venerdì 1 novembre 2013

Crossing Reviews #6

Con un giorno di ritardo,oggi ritorna "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia "Il libro che pulsa "




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 


In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri!

Per questo mese ho scelto la recensione di un libro che non conoscevo, ma che mi intriga davvero tantissimo! A far crescere la mia curiosità è stata proprio la recensione di Lucrezia! 

Lascio subito a lei la parola!


Titolo: L'incanto di cenere
Autore: Laura MacLem
Editore: Asengard
Pagine: 200
Prezzo: 9,90€ cartaceo

Una fanciulla e le sue sorellastre, una scarpina di cristallo, topi e zucche e un grande ballo, ma soprattutto un terribile segreto e un patto diabolico...

L'incanto di cenere, edito dalla casa editrice Asengard, è la rivisitazione di Cenerentola scritta dall'abile penna dell'italiana Laura Maclem.

Credo, o almeno spero, che la maggior parte di noi abbia avuto modo di farsi raccontare o di leggere la favola di Cenerentola. Una tra le più famose fiabe popolari che ha fatto sognare milioni di bambine, desiderando di calzare alla perfezione quella scarpetta di cristallo e sposare quell'incantevole principe.
Probabilmente, il lettore risulta in modo morboso legato all'immagine di quella Cenerentola e ha difficoltà ad abituarsi a un personaggio dalla sfumatura malvagia e crudele.
La celebre fiaba viene interamente stravolta, capovolgendo anche il ruolo dei personaggi, e assume l'aspetto di una storia dark, quasi horror.
Molti sono i punti in comune che l'autrice decide di mantenere, come la presenza delle due sorellastre, Genevieve e Anastasie e il grande ballo, ma il punto di partenza è l'esatto opposto.
L'incanto di cenere viene narrato attraverso la voce di Genevieve che rappresenta la parte buona e pura, al contrario di Christelle (Cenerentola) che è la parte diabolica e malvagia, con la sete di vendetta.
La difficoltà è stata alta nel non riuscire a trovare un legame con Cenerentola e nel limite di entrare nel vivo della storia. L'incanto di cenere ti rende spettatore e basta, e questo da un lato diventa una barriera invalicabile. 
Forse, questo limite è colpa dell'idea che è ancorata nella nostra mente e nel cuore di quella ragazza dall'animo buono e sensibile. Di quella Cenerentola che rapisce e che tanto fa sognare i bambini. 
L'autice dimostra una capacità, non indifferente, nell'utilizzo della lingua italiana. Colora e condisce il suo libro con uno stile raffinato e ricercato, ricco di metafore e descrizioni.
Forse, troppo esigente per un lettore medio. Tende a spendere  troppo tempo prezioso nel descrivere dettagli che potrebbe evitare, perdendo di vista l'attenzione di chi sta leggendo.
Il lettore appare disorientato dopo poche pagine, e non perchè la storia non sia innovativa, ma per il lessico spesso barocco che risulta appesantire la lettura. Soprattutto, questo tipo di lettura.
Probabilmente, è stata una scelta dell'autrice di mettersi in gioco mostrando tutte le sue carte e dimostrando di cosa può essere capace. E l'ha dimostrato con successo.
L'incanto di cenere è un libro breve, dotato di una copertina accattivante e di una trama striminzita che ammalia il lettore senza svelare troppo. Lo lascia libero di avventuarsi tra le sue pagine e assaporarne il profumo intenso e misterioso. Lo lascia libero di gustare la parte più oscura e di coprirsi con una maglia per mettere a freno il brivido lungo la schiena.
L'autrice gioca con la fantasia e con l'immaginazione, aspetti che non sono da sottovalutare in un momento dove siamo circondati da cloni di libri già visti e rivisti.
Trasforma la classica favoletta per bambini in una per adulti, dove il lettore viene attirato nella trappola tesa dall'autrice, e costretto ad assistere impotente a una favola nera. Una favola noir da esplorare e che brilla di originalità tutta da scoprire.

Che ne dite? Vi ispira questo libro? Io adoro le favole dark, quindi spero sinceramente di poterlo leggere quanto prima! 

Al prossimo mese!
Monica e Lucrezia 

2 commenti:

  1. L'avevo già visto in libreria e mi aveva incuriosito (adoro le favole dark e qualsiasi rivisitazione delle favole) ma non mi ispirava un granchè, anche se questa recensione mi ha fatto ricredere. Quasi quasi ci faccio un pensierino! :) grazie!

    RispondiElimina