domenica 29 aprile 2012

Libro della settimana "Speak - Le parole non dette" di L.H. Anderson


Vi è mai capitato di comprare un libro e poi di dimenticarlo tra i mille libri da leggere della vostra libreria?

Qualche giorno fa, tentando di fare ordine, mi sono ritrovata tra le mani “Speak – le parole non dette” di L.H. Anderson, che avevo acquistato lo scorso anno dopo la lettura di “Le emozioni difettose”.



Chi mi conosce bene sa che io vado a periodi nella scelta delle mie letture, e in questo momento le storie fantasy YA mi hanno un po’ stancato, non so per quale motivo, forse ho letto troppo su vampiri, licantropi e altre specie strane, e quindi una storia che si può definire “Vera” era esattamente quello che mi ci voleva.


Ho iniziato a leggere questo libro con entusiasmo ritrovandomi fin da subito fagocitata dal libro stesso.

Melinda è un’adolescente particolare, non particolarmente bella, non particolarmente atletica o popolare, ma soprattutto Melinda ha infranto l’unica regola non scritta tra gli adolescenti “Mai telefonare alla polizia durante la scuola di fine anno”.. questo è quello che lei ha fatto e ora è esclusa ed emarginata da tutte le sue ex amiche.

Ma per quale motivo Melinda ha compiuto questa azione? Che cosa si cela dietro i suoi occhi spaventati, e quelle labbra martoriate che non riescono a proferire parola?

I professori non la capiscono, i suoi genitori non la capiscono, le sue amiche l'hanno abbandonata.. Melinda ha solo se stessa e le ore di educazione artistica per esprimersi.. perchè li non deve parlare, deve solo mettere su carta quello che sente!

“Speak” è un libro breve ma intenso, che mi ha divorata dentro, e ha fatto crescere in me quell’istinto materno che la madre di Melinda proprio non conosce. Più leggevo e più sentivo la voglia di abbracciare questa ragazzina spaventata.. di prenderla per mano e dirle "tranquilla.. qualunque cosa ti sia successa si sistemerà"

La Anderson, bravissima come sempre nel descrivere le dinamiche adolescenziali, vi catapulterà in un mondo di cose non dette, di segreti irripetibili, di adolescenti che vogliono assolutamente essere accettati a costo di eliminare se stessi e i propri principi.


Melinda mi ha conquistata dalla prima riga del libro  “il mio primo giorno di liceo. Sei quaderni nuovi, una gonna che odio e il mal di pancia”  … sarà che in lei ho rivisto tanto di me stessa  a quell’età, la fatica di essere accettati, quell’invisibilità da cui si fatica ad uscire , la voglia di emergere e di rimanere comunque me stessa.

Lo stile della Anderson è quello che ho ritrovato anche nelle “Emozioni difettose” ironico e drammatico al tempo stesso, unico nel suo genere e perfetto a mio avviso per entrare nel mondo degli adolescenti.

Consiglio questo libro a chi ha voglia di leggere una storia vera, difficile e delicata, la storia di una ragazza poco più che bambina, un’unica grande protagonista che con i suoi silenzi entrerà nei vostri cuori

Vi lascio con il trailer del film, una giovanissima ed intensa Kristen Stewart interpreta Melinda, in Italia è disponibile solo in lingua originale con i sottotitoli italiani.. credo che lo guarderò molto presto, perché Kris così piccola ed indifesa sarà sicuramente un’ottima interprete. 


venerdì 27 aprile 2012

Voglia di primavera, foto e citazioni


Buongiorno a tutti! 
Finalmente è arrivata la bella stagione, nel cielo splende alto il sole, e la voglia di primavera scatena il mio lato artistico .. pertanto ieri approfittando della bella giornata e dell'ultimo arrivo tra i miei adorati libri ho prodotto questo: 



Poi per scusarmi con i poveri fiori che avevo "maltrattato" per fare la foto qui sopra è uscito questo: 



E per finire ho trovato la citazione perfetta per il mio stato d'animo, tratta da un libro meraviglioso che sto leggendo in questi giorni "Speak" di L.H. Anderson 

"L'arte senza emozioni è come una torta al cioccolato senza lo zucchero. Ti va di traverso. La prossima volta che lavorerai ai tuoi alberi, dimenticati degli alberi. Pensa all'amore, o all'odio, o alla gioia, o alla rabbia, o a qualunque cosa ti faccia provare qualcosa, ti faccia sudare le mani o ti faccia arricciare le dita dei piedi. Concentrati su quel sentimento. Quando la gente non si esprime muore un po' alla volta. Resteresti scioccata se scoprissi quanti adulti sono morti dentro, gente che passa le giornate senza sapere chi è... e la cosa più triste al mondo"

Auguro uno splendido Week End a tutti voi!
Monica 


giovedì 26 aprile 2012

Esprimi un desiderio # 4


Buongiorno a tutti!
Avete passato un buon 25 Aprile? Qui a Bologna finalmente si è rivisto il sole, pertanto ieri sono stata fuori tutto il giorno... sono andata al parco con Orazio e Davide e ieri pomeriggio mi sono mangiata anche un buonissimo gelato!


