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martedì 1 aprile 2014

Crossing Reviews #10

Con un giorno di ritardo,oggi ritorna "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia "Il libro che pulsa "




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 


In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri!

Anche questo mese non ho avuto problemi a scegliere la recensione di Lucrezia. Le sue parole mi hanno convinta immediatamente ad aggiungere questo libro nella mia Wish List. 


Titolo: La gente felice legge e beve caffè
Autore: Agnès Martin-Lugand
Pagine: 216
Prezzo: € 16,90
Editore: Sperling & Kupfer

Una giovane protagonista colpita da un’assurda tragedia. La lenta e silenziosa, diffidente e impegnativa elaborazione del dolore e poi lo scatto verso una nuova vita: Diane si trasferisce in Irlanda, a Mulranny, e nella nuova verde cornice incontra persone che sanno aiutarla. Caratteri un po’ ruvidi, ma attraenti, che la guidano verso la sperimentazione di altri modi di accostarsi alla vita, altre letture, altre riflessioni e emozioni. La formazione dell’autrice, che è psicologa, i suoi studi e la sua esperienza di ascolto, diventano in questo romanzo d’esordio il sostegno di una scrittura accurata, introspettiva e palpitante.

La gente felice legge e beve caffè è il romanzo d'esordio della scrittrice francese Agnès Martin-Lugand che, dopo numerosi rifiuti da parte delle case editrici, ha deciso di autopubblicarsi e in pochissimo tempo ha venduto migliaia di copie.
Un successo incredibile, tanto da farne un adattamento cinematografico e con i diritti ceduti a ben 18 paesi.
Il titolo del libro prende il nome dal caffè letterario gestito da Diane, la nostra protagonista, aiutata dal suo inseparabile migliore amico Felix.
La vita di Diane è sconvolta dalla perdita del marito e della figlia Clara, in seguito a un terribile incidente alla vigilia di una partenza per le vacanze. Diane doveva e voleva essere lì con loro. Almeno poteva morire anche lei con un sorriso stampato sul viso, tra risate e canzoni.
Niente ha più il significato di prima, niente le regala la voglia di vivere dopo aver perso la sua famiglia. Una perdita che la logora dall'interno e la priva di ogni forza di lottare per se stessa..
La mancanza è terribile, è palpabile nella casa dove vive ed è troppo da sopportare.
Un anno è passato e Diane si trova di fronte a una decisione: o abbandonare la sua routine quotidiana da eremita o decidere di proseguire per una strada fatta solo di ricordi.
Diane sceglie la prima, con molta difficoltà, e decide di trasferirsi in un piccolo paese sperduto in Irlanda, perchè il defunto marito Colin aveva espresso il desiderio di fare un viaggio in quel luogo.
In quel cottage Diane dovrà fare i conti del passato e decidere se provare a ricominciare.
L'inizio non è facile ed è più semplice murarsi in casa, piangendo e riempirsi di rimpianti invece di affrontare la realtà. Poi se ci mettiamo anche come vicino di casa un uomo glaciale, burbero e maleducato?
 
La gente felice legge e beve caffè è un romanzo che ho adorato, nonostante tutto. Anche se è un libro breve, leggero, con protagonisti poco approfonditi e altri piccoli/grandi difetti. 
Rappresenta quel tipo di lettura che amo e che mi fa emozionare, che mi travolge e mi costringe a divorare ogni pagina senza prendere fiato.

In questo romanzo c'è tutto quello che mi serve.
Ho sentito l'energia di Diane ed Edward fin dal momento del loro incontro, ho respirato l'odore della paura, della solitudine, ma anche il profumo delle emozioni e della dolcezza che si sprigiona.

Vorrei dirvi che questo è un romanzo impegnativo, difficile e perfetto. Davvero, vorrei dirvi tantissime cose per farvi capire che è una piccola perla, ma è una bugia.

Questo non sarà mai un capolavoro della letteratura ma è talmente umano, bello e commovente che si deve prendere per com'è.

