia migliorato il suo stile. 
Si percepisce subito la differenza da quel primo libro, scritto da giovanissima. 
La storia è una di quelle che piacciono a me, con un pizzico di magia e mistero, che prende vita già dalle prime pagine. Se continua così, credo che entrerà di diritto tra le migliori letture di questo inizio anno! 
Ecco qui, questo è quanto. Spero che questa nuova idea vi piaccia.. vi rimando alla recensione finale, che arriverà molto presto!
Monica 





lunedì 11 novembre 2013

Libro della settimana "P.S. I Love You" di Cecelia Ahern

Buongiorno carissimi,
Eccomi di nuovo qui tra voi! Come state? Avete passato un bel WeekEnd? Io come vi avevo detto Venerdì, sono stata a Firenze con mio marito, per tutta la giornata di Sabato.

E’ stata una giornata bellissima, abbiamo visto la mostra di “Izis Bidermanas” al Museo Alinari della Fotografia, poi un buon pranzo ed infine una bellissima passeggiate nel centro storico di Firenze.

Sono felice, perché questa breve gita mi ha dato la possibilità di rivedere una città che non visitavo da un po’, ma soprattutto ho scoperto un fotografo di cui non sapevo assolutamente nulla, e di cui mi sono perdutamente innamorata!

La mostra sarà aperta fino al 6 di Gennaio, e se avete la possibilità di andare a Firenze, vi consiglio vivamente di visitarla. Molte delle foto sono ambientate nella Parigi anni 40/50 e sono tutte meravigliose! Conoscendo un po’ Parigi, mi sembrava quasi di essere tornata a casa.

Ovviamente scriverò un post più approfondito nei prossimi giorni, in cui vi farò vedere anche alcune delle foto che ho scattato io.

Adesso, invece, vi vorrei parlare di un libro che ho terminato da qualche giorno. Si tratta di “P.s I love You” di Cecelia Ahern. 



Holly ha ventinove anni ed è già vedova. Dopo la malattia e la morte del marito, nulla sembra avere più senso. Ma Gerry, poco prima di andarsene per sempre, le aveva promesso che non l'avrebbe abbandonata. Un giorno Holly riceve una lettera proprio da lui. Gliene ha scritte dieci, le verranno recapitate una volta al mese e contengono una lista di cose che lei deve sforzarsi di fare e che hanno lo scopo di ridarle la voglia di vivere. Quei fogli sono per Holly delle lievi carezze, stimoli per tornare alla normalità. Avvertendo nuovamente la presenza del marito al suo fianco e con l'aiuto della famiglia e degli amici, Holly si ritrova, quasi senza accorgersene, a vivere di nuovo. 

Faccio una piccola premessa, di questo libro esiste anche il film, e io lo avevo già visto prima di leggere il libro stesso.
Solitamente, quando so già come va a finire la storia non sono particolarmente attirata nel leggere il libro.. in questo caso, invece, mi sono dovuta completamente ricredere perché rispetto al film il libro è assolutamente FAVOLOSO.
Non che il film sia fatto male, ma nonostante la base della storia sia quella, è completamente diverso.
Diverse le ambientazioni, diversi i protagonisti stessi, e ho notato molte differenze anche nella trama.
Non avevo mai letto nulla della Ahern , e devo dire che mi sono innamorata del suo stile semplice e incisivo. Questa autrice va dritta al punto, senza tanti giri di parole. Durante tutto il romanzo ho sentito un nodo forte stringermi la gola, perché il dolore che Holly prova per la perdita del marito è così vero e palpabile, che non ho fatto fatica ad immedesimarmi in lei.

Mi sono ritrovata a fare il tifo per questa giovane vedova, trattenendo a stento le lacrime ogni volta che apriva uno dei biglietti che il marito le aveva scritto prima di morire.

Leggere “P.s I love You” è stato un viaggio doloroso, un percorso di rinascita, intervallato da montagne russe che ti tolgono il respiro. I sentimenti di Holly e di tutte le persone che la circondano, sono quelli che tutti noi potremmo provare davanti ad un lutto così terribile, perché se per lei perdere Gerry ha significato perdere il marito, il compagno di una vita, per gli altri protagonisti è stato come perdere un fratello, un figlio, un amico.

Consiglio a tutti gli amanti del genere di leggere questo libro, penso che se lo avessi letto e poi avessi visto il film (cosa che solitamente faccio) sarei rimasta ancora più delusa dal film, proprio per i cambiamenti di location e trama che sono stati apportati. In questo modo, invece, è stato come scartare una bellissima sorpresa, ed è inutile dirvi che adesso vorrò leggere tutti i libri della Ahern. 


Innamoratevi di questa storia e della forza della sua protagonista, sono sicura che non ve ne pentirete. 
A presto 
Monica