Purtroppo la dura realtà ha rifatto la sua comparsa questa mattina, sono appena tornata dalla banca dove ho lasciato un litro di sangue per pagare le bollette della luce e del gas e l'assicurazione della macchina O.O 



Tutte queste spese, ovviamente, si ripercuotono sui miei acquisti libreschi.. solo pochi giorni fa mi sono portata a casa due meravigliosi (almeno spero) libri e già il mio carrello Amazon reclama di essere svuotato.. lo so SONO UN DISASTRO!

Giusto per lenire le mie pene vi faccio vedere quello che ho appena acquistato, "La bambina di Neve" lo desideravo da Natale e quindi, essendo riuscita a vendere qualche libro usato non ci ho pensato due volte ad acquistarlo! "La meccanica del cuore invece, mi ha conquistato con la sua splendida cover e la sua trama affascinante!!



Veniamo ora ai libri che attendono nel carrello e che purtroppo dovranno restare li ancora per un po' :(

"NIENTE" di J. Teller  Prezzo Amazon € 10,20

Se niente ha senso, è meglio non far niente piuttosto che qualcosa" dichiara un giorno Pierre Anthon, tredici anni. Poi, come il barone rampante, sale su un albero vicino alla scuola. Per dimostrargli che sta sbagliando, i suoi compagni decidono di raccogliere cose che abbiano un significato. All'inizio si tratta di oggetti innocenti: una canna da pesca, un pallone, un paio di sandali, ma presto si fanno prendere la mano, si sfidano, si spingono più in là. Al sacrificio di un adorato criceto seguono un taglio di capelli, un certificato di adozione, la bara di un bambino, l'indice di una mano che suonava la chitarra come i Beatles. Richieste sempre più angosciose, rese vincolanti dalla legge del gruppo. È ancora la ricerca del senso della vita? O è una vendetta per aver dovuto sacrificare qualcosa a cui si teneva davvero? Abbandonati a se stessi, nella totale inesistenza degli adulti e delle loro leggi, gli adolescenti si trascinano a vicenda in un'escalation d'orrore. E quando i media si accorgono del caso, mettendo sottosopra la cittadina, il progetto precipita verso la sua fatale conclusione. Il romanzo mette in scena follia e fanatismo, perversione e fragilità, paura e speranza. Ma soprattutto sfida il lettore adulto a ritrovare in sé l'innocente crudeltà dell'adolescenza, fatta di assenza di compromessi, coraggio provocatorio e commovente brutalità.

LA SOCIETA' DEGLI ANIMALI ESTINTI di J. Moore Prezzo Amazon € 15,22

Una notte, un uomo trova una ragazzina chiusa in un sacco, nella neve. È squarciata dalle coltellate, ma respira ancora. L'uomo si chiama Nile Nightingale e sta scappando, anche se non sa bene da cosa. Forse dalla serie di fallimenti che ha costellato la sua vita, dalla dipendenza da droghe, alcol e antidepressivi. Rifugiarsi tra le montagne del Canada è il suo modo di sparire dal mondo. La ragazzina è Celeste, una quattordicenne nerd che ha ingaggiato una solitaria lotta contro la caccia e il maltrattamento degli animali selvatici. Nile salva rocambolescamente Celeste, dando inizio a una strana amicizia e a un piano di vendetta contro i bracconieri che stanno distruggendo l'ambiente naturale del Quebec. "La società degli animali estinti" è una scioccante cronaca dello sfruttamento animale, e insieme una commovente black comedy sul rapporto tra un uomo che ha perso tutto e un'adolescente fragile e spericolata.

LA FAVOLOSA VITA DI HENRY N. BROWN Orsetto centenario di A.L.Bubenzer Prezzo Amazon € 15,22

Bath, 1921. La guerra è finita da poco, e Alice Sheridan è una ragazza triste. Il suo grande amore, William, non ha più fatto ritorno dal fronte, e la sua vita non è più quella di prima. E per questo che un giorno, all'ora del tè, Alice decide di prendere ago e filo e mettere insieme i pezzi di un nuovo amico: due bottoni per gli occhi, un batuffolo di cotone per il naso, ed ecco Henry N. Brown, orsetto di peluche. Un orsacchiotto diverso dagli altri: perché Alice gli ha cucito dentro un segreto. Un minuscolo segreto di metallo che lei chiama amore. Comincia così la storia di Henry, che, da allora, di amore ne ha dato e ricevuto, durante i lunghi anni in cui è passato di mano in mano: la sua esistenza è stata ricca, curiosa, piena di incontri. Ovunque sia approdato, ha conquistato adulti e bambini con il suo sguardo tenero e sapiente e l'incrollabile capacità di ascoltare. Ha visto la guerra e il suo furore, ha conosciuto le grandi città d'Europa e ha avuto moltissimi amici: dal piccolo Robert con cui condivise una spericolata infanzia parigina, a Marlene che lo regalò al fidanzato in partenza per il fronte russo, a Nina, bambina ammalata nell'Ungheria sovietica. Senza mai dimenticare la sua prima amica, che gli fece il regalo più importante. E così, oggi, Henry ci racconta la sua storia. Che è soprattutto una storia d'amore: quello che gli è stato cucito dentro il primo giorno, il filo rosso della sua lunga vita.