Quando un libro mi entra dentro e si lascia leggere con questa facilità è giusto dire che non mi lascia indifferente.
Anche se l'inizio è legato a un lutto ed è denso di dolore, il romanzo lascia subito spazio alla rinascita e a un finale quasi inaspettato.
Una pecca è sicuramente legata al titolo, purtroppo poco si parla di lettura e del caffè letterario. Una pubblicità troppo grossa rispetto a quello che il romanzo propone. 
La gente felice legge e beve caffè sprigiona luce e buio assieme, ti ammalia e ti conduce verso un luogo dove esistono le seconde occasioni. Basta saperle cogliere.

Ditemi voi se dopo una recensione del genere posso evitare di leggere questo libro? Probabilmente, come ha scritto Lucrezia, non sarà il libro dell'anno, ma ogni tanto ci vogliono anche quelle letture non perfette che tuttavia ti entrano nel cuore. 

Al prossimo mese.
Monica e Lucrezia 

sabato 31 agosto 2013

Crossing Reviews #4

Buongiorno a tutti!


Essendo a fine mese, oggi ritorna "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia 




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 
In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri! 

Per questo mese ho scelto la recensione di "Cercando Alaska" il libro di John Green che sto inseguendo da tempo e che vorrei tanto leggere!

Ecco cosa ne pensa Lucrezia: 

Titolo: Cercando Alaska
Autore:John Green
Pagine:299
Prezzo: 5,90
Editore: Rizzoli
Miles Halter, sedici anni, colto e introverso, comincia a frequentare un'esclusiva prep school dell'Alabama. Qui lega subito con Chip, povero e brillantissimo, ammesso alla scuola grazie a una borsa di studio, e con Alaska Young, divertente, sexy, attraente, avventurosa studentessa di cui tutti sono innamorati. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano scherzi brillanti e complicati. Ma Miles non ci mette molto a capire che Alaska è infelice, e quando lei muore schiantandosi in auto vuole sapere perché. È stato davvero un incidente? O Alaska ha cercato la morte? 



 
Cercando Alaska, romanzo d'esordio dell'autore John Green, è riuscito poco dopo la sua pubblicazione nel lontano 2005 a scalare le classifiche americane e diventare uno dei libri più interessanti del panorama young adult.
Il nome John Green non vi sarà nuovo se avete letto Colpa delle stelle, uno dei più commuoventi ed emozionanti libri pubblicati nel corso degli anni.
 
Miles, conosciuto successivamente come Ciccio, è un giovane adolescente che decide di frequentare una nuova scuola, abbandonando la sua Florida, per sconfiggere la routine e per ritrovare un po' se stesso.
Un ragazzo introverso e con la passione di memorizzare le ultime parole famose dei vari personaggi.
L'arrivo nella scuola lo condurrà in un vortice di eventi e di amicizie che lo cambieranno e che lo miglioreranno.
L'attrazione verso Alaska, studentessa enigmatica e lunatica, lo farà sentire vivo e cadrà vittima nella sua rete. Cosa si cela dietro la maschera di Alaska? Lo scopriranno prima che sarà troppo tardi per tornare indietro?


Il romanzo, parlando di adolescenti, arriva dritto al cuore del pubblico giovanile e traspare una certa malinconia del disagio di quell'età. 
Gli anni dell'adolescenza sono ricchi di cambiamenti, di punti di domanda, di sbagli, rimorsi e trasgressione, tutto questo viene raccontato in questa piccola perla che apre un varco nella vita dei protagonisti.
John Green ci racconta di ragazzi alla ricerca del loro "io", ragazzi che vogliono trasgredire le regole, ragazzi che amano e ragazzi che si deridono a vicenda. Insomma, l'autore descrive la vita di giovani protagonisti attraverso un percorso di maturazione e di amicizia.
Affiorano i primi (?) istinti sessuali e curiosità verso l'altro sesso, e Miles conosce proprio bene quella sensazione che lo logora dall'interno e che deve tenere a bada perchè Alaska è proprietà privata.
Le alte aspettative che avevo in questo romanzo sono state in parte deluse da un finale, a parer mio, frettoloso e poco coinvolgente. Un finale svelato troppo presto e male. Avrei voluto che l'autore approfondisse molto di più la parte dolorosa e traumatica già molte pagine prima. Avrei voluto scavasse maggiormente dentro l'anima di Alaska e ci svelasse meglio il suo disagio.