Mi sembrano tutti così belli.. anzi uno più bello dell'altro, voi cosa ne pensate? Purtroppo per il momento dovranno aspettare ma appena possibile spero di poterli comprare. 



martedì 24 aprile 2012

Citazioni Time # 4 - Piccoli Uomini di L.M. Alcott

Solo pochi giorni fa mi sono ritrovata a parlare di questo libro con un gruppo di amici. 

L. M. Alcott ha scritto una delle serie che ho amato di più nella mia vita di lettrice, cioè quella di "Piccole Donne". 

Questi libri mi hanno accompagnata nella mia infanzia e adolescenza e dei quattro il mio preferito in assoluto è sempre stato "Piccoli Uomini". 

Proprio per questo nel giorno che precede l'anniversario della  liberazione del nostro paese voglio dedicarvi queste poche righe, che parlano di amore e rispetto reciproco. 

" Con le ultime parole il circolo si strinse, finchè il buon professore e sua moglie rimasero imprigionati da molte braccia e seminascosti dal mazzo dei giovani volti sorridenti che li circondavano, dimostrando che una pianta aveva messo radici ed era fiorita magnificamente nei giardinetti. Perchè l'amore è un fiore che cresce in qualunque terreno, e opera i suoi dolci miracoli sfidando il gelo autunnale e la neve dell'inverno, fiorendo bello e fragrante tutto l'anno, e rendendo felice chi lo coltiva e chi lo coglie" 


Buon 25 Aprile a tutti voi!
Monica 

lunedì 23 aprile 2012

Libro della Settimana "Sono solo un gatto" di H. Siersch


Ci sono libri che entrano nella tua vita in punta di piedi e poi improvvisamente ti rapiscono e ti fanno vivere un viaggio bellissimo.

In questo caso si tratta di un breve libro che ho ricevuto solo pochi giorni fa, e che ho letteralmente divorato.



“Sono solo un gatto” di  Helga Siersch edito Fazi narra la storia di Ulisse, un gattino randagio di color rosso che viene adottato dalla dolce Milly e che vivrà mille avventure insieme all’amico cane Dushka e ai gatti di Ponte Milvio.

Inizialmente il libro mi aveva lasciato quasi indifferente, capitoli brevi e chi mi conosce bene sa che io non li amo particolarmente. Poi sarà stata la simpatia di Ulisse, sarà stato lo stile di scrittura allegro e spensierato, ma sta di fatto che mi sono ritrovata immersa in questa piacevolissima lettura, e non sono riuscita a posare il libro se non dopo averlo terminato.

“Sono solo un gatto” sembra un libro semplice, invece tra le righe e il racconto, l’autrice riesce a scavare perfettamente nell’animo di questo nobile animale, facendo capire al lettore come anche lui soffra e gioisca attraverso gli avvenimenti che lo circondano.

La sua effervescenza e il suo modo di vivere sempre sopra le righe vi catapulteranno in un modo fatto di amicizia e rispetto reciproco tra animali, cosa che purtroppo non spesso capita tra gli uomini.

Lo stesso Ulisse riuscirà a farvi ridere con i suoi aneddoti, con le sue personalissime lezioni di Yoga o con i suoi incontri con gli altri animali!



Ecco che suona il campanello. Sento abbaiare. NO! Arriva il batuffolo.. ehm la barboncina! Sale le scale e si butta subito su di me, inizia a girarmi intorno sventolando la coda a pon pon e annusandomi. Fingo di ignorarla. A quel punto inizia a darmi piccole leccatine sul pelo. Che cosa orribile.. 
Si va bene, ora mi alzo, ti vengo a salutare. 
Mi struscio un po' con la schiena sui tuoi riccioli e ti sfioro lievemente anche con la punta della coda. Va bene?
Lei mi sussurra raggiante - Sono tanto felice di vederti carissimo, sei sempre così elegante e altezzoso! -
- Anche io sono felice Pussy. Sei sempre così... cotonata – ULISSE


Un libro assolutamente adatto a chi, come me, ama gli animali da compagnia, a chi pensa che siano così intelligenti da capire tutto quello che proviamo, a chi ne sente terribilmente la mancanza ora che non ci sono più!

Alla prossima
Monica 

Trova un libro nel tuo uovo di Pasqua - Racconti e foto!


Buongiorno a tutti!
Visto che a Bologna abbiamo di nuovo tempo grigio e io inizio sinceramente a stancarmi e reclamo il sole, ho pensato di iniziare la settimana con allegria, cercando di portare un po’ di sole nelle vostre case o nei vostri uffici!!


Pertanto questa mattina vi posto il resoconto scritto dalla mia carissima figlia adottiva Noemi sul suo blog “Emozioni in bianco e nero ” (che vi invito caldamente a visitare) riguardo all’arrivo del suo libro in seguito alla partecipazione all’iniziativa “Trova un libro nel tuo uovo di Pasqua”.