La storia è molto scorrevole, grazie anche a un gergo giovanile, ma appare spesso fuori luogo o soffermandosi su aspetti molto lontani da come prenderà la piega il romanzo.
Tra tutti i personaggi Alaska è quello che spicca maggiormente. Una ragazza instabile, turbata da un trauma del passato e magnetica. Nessun lettore potrà essere immune dal suo fascino.
Cercando Alaska è un romanzo profondo, caldo, che ti scombussola il cuore e la mente.
Dopo le tanti lodi a John Green mi aspettavo davvero molto e forse le troppe aspettative attutiscono la bellezza della lettura.


Spero tanto di aver la possibilità di stringere presto tra le mani questo volume, e voi lo avete letto? Fateci sapere cosa ne pensate!

Al mese prossimo 
Monica e Lucrezia 

venerdì 28 giugno 2013

Crossing Reviews #3

Buongiorno a tutti!


Essendo a fine mese, oggi ritorna "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia 




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 
In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri! 

Per questo mese ho scelto la recensione del libro di Kathy Lette "Il bambino che cadde sulla terra" perchè le parole di Lucrezia mi hanno particolarmente colpita, tanto fa farmi venir voglia di leggere questo libro. Lascio subito la parola a Lucrezia e a voi auguro uno splendido WeekEnd. 

Titolo: Il bambino che cadde sulla Terra
Autore: Kathy Lette
Prezzo Hardcover: € 15,90
Editore: Baldini&Castoldi
Pagine: 288

Da quando il padre di Merlin, Jeremy, se n’è andato – subito dopo la diagnosi di autismo – lasciando lei e il figlio, Lucy ha fatto di Merlin il centro del suo mondo. Alle prese con le gioie e le difficoltà di crescere un bambino eccentricamente adorabile, ma impegnativo (se soltanto Merlin fosse arrivato con un manuale di istruzioni!), Lucy non ha tempo per altri uomini nella propria vita, perciò perché darsi la pena di cercarne uno? Quando Merlin compie dieci anni, Lucy comincia seriamente a preoccuparsi che il Papa possa contattarla per chiederle suggerimenti in materia di castità, perciò decide di rimettere piede (per quanto il pedicure lasci a desiderare) nel mondo degli uomini. Ma a causa della bizzarria di Merlin, le cose non vanno come aveva immaginato. Tuttavia, proprio quando Lucy sta per rassegnarsi a una vita da single, ecco che Archie – il più perfetto, per lei e per suo figlio, degli uomini imperfetti – bussa alla sua porta. E lo stesso fa Jeremy, pronto a implorare perdono e una seconda possibilità… Di cosa ha bisogno Lucy? Di un vero padre per Merlin o di un compagno affidabile per se stessa?



Quando mi è stato proposto di leggere questo romanzo, il mio cuore ha sussultato perchè l'argomento in parte mi tocca nel profondo.
Una piccola parte della mia vita è stata dedicata all'attenzione di un bambino autistico, in una grave forma, e ha rappresentato un momento delicato e di formazione.

Il bambino che cadde sulla Terra è un romanzo che racconta la vita di una madre alle prese con un figlio affetto da autismo. Vedrà con la sua nascita srotolarsi quel matrimonio tanto desiderato, come polvere tra le mani.
Esistono momenti della vita che ci mettono a dura prova, e bisogna essere forti per superarli.
La via più semplice è sempre la fuga, per lasciarsi alle spalle i problemi e dimenticare in fretta. 
Lucy, no. Lucy è una madre e resta. Resta perchè il piccolo Merlin è il suo mondo, anche se non è perfetto, anche se è difficile. Racconterà le difficoltà e le paure giornaliere con grande coraggio e descriverà tutti gli ostacoli del suo cammino. Ostacoli che la obbligano a fare anche delle scelte in amore per il bene del figlio.