Sono due giorno che lo leggo e lo rileggo e ogni volta mi fa sempre più ridere!

In fondo al post troverete anche alcune foto che mi hanno inviato alcune ragazze che hanno già ricevuto il libro! Se volete farlo anche voi l’indirizzo mail è fuocoblu22@gmail.com

Buona settimana a tutti!!!

Per Pasqua una mia amica aveva deciso di arruolare un gruppo di lettrici e regalarci un libro che costasse massimo 10€. Un'idea molto carina e mi sono unita al gruppo all'istante!

Settimana scorsa "l'iscrizione" si è conclusa e dovevamo metterci in contatto con la persona a noi destinata. Dopo qualche giorno vengo contattata finalmente anche io e venerdì parte l'ordinazione.
Il bello di questa iniziativa, era che avevamo a disposizione 3 titoli e dovevamo scegliere noi, in modo da fare una sorpresa.

Lunedì sera mi arriva una email dalla ragazza che mi aveva spedito il libro e mi chiedeva se era arrivato. Frena! Doveva già arrivarmi?! Ma io non ho nulla.... Vabbè, magari c'era stato un contrattempo, arriverà domani.
Martedì sera arriva un'altra email, dove mi chiedeva se i dati erano giusti. O.o certo che lo sono! Insomma, so dove abito! Pare però ci sia una parziale ononimia... Ah bene... Ripetiamo per sicurezza l'indirizzo....
Mercoledì sera ero disperata, del pacco non si vedeva manco l'ombra! Alla fine lascio il mio numero per parlare direttamente con il centro spedizione (pregando di non chiamarmi mentre lavoro!)
Giovedì pomeriggio alle 16 mi suona il telefono (eh ti pareva! Fortunatamente avevo chiesto di non essere chiamata durante il lavoro....) Rispondo e sento una signora che mi chiede se abito a Chiaravalle..... Ma ovviamente no! Io sto a Onolulu ma mi diverto a dare indirizzi sbagliati e a far girare pacchi (perchè io non mi limito alle palle) così, per puro divertimento....... MA SEI FUORI???? Certo che abito lì! Facciamo così, mandatemelo al lavoro che almeno ho il portinaio.... Speriamo in bene.... 
Venerdì mattina, ore 8:40 arrivo in portineria e istruisco il portinaio. Appena arriva il pacco, mentre firma deve chiamami!!! 
Nel pomeriggio ancora nulla, sarà fuggito con la mia roba?! Mah.... Ma quanto ci mette??
Alle 16 arriva la chiamata fatidica! Faccio il caffè (insomma, dovrò sdebitarmi, no?!) e volo giù! Mi calerei direttamente, tipo pompiere ma ok che son magra ma qui proprio non ci passo!
Finalmente arrivo giù e cosa vedo???????????? Il mio capo......... NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non posso aprire il mio tessssoro subito :(
Triste ci avviamo in ascensore..... 


16:36: Il pacco è con me da 15 minuti. Vorrei aprirlo ma non posso adesso, devo aspettare ancora 23 minuti.

16:38: Il pacco mi chiama….. sarà normale?!

16:39: Ma qui nessuno va a ciarlare da un’altra parte?! VOGLIO APRIRE IL PACCOOOOOO!!!!

16:44: Credo di aver capito che libro è. Bisognava decidere tra “Voglio vivere prima di morire”; “il bacio della sirena” e “nodi al pettine”…. Direi che è il secondo! Mi sta chiamando, proprio come le sirene!

16:49: Questa mattina una mia amica mi ha detto che mi aveva sognato in versione sirena…. Sarà mica un segno?!?!

16:50: mancano ancora 10 minuti……. ANCORA?!?!

16:52: mancano 8 minuti………..!!!!!!

16:57: oddio manca poco! Vedo pacchi ovunque…..

16:58: ancora un paio di minuti e poi parto a razzo con il pacco!

16:59: UN MINUTOOOOOOOOO!!!!!!! Morirò….. me lo sento! Il peggio sarebbe che mi chiamassero ora per fare una cosa importantissima……. Aaaaaaaaaaaarg!

17:00: Addio! Io, la mia banana, la forbici e il pacco, andiamo a meditare in cucina!!!!!!

VERDETTO: Il regalo è.........................


E ora ecco le foto che mi sono arrivate: 

Libro di Raffaela 

Libro di Alessia

Libro di Miki 

Libro di Elena 

Libro di Sara


venerdì 20 aprile 2012

Pranzo e TimeCrime!


Buon pranzo a tutti!
Cosa state mangiando di bello? Io un tristissimo panino al prosciutto seduta alla mia solita scrivania in ufficio.


Meno male che a rallegrare la mia pausa pranzo è arrivato il mitico corriere (che ormai mi conosce e tra un po’ inizierà  a chiamarmi per nome ) e che ha portato con se un nuovo libro della serie TimeCrime.


Si tratta di “ Il caso Maloneydi  Graham Hurley che potrete trovare in tutte le librerie a partire dal 26 Aprile al sempre ottimo prezzo di € 7,70.