L'autrice Kathy Lette affronta l'argomento con grande coraggio e ironia. Descrive una donna con un cuore forte e una corazza pronta a proteggere il suo Merlin dal mondo esterno. Da quel mondo che non lo accetta e lo fa sentire diverso.
Il bambino che cade sulla Terra è un libro delicato, ma al tempo stesso giocoso perchè l'autrice mescola abilmente i temi. Dosa i capitoli con le giuste misure di ironia ed emotività.
Una storia talmente ben scritta che sembra vera e poi ti accorgi, leggendo i ringraziamenti, che è stata ispirata da suo figlio. Allora, le lacrime salgono agli occhi e le asciughi con la manica della maglia.
Una storia che entra dritta al cuore e trova timidamente posto in qualche angolino per rimanerci a lungo.
Ti scuote l'anima e ti fa maturare pagina dopo pagina. Percepisci ogni singola emozione di Lucy e questo ti confonde perchè ti fa sentire in difetto. Non ti senti all'altezza di leggere questo libro e di poterlo comprendere. Una punta di invidia si insinua nella tua mente e diventi gelosa della forza di questa donna.  Una madre che fa del suo punto di debolezza la sua arma di conquista. 
Il bambino che cadde sulla Terra mi ha regalato piacevoli momenti di compagnia e di riflessione, e mi sento di consigliarlo a tutti perchè leggere cose "vere" ci rende persone migliori.
Sono questi i libri che ci cambiano la vita e che disseminano perle di umanità.

Grazie mille a tutti per l'attenzione
Monica e Lucrezia


venerdì 31 maggio 2013

Crossing Reviews #2

Buongiorno a tutti! Se la giornata di ieri è stata pessima, quella di oggi non si presenta sotto le più rosee aspettative! L'unica cosa che mi consola è che domani vedrò di nuovo la mia sister Paola, la mia amica Sara, e finalmente conoscerò Alessandra (che frequenta questo blog) e tutte insieme andremo  a caccia di libri (strano vero??? XD).

Essendo a fine mese, oggi ritorna "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia 




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 
In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri! 

La recensione che ho scelto per questo mese è quella di "Non volare via" libro scritto da un'autrice, Sara Rattato, che amo tantissimo!
Spero vivamente, di poter leggere anche io questo libro, molto presto! Vi lascio con le parole di Lucrezia. 


Matteo ama la pioggia. Gli piace sentirne il tocco leggero sulla pelle. Perché quello è l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri. Quello è l'unico momento in cui sente come gli altri. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, esce: "Pecché vola via?".
Un uccellino è volato via e Matteo lo ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. E' il padre è essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza nel nome di un comandamento inespresso: "Restare uniti grazie all'amore". Ma è stato proprio l'amore è travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolge la vita quando meno te l'aspetti. E lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E che poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni.
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare "Papà, non volare via."


Quando i miei occhi hanno visto questa copertina e letto la trama, ho capito che Non volare via mi avrebbe spezzato il cuore. Nuovamente.
Sì, perchè era stato precedentemente rotto con un Uso qualunque di te e rattoppato con qualche cerotto che si staccava facilmente. La colla scivolava via pagina dopo pagina e alcune ferite sono ritornate a galla.
Avevo preparato un pacco di fazzoletti al mio fianco, ma in questa occasione sono stata forte e non mi sono serviti.
Sara Rattaro è una delle poche autrici italiane in grado di farmi aumentare l'intensità della gittata cardiaca e farmi esplodere la testa.
Un vortice crescente, pagina dopo pagina, di emozioni rare e uniche.
Non volare via è il nuovo romanzo di Sara Rattaro, edito dalla Garzanti, che racconta, in modo diretto e delicato, la storia di una famiglia. 
Una famiglia diversa dalle altre, ma che potrebbe essere anche la nostra.
Matteo è un bambino intelligente e sensibile, vive con la sorella sedicenne, la madre Sandra e il padre Alberto.
All'apparenza una famiglia normalissima, se non fosse per un disturbo che ha colpito Matteo dalla nascita.
Il bambino è sordo: queste sono le parole espresse dal medico.
Parole fredde e pungenti come un  vento gelido che ti colpisce all'improvviso.
Parole che ti torturano la mente e logorano i pensieri.
Matteo può contare su una sorella speciale e due genitori che lo amano, sopra ogni cosa.
Sandra e Alberto sono due personaggi forti e determinati, affrontano le difficoltà che la vita gli ha dato a testa alta. Non si piegano, proseguono la strada insieme e si danno forza a vicenda.
Il cuore è un organo che non segue la ragione. Il cuore non bada alla regole e alle restrizioni.
Il cuore conserva dei sogni e dei ricordi che nessuno potrà mai portare via.
E cosa succede se il tuo sogno del passato ti bussa nel presente?
Quale scelta sei disposto a fare? Cosa sei disposto a sacrificare?
Queste sono le domande che si pone Alberto, un padre diviso tra l'amore per una donna e quello per il proprio figlio e la famiglia.
Un romanzo delicato e struggente che tutti dovrebbero leggere. Che ogni famiglia dovrebbe leggere.
Non volare via è la nuova prova della bravura di Sara Rattaro, una donna incredibile che riesce a portare emozioni vere dentro i suoi libri.
Ogni suo romanzo è capace di farti vivere sulla pelle le situazioni e piangere o ridere con i protagonisti.
I personaggi sono ben caratterizzati e potrebbero essere uno di noi. Un vicino, un compagno, un amico o un figlio.
Un libro che riesce a catturare l'attenzione del lettore e trasportarlo in una storia così vera e delicata capace di far venire i brividi. Di sicuro non per il freddo.

Arrivederci al prossimo mese, con nuove recensioni.
Monica e Lucrezia 

martedì 30 aprile 2013

Crossing Reviews #1

Buongiorno a tutti! 
Con questo cielo grigio che sembra Novembre, è arrivato il momento di presentarvi una nuova rubrica di questo blog!

In collaborazione con il blog di Lucrezia "Il libro che pulsa " nasce "Crossing Reviews".



L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 
In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri! 

Tra tutte le recensioni pubblicate da Lucrezia nel mese di Aprile, ho scelto "La promessa del plenilunio" di Riikka Pulkkien Edito Garzanti. 
Capita spesso che, Lucrezia ed io, leggiamo libri simili e questo era quello in assoluto che si differenziava di più dalle mie solite letture. Inoltre la trama mi è sembrata indicata per molti di voi. 



In una notte di plenilunio Anja e il marito sono insieme nella stretta calda di un abbraccio. Lei guarda quegli occhi che anni prima hanno conquistato il suo cuore e che ora la fissano a volte persi e vuoti. La casa con il grande albero in cima al vialetto ha custodito la felicità del loro matrimonio per più di vent'anni. Con accanto il corpo forte e rassicurante del marito ha osservato le stagioni alternarsi sempre uguali e la foresta cambiare lentamente colori e odori. Ora invece è sola: lui rincorre un passato che non ha più contorni nitidi e convive con un presente che non potrà mai più essere lo stesso. Giorno dopo giorno la sua memoria affievolisce, i suoi ricordi come in un caleidoscopio costruiscono realtà sempre diverse e frammentate. Il marito non riesce a sopravvivere al peso di tutto questo e in quella notte di luna piena le affida la più grande delle responsabilità: ucciderlo o salvarlo. Anja è davanti a un bivio e si chiede quale sia il confine tra giusto e sbagliato, tra un gesto d'amore e un'azione consentita. Le parole sussurrate dall'uomo che ha amato per una vita intera la tormentano. Non è mai stato così difficile per lei decidere se tradire o mantenere una promessa. Un romanzo che attraverso il personaggio di una donna forte e sensibile racconta una storia di scelte difficili e dilemmi morali, di amore e fiducia. 



L'amore è uno dei sentimenti più forti al mondo. Ne parlano tutti. Basta accedere a facebook e leggere i vari stati o foto pubblicate, basta leggere riviste e libri, basta camminare per strada e vedere coppie che si baciano e infine basta accendere la tv.



Chiunque e ovunque parlerà di amore.
L'amore è qualcosa di universale. Ti rende vulnerabile, ti confonde la mente e il cuore.
Ti annebbia la vista, ti incuriosisce e ti fa piangere. Alle volte per felicità altre per dolore.
L'amore è il centro pulsante del mondo. Senza amore non ci sarei io a parlarvi, senza amore non ci sarebbe vita sulla Terra.
Ogni cosa per farla funzionare ha bisogno di pazienza e di devozione. Anche curare una pianta richiedecure e amore.
Spesso, questo sentimento si alimenta in maniera sbagliata e ti distrugge il cervello.
In altri casi è proprio l'amore potente e sincero che ti spinge a compiere un gesto estremo.
Un gesto che tuo marito ti chiede di portare a termine.
Anja e suo marito sono sposati da molti anni, non hanno figli, ma questo non ha impedito di vivere una vita felice. Non si sono fatti mancare nulla.
Si sostengono a vicenda e basta uno sguardo per capirsi.
Proprio uno sguardo fa capire ad Anja che qualcosa in suo marito è cambiato. Un gesto dimenticato, una parola tralasciata e alla fine un viso dimenticato.
L'alzheimer è un tipo di malattia di demenza degenerativa. Può colpire quando vuole e distruggerti la mente in poco tempo.
Ti porta via tutto. Una vita di ricordi, gli affetti più cari, i gesti più semplici ed infine la tua identità. Diventi niente e non te ne accorgi.
Sono le persone accanto a te che soffrono maggiormente e che non riescono a darsi pace.
Questo accade ai protagonisti.
E durante una notte di plenilunio, Anja accetta la richiesta del marito. Lo aiuterà a trovare finalmente pace.
La promessa del plenilunio è il secondo libro dell'autrice Riikka Pulkkinen, conosciuta per aver pubblicato L'armadio dei vestiti dimenticati, un best seller che ha scalato le classifiche del suo paese.
Avevo letto il suo primo libro e onestamente non mi aveva entusiasmato. Infatti, l'avevo terminato con molta difficoltà.
L'autrice con questa nuova pubblicazione ha capovolto il mio pensiero e non posso fare altro che rimangiarmi le parole.
La promessa del plenilunio è un libro toccante e non facile.
Affronta molti temi dove è facile identificarsi e accompagna il lettore in un viaggio senza ritorno.
Ci si prende per mano e con un salto ci tuffiamo da uno scoglio.
Le mani rimangono salde fino al contatto con l'acqua e poi uno deve lottare per risalire a galla, cercare di non sprecare troppo ossigeno per poter riemergere.
Respiriamo a pieni polmoni l'aria intorno a noi e ci voltiamo. Dell'altra persona rimane qualche bollicina che risale in superficie.
Questo è La promessa del plenilunio, un libro forte, di impatto, ma al tempo stesso delicato e profondo.
L'autrice ci regala ore piacevoli accompagnate da una lettura intensa, non ci si annoia e più volte bisogna soffermarsi per assorbire pienamente la storia.
Un libro che consiglio a chi ama le storie forti e anche a chi non si accontenta delle solite letture. 



Speriamo che questa rubrica possa piacervi, e che possa dare la possibilità a molti di voi di conoscere tanti nuovi libri!

Al prossimo mese!

Monica e Lucrezia 

mercoledì 24 aprile 2013

Conosciamoli meglio #2 - Interviste ai blog


Buongiorno a tutti!
Rieccoci qui con il nostro progetto “Conosciamoli meglio"

  Ideato da Noemi del blog Emozioni in bianco e nero , ogni mercoledì, posteremo un’intervista che abbiamo fatto a blogger più o meno conosciuti, per sapere come gestiscono i loro blog, cosa ne pensano dei Giveaway, se preferiscono leggere libri cartacei o e.book!

Nelle domande che abbiamo fatto loro ci sono tante curiosità, e speriamo, in questo modo, di farvi conoscere tanti nuovi blog da seguire. 

Se vorrete seguirci in questo nuovo viaggio sono sicura che insieme ci divertiremo come sempre!!

Questa settimana tocca a Lucrezia di 






Partiamo dalla struttura del blog, da dove nasce l’idea di aprire il blog e come hai scelto il nome?


Allora, l’idea nasce quasi per gioco, erano mesi che avevo scoperto il fantastico mondo dei blog letterari e seguivo anche le pagine facebook. Mi affascinava questo mondo, visto che sono sempre stata una lettrice appassionata, e quindi ho pensato di crearne uno mio per condividere la mia passione con gli altri. Uno spazio solo mio dove potevo essere me stessa e gestirmelo nel tempo libero. Il nome è stato immediato. Il libro è qualcosa di vivo, come un cuore. Per questo ho pensato di chiamarlo Il libro che pulsa.

 L'ispirazione per la grafica che utilizzi da dove viene? La cambi spesso? Nel senso, segui molto il filone delle stagioni e delle festività?

No, non la cambio in base alle festività e stagioni, magari posso inserire qualche immagine ai lati ma niente di più. La grafica l’ho cambiata tre volte, non riesco mai ad accontentarmi e mi stufo spesso.
Sono negata con le modifiche per questo mi sono fatta aiutare da una ragazza che ha capito cosa volevo e mi ha realizzato il blog.

Tra le rubriche che tieni qual è quella a cui sei più affezionata/o ? E solitamente preferisci usare quelle già esistenti o preferisci basarti sulla tua fantasia e crearne di nuove?

Quando ho creato il blog ho preso due rubriche già esistenti, altre le ho modificate e pensate in base alla mia preferenza. Purtroppo, all’inizio avevo molto tempo libero e tanta voglia di arricchire il blog, in realtà con il passare del tempo mi sono accorta che troppi appuntamenti fissi non ero in grado di seguirli e creavano troppa confusione nel blog. Ho ridotto tutto al minimo per questo, per avere un blog più concentrato sulle recensioni.

Giveaway Si o Giveaway No.. cosa ne pensi di chi gestisce il blog andando avanti solo a concorsi per aumentare i followers?

Quando ho inaugurato il mio blog ammetto di aver fatto dei giveaway per festeggiare dei piccoli traguardi e per avere più visibilità. Sono favorevole ma senza esagerare,  certi followers ti seguono esclusivamente solo in quelle occasioni. Io sono contenta dei risultati ottenuti e nel vedere che i lettori mi seguono anche senza libri o altro in palio.

Con quanta frequenza cerchi di aggiornare il blog e fai la recensione di tutto quello che leggi o ogni tanto tralasci qualche libro?

Cerco di farlo il più spesso possibile, ho una vita anche nel mondo esterno e quindi non posso sempre dedicare tutto il tempo che vorrei.
Di solito recensisco sempre tutto, a volte è successo di leggere qualcosa che mi ha procurato confusione o magari era particolarmente complesso che ho preferito tralasciare perché non riuscivo a riunire i pensieri per scrivere qualcosa di decente. Non ti dico quante recensioni inizio e poi le cancello dalla disperazione perché non mi piacciono :D

Ti è mai capitato di trovare pesante il fatto di dover fare una Recensione?

Pesante, no. Non direi. Se vogliamo dire “pesante” è quando sono di corsa e mi ritrovo a scriverla di getto, senza curare i dettagli. Ma leggere è qualcosa che adoro fare come scrivere. Quando qualcosa ti piace non è mai un peso.

In media, quanto leggi in un mese?

Dipende dagli impegni. Di solito leggo 2/3 libri a settimana.
  
Che differenza c'è per te tra Recensione e Pensiero?

Una recensione è un testo valutativo, la tua interpretazione dell’opera che hai appena letto. In una recensione analizzi, di solito, aspetto per aspetto, dai contenuti ai protagonisti. Un pensiero, credo, sia qualcosa di più superficiale e immediato. Senza troppo approfondimento.

Meglio gli ebook che ti fanno risparmiare soldi e spazio o meglio il cartaceo con il suo odore e la bellezza di girare le pagine?

Cartaceo per tutta la vita. Non sono favorevole ai libri digitali, credo tolgano la bellezza della lettura. Spero che in un futuro non si perdano alcune cose, non voglio pensare a un mondo solo tecnologico.



Autori Italiano o Stranieri? Quali preferisci e perché

Leggo tutto e tutti. Non mi fossilizzo su uno stesso autore, diciamo che se dovessi scegliere tra quelli stranieri direi la Rowling, perché con Harry Potter ha creato un vero capolavoro, capace di emozionare il lettore di qualsiasi età. Se devo valutare i classici oserei dire Jane Austen. Un’altra autrice straniera che amo alla follia per i suoi libri è Sophie Kinsella, la regina del chick lit. Autori italiani ne ho molti, se devo limitarmi a una storia che mi ha profondamente emozionata direi Sara Rattaro.

Qual'è il genere che non sopporti più?
Direi fantascienza ma non mi è mai piaciuto. Ultimamente non ho molta tolleranza con il genere young adult.

Da dove è nata la passione della lettura?

 Fin da quando ho imparato a leggere. Ancor prima mi ricordo che sfogliavo i giornali e mi fissavo a osservare quelle macchie di colori all’interno di una nuvoletta nei dialoghi. Uno dei primi libri letti e che ricordo ancora alla perfezione è Cuore di Ciccia :D

Riesci a leggere quando in torno a te c'è confusione?

Con difficoltà ma riesco. Mi porto sempre un libro dietro quando sono in treno o in aereo e tutto sommato riesco a leggere senza troppi problemi. Faccio più difficoltà quando sono a casa e non sono sola.
  
Quanto impegno ti ci vuole per star dietro alle Case Editrici?

Abbastanza. Molto spesso non ricevo le anteprime e devo rincorrere l’ufficio stampa per avere gli aggiornamenti. In linea generale cerco sempre di non arrabbiarmi troppo ;)

Per quale motivo hai iniziato a Collaborare?

All’inizio quando ho creato il mio blog non sapevo ancora molte cose, è stato grazie ad altre blogger che ho scoperto il mondo delle collaborazioni. Non riuscivo a capire dove ricavassero tutte le informazioni. Ho iniziato a iscrivermi alle mailing list, poi ho provato a presentarmi a delle case editrici e il tutto è venuto spontaneo e da solo.

I libri delle Case Editrici hanno la precedenza incondizionata su tutto? O aspetti di finire un libro personale che avevi già iniziato?

Cerco sempre di leggere prima i libri che ricevo. Di solito tendo ad alternare i libri delle ce con quelli che ho acquistato io.
Spesso ricevo libri non richiesti e, se il libro non rientra nei miei interessi, lo inserisco direttamente alla fine della fila dei libri in lettura.
 In linea generale alterno.

Se ti chiedessi di consigliarmi tre libri di tre generi diversi, quali mi consiglieresti?

Selezionare solo tre titoli è difficilissimo se non impossibile.
Ti direi sicuramente Un uso qualunque di te di Sara Rattaro
Il giocattolaio di Stefano Pastor e la trilogia di Hunger Games.



C’è qualcosa che non ti abbiamo chiesto che hai voglia di raccontarci?

Direi che l’intervista è abbastanza dettagliata dal punto di vista del blog e preferenze di lettura.
Vorrei spendere due parole su di me, giusto per conoscermi meglio.
Mi chiamo Lucrezia ho ventisei anni e vivo da circa due anni con il mio compagno.
Lavoro e sto ultimando gli studi in veterinaria e incrocio le dita per finire presto, purtroppo lavorando si tende a rimandare sempre tutto.
Amo leggere, come potete aver capito, e scrivere.
Sto ultimando il mio primo libro che presto invierò ad alcune case editrici, nel mio progetto ci credo molto e spero che qualcuno riesca a cogliere il mio stesso entusiasmo. Chissà. Di sicuro sarete i primi a saperlo.
Sono una ragazza espansiva ma non troppo, solare e altruista. Tendo sempre troppo a preoccuparmi degli altri e farmi mille film mentali :D

Alla prossima settimana con Mirial di "Sogni di una notte di luna piena" 

Monica e Noemi