Stewart Maloney è scomparso nel nulla: l’ispettore Joe Faraday è convinto che sia stato assassinato. Ma ci si può basare su una semplice intuizione in un luogo come Portsmouth, una delle città più povere e violente d’Inghilterra, dove le uniche leggi sono il traffico di droga e il crimine, e la sola regola è l’omertà? Sprecare energie dietro un presunto caso di omicidio è una perdita di tempo che Joe non può permettersi. Ma Faraday sta lottando anche contro altro: sotto un cielo grigio che
incombe, nel quale solo il volo degli uccelli sembra avere ancora una direzione e un senso, i demoni di un passato che lo ossessiona non gli concedono tregua. Perché ritrovare Stewart Maloney vivo o morto è il perno intorno al quale ruota ormai la sua intera esistenza: e fallire significherebbe arrendersi a quei demoni, arrendersi alla follia...

Dicono di questo libro:

“Uno dei migliori scrittori di crime d’Inghilterra.” The Independent

“Il caso Maloney è un thriller eccellente, dalla trama impeccabile, che consente al lettore di confrontarsi con una società,
quella inglese, sull’orlo del baratro.” The Bookseller

“I crime di Hurley sono tra i migliori da quando il genere è stato inventato, circa mezzo secolo fa.”
Literary Review

Con Il caso Maloney, Graham Hurley inaugura una serie che in Gran Bretagna e in Francia ha fatto scalpore: thriller forti di una scrittura scabra e cristallina, e di una capacità di restituire la realtà della scena criminale con tale efficacia da annoverare tra i molti estimatori i più alti gradi della polizia e dell’investigazione del Regno Unito.

Che mi dite? Vi ho incuriositi al punto giusto??

Questa è stata una settimana ricca di nuovi arrivi, ho così tanti libri che non so da che parte iniziare, ma state certi che il vostro caro blog li leggerà più che volentieri e presto troverete tante nuove recensioni!

Auguro buon WeekEnd a tutti voi!!
Monica 

Libri in uscita # 26 - Speciale Hunger Games

Lo abbiamo voluto.. lo abbiamo desiderato.. abbiamo protestato quando la casa Editrice aveva deciso di pubblicarlo solo a Settembre 2012 e alla fine eccolo qui!

E' con un po' di emozione che questa mattina vi presento la cover ufficiale del terzo e conclusivo volume della saga di Hunger Games - Mockingjay. 

In Italia si chiamerà "Il canto della rivolta" e con la sua pubblicazione il 15 Maggio si concluderà una delle saghe più belle lette negli ultimi anni (almeno per me) 


Fortunatamente la casa editrice ha mantenuto una cover molto simile a quella americana e di questo sono felice, un po' meno per il titolo ma.. come ho già detto ieri sulla mia Pagina FB, sono talmente contenta di questa uscita che non voglio fare nessuna inutile polemica.

Ho notato che in diversi blog è riportata una trama sbagliata, pertanto ho tradotto io stessa la trama prendendola dal sito Goodreads. 

ATTENZIONE SE NON AVETE LETTO GLI ALTRI DUE LIBRI QUESTA TRAMA CONTIENE SPOILER!!!

Katniss Everdeen, The girl on fire (Mi rifiuto di tradurlo perché è perfetto così) , è sopravvissuta, anche se la sua casa è stata distrutta.
Gale è riuscito a salvarsi. 
La sua Famiglia  è al sicuro. 
Peeta è stato catturato da Capitol City. 
District 13 esiste davvero. 
Ci sono i ribelli. 
Ci sono nuovi leader. 
Una rivoluzione sta per scoppiare. 

Katniss è stata salvata dall’edizione della memoria degli Hunger Games per un motivo, e la sua presenza è alla base di un progetto del quale ancora non è a conoscenza.

Il  Distretto 13 è uscito dall'ombra e sta tramando per rovesciare Capitol City. Tutti, a quanto pare, hanno ben chiaro il piano per ribellarsi, tutti tranne Katniss.

Il successo alla base ribellione verte sulla disponibilità di Katniss di essere una pedina, di accettare sulle sue spalle la responsabilità di innumerevoli vite, e di cambiare il corso del futuro di Panem. 
Per fare questo, deve mettere da parte i suoi sentimenti di rabbia e sfiducia. 

Lei deve diventare Mockingjay il simbolo dei ribelli - non importa quanto questo le costerà dal punto di vista personale. 

Personalmente ho già letto questo terzo libro  e devo dire che dei tre è quello che mi ha fatto soffrire di più! Spero che chi lo leggerà per la prima volta possa cogliere il vero significato di quello che la Collins voleva trasmettere.. in questo libro non c’è amore.. ma solo la voglia di questi ragazzi di sopravvivere a qualunque costo, il loro desiderio di ricominciare dopo che la guerra e i giochi si sono portati via tutto quello che di normale poteva esserci nelle loro vite.


Leggetelo con entusiasmo e con attenzione, la Collins ci consegna un grande messaggio, nulla è più spaventoso di quello che la guerra può portare con se!

Manca meno di un mese e non vedo l’ora di stringerlo tra le mani.. Buona lettura a tutti!



giovedì 19 aprile 2012

In libreria # 19


Buongiorno a tutti!

Questa mattina devo assolutamente parlavi del nuovo libro che è entrato a far parte della mia famiglia (ebbene si, considero i miei libri un po' come figli ..e guai a chi me li tocca). 


Si tratta di "La meccanica del Cuore" di Mathias Malzieu che trovate in tutte le librerie dal 4 aprile. 

Fin dal primo momento in cui ho messo gli occhi sulla cover e sulla trama non ho potuto fare a meno di innamoramene follemente e con mia grande gioia il corriere di Amazon ha appena depositato questo oggetto del desiderio tra le mie mani!


Nella notte più fredda del mondo possono verificarsi strani fenomeni.
È il 1874 e in una vecchia casa in cima alla collina più alta di Edimburgo il piccolo Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato.
La bizzarra levatrice Madeleine, dai più considerata una strega, salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù.
La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali.
 L’amore, innanzitutto.
Ma non si può vivere al riparo dalle emozioni e, il giorno del decimo compleanno di Jack, la voce ammaliante di una piccola cantante andalusa fa vibrare il suo cuore come non mai.
 L’impavido eroe, ormai innamorato, è disposto a tutto per lei.
Non lo spaventa la fuga né la violenza, nemmeno un viaggio attraverso mezza Europa fino a Granada alla ricerca dell’incantevole creatura, in compagnia dell’estroso illusionista Georges Méliès.
E finalmente, due figure delicate, fuori degli schemi, si incontrano di nuovo e si amano.
 L’amore è dolce scoperta, ma anche tormento e dolore, e Jack lo sperimenterà ben presto.
Intriso di atmosfere che ricordano il miglior cinema di Tim Burton, ritmato da avventure di sapore cavalleresco, La meccanica del cuore è al tempo stesso una coinvolgente favola e un romanzo di formazione, in cui l’autore, con scrittura lieve ed evocativa, punteggiata di ironia, traccia un’indimenticabile metafora sul sentimento amoroso, ineluttabile nella sua misteriosa complessità.

Non vi posso assicurare al 100% che lo amerò, ma le premesse ci sono tutte e non vedo l'ora di iniziarlo!


mercoledì 18 aprile 2012

Libro della settimana "Mi chiamo Chuck" di Aaron Karo


Buon Pomeriggio a tutti!
Oggi mi sento felice, una situazione piuttosto pesante di cui non vi ho parlato in questi giorni sembra si stia risolvendo nel migliore dei modi e io mi sento come se stessi camminando tra le nuvole.

Quindi ho pensato che l’umore è quello giusto per lasciarvi la mia nuova recensione. 



Stiamo parlando del libro “Mi chiamo Chuck” di Aaron Karo edito Giunti Y.




Chuck è un diciassettenne un po’ particolare, ha appena scoperto, controllando su Wikipedia, di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo.

Tutte quelle piccole manie della sua vita, controllare le piastre del cucina prima di andare a dormire (circa una decina di volte..perchè se sono accese non si sa mai che possa scoppiare un incendio in casa) , girare il lucchetto del suo armadietto prima di chiuderlo definitivamente (almeno 14 volte.. perché non si sa mai, se non lo gira chissà cosa potrebbe accadere), fare pipì prima di addormentarsi ( almeno 5 o 6 volte prima di dormire.. perché non si sa mai quale catastrofe potrebbe abbattersi sulla sua abitazione ) si riassumono tutte in questo disturbo. Chuck ha capito perfettamente che in lui c’è qualcosa che non va, ma perché cambiare, perché rinunciare alla sua inesauribile collezione di Converse (tutte in tinta unita) che indossa basando il colore allo stato d’animo della giornata?

Eppure nella vita di Chuck qualcosa sta per cambiare, una nuova ragazza a scuola, Amy, riuscirà a sconvolgere l’ordinata vita del nostro protagonista?

“Mi chiamo Chuck” è un libro che si legge tutto d’un fiato, e su di me ha avuto lo stesso effetto di un bel bicchiere di limonata fresca in una calda giornata estiva.

Conoscere Chuck e le sue “Manie” mi ha fatto sorridere così spesso da rischiare la paresi facciale e al tempo stesso mi sono sentita protettiva e quasi materna nei suoi confronti, perché la sua lotta per cambiare è davvero esemplare.


Infatti Chuck dovrà combattere prima di tutto con se stesso, per arrivare in fondo ad un tunnel che sembra interminabile… e per sapere come andrà a finire dovrete andare in libreria e comprare il libro.


Lo stile dell’autore è  umoristico e semplice, non si dilunga in pompose descrizioni, in questo modo il lettore si trova immediatamente catapultato all’interno della storia.

Il protagonista è ben caratterizzato e anche i personaggi secondari mi hanno convinta pienamente, Chuck, anche nei momenti più difficili della storia, non risulterà mai negativo .. la sua voglia di emerger vi conquisterà fin dalle prime pagine e una volta finito il libro sentirete terribilmente la sua mancanza!

Consiglio questo libro a chi ha voglia di leggere una storia leggera e divertente, un libro non troppo impegnativo, che tuttavia riesce a cogliere in pieno  alcuni aspetti della nostra società come il bullismo e i problemi di socializzazione all’interno delle scuole.



Credo che Chuck conquisterà ognuno di voi.. io da parte mia vorrei entrare dentro al suo armadio e rubargli tutte le scarpe (O.O impazzirebbe ne sono sicura!!!) 



Alla prossima!
Monica 

martedì 17 aprile 2012

La vita sulle ali della libertà

Cari lettori, 
oggi pomeriggio vorrei proporvi qualcosa di diverso. Per chi conosce questo blog e lo frequenta assiduamente, sapete che mio marito ed io siamo amanti dei grandi viaggi  e che abbiamo un progetto in mente .. cioè quello di lasciare l'Italia e aprire un B&B nel nord della Francia. 

Proprio per questo quando siamo venuti a conoscenza della storia che stiamo per raccontarvi abbiamo voluto farci spiegare dai protagonisti cosa vuol dire lasciare tutto per inseguire un sogno!

Certo la loro scelta di vita è un po' diversa dalla nostra ma vi consiglio caldamente di leggerla perchè merita attenzione. 

L'articolo e l'intervista che seguono sono state curate da Davide.. spero che siano di vostro gradimento!

"Mi è capitato di recente, parlando con una mia collega al lavoro, di scoprire che certi suoi amici vivevano su una barca, navigando sottocosta nelle acque antistanti l’America centrale.

Questa notizia mi ha molto incuriosito,  so che ognuno di noi attribuisce valenze diverse ,in base al proprio vissuto ,alle cose che ci circondano, ma questo stile di vita sta al nostro come lo zenit sta al nadir.

Ossia sono all’opposto. Noi “cittadini”interpretiamo le nostre vite all’interno di scatole di cemento che chiamiamo case,attenendoci alle regole scritte e non ,imposte dalla società.

Spesso tali regole non le riteniamo giuste, ma non abbiamo la forza di rompere quel legame embrionale che ci tiene legati ad esse, quindi l’aver appreso che persone reali in carne ed ossa sono riuscite a rompere gli schemi mi ha fatto capire che la vita libera in comunione con gli elementi primordiali della natura non è un utopia ma è una cosa tangibile .

Il passo successivo è stato mettersi in contatto con loro. La mia collega Deborah mi ha detto che era possibile contattarli tramite il loro blog 

A zonzo per il mondo in trimarano



Così è stato, e la conseguenza è l’intervista che è seguita. Credo sia giusto prima di proseguire con le domande e risposte farvi una breve presentazione dei due ragazzi che sono protagonisti di questa magnifica esperienza:,si chiamano Francesco e Sara .

Francesco ha svolto un lavoro per diversi anni come qualunque altra persona al mondo , poi ha concretizzato il sogno che aveva fin da piccolo .Sara dopo la laurea aveva deciso di prendersi un anno sabbatico per girare un po’ il mondo, hanno unito le due cose e cosi sono sei anni che navigano a zonzo.

Come prima domanda e risposta voglio farvi leggere questa considerazione fatta da Francesco e pubblicata sul loro blog 

Spesso ci capita che vari conoscenti, quando si parla della nostra scelta di vita, ci dicano "Beati voi!" cio' sottende in altre parole alla domanda, che mai ci rivolgono direttamente, ma invece porgono ai nostri parenti o amici piu' stretti "Ma come fanno senza lavorare?" ovvero "Sono ricchi?". 

Vorrei dare di seguito in questo mio primissimo post risposta a questi interrogativi.
Anticipo che il costo di una barca come Damiana e' la meta' o meno di un monolocale a Bologna, giusto per mettere in prospettiva le considerazioni che seguono.
Quando ero, cosi' si dice, produttivo ricevevo uno stipendio o mi guadagnavo da vivere professionalmente come tanti.
Anno dopo anno, facendomi i conti in tasca, sia come impiegato che come lavoratore autonomo, ho verificato che il guadagno lordo di ognuno di noi viene decurtato come segue:

Tasse 30-40%
Affitto o Mutuo 20-30%
Servizi 10-20%

Per i piu' fortunati che gia' posseggono casa la seconda voce e' da omettere e vedranno dal 40% al 60% dei loro guadagni andarsene.
Per chi e' in affitto o sta acquistando casa il drenaggio va dal 60% fino al 90%.
Tradotto in tempo lavoriamo da 4,8 mesi fino a 10,8 mesi all'anno per devolverli in vari modi.
Ci troviamo a dedicare da meta' alla quasi interezza del tempo lavorativo per avere il privilegio di stare nell'ambiente produttivo.
Ho quindi pensato di provare a rinunciare a questo privilegio e valutare le alternative.

Con i risparmi ho comprato Damiana, la nostra casa "viaggiante".
Guadagnando praticamente nulla, pago in proporzione pochissime tasse.
Niente piu' affitti o mutui.
Quanto ai servizi, non abbiamo bisogno di riscaldamento, il vento ed il sole ci forniscono elettricità, abbiamo qualche spesa per telefonare ai genitori per fargli sapere che stiamo bene, consumiamo qualche litro di gasolio all'anno per far manovra nei porti, capita ogni tanto qualche spesa straordinaria per la manutenzione.
Per destrezza e magia il vento ci spinge gratuitamente per migliaia di chilometri.

Per mangiare si pesca ed il costo degli alimentari nella maggioranza dei Paesi che visitiamo e' estremamente limitato, circa 150-200 Euro al mese per due persone inclusi alcolici e carne che sono le voci piu' costose.

L'immagine da spot pubblicitario della vita da nababbi a bordo di uno yacht di lusso e' assai lontana dalla nostra, fatta di frugalità e duro lavoro da marinai di un tempo.
E' nostra profonda convinzione che la maggior parte dei nostri amici, parenti, e conoscenti non resisterebbero molto a queste condizioni di vita poichè rinunciare all'ovatta delle societa' industrializzate e' cosa assai difficile, simile alla difficoltà per molti di smettere di fumare o di disintossicarsi dall'eroina o psicofarmaci.
Ed e' vero anche che e' una questione di gusti, e che la vita in barca a vela deve veramente piacerti, motivo per cui mi ritengo fortunato (ed a maggior ragione ad avere una sposa con gli stessi gusti).
Questa scelta di vita mi ha premiato in due modi particolari: innanzitutto, ora ho tanto tempo da dedicare a mia moglie e a pensare a cio' che voglio invece che a cio' che mi porta o puo' portare guadagno; poi il contatto con la natura e tanta gente che non avrei altrimenti mai incontrato e' inestimabile.
Francesco”

E per finire ecco le domande che abbiamo posto a Sara e Francesco : 

1) qual'è la cosa che vi manca di più della vita sulla terraferma

Francesco: decisamente nulla, ma parlando di aspetti marginali legati alla vita professionale prededente direi la possibilità di andare al cinema ed il fatto che ancora non esiste internet con banda larga in mare aperto.
Sara: sembrerà banale, ma la cosa che mi manca di piu' e' avere a disposizione nuovi libri da leggere. In barca per ovvi motivi di spazio e di peso non possiamo avere una biblioteca molto assortita, nei marina l'interscambio offre una scelta di titoli limitata anche se si ha la possibilta' di leggere molto in lingua originale e purtroppo gli e-book consumano preziosa energia.


2) Com'è la vostra giornata tipo in barca?

Sara e Francesco:  Se siamo in navigazione la giornata inizia con la fine del turno di notte di Sara, solitamente dopo l'alba. Francesco si sveglia, fa colazione e controlla la rotta, mentre Sara torna a letto per un paio d'ore. In funzione del tempo atmosferico la navigazione puo' essere dall'andare alla deriva senza vento al mettesi alla cappa per via delle tormente. Se il tempo e' buono e la barca non ha bisogno di continue regolazioni, leggiamo in pozzetto, spesso ad alta voce quando il libro è di comune interesse. Le ore centrali della giornata passano cercando di acchiappare pesci con traine, ascoltando musica e bollettini metereologici, studiando, facendo riparazioni/manutenzione e preparando i pasti. Dopo il tramonto Francesco inizia il suo turno fino l'1 del mattino.

All'àncora spesso scendiamo a terra, visitando sia posti deserti che remoti villaggi, ma anche luoghi turistici ed affollati porti commerciali. Se visitiamo un luogo abitato, cogliamo l'occasione per rifornirci di frutta e verdura fresca, acqua e carburante. Se il tempo e la temperatura dell'acqua lo consentono Francesco si dedica allo snorkeling e alla pesca subacquea, nonche' alla pulizia del fondo.
A volte, se possiamo lasciare la barca al sicuro facciamo escursioni nell'interno prendendo gli autobus o noleggiando veicoli. La sera, dopo cena, ci concediamo uno o più film sul PC portatile se i pannelli solari e il generatore eolico hanno caricato sufficiente energia. Se capita l'occasione socializziamo con altri croceristi di passaggio con reciproci inviti a cena o barbeque sulla spiaggia.

Se invece come ora siamo in porto attraccati ad un molo per riparazioni, la vita in barca non e' poi molto differente da quella a terra: abbiamo internet, acqua, elettricità, possibilita`di far provvista giornalmente e lavare i panni.


3) Come è maturata la vostra scelta di cambiare vita?

Francesco: era il mio desiderio da quando ho scoperto la vela ad 11 anni, e le letture di autori come Bernad Moitessier ( http://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Moitessier ) mi hanno convito di farlo prima di essere troppo malandato.
Sara: da tempo pensavo di prendermi un periodo sabbatico per viaggiare e conoscere altri luoghi e culture, nella mia testa l'idea era quella di un'avventura a piedi con lo zaino in spalla però quando Francesco mi ha proposto l'idea della barca a vela ho pensato che poteva andare bene ugualmente!


4) Le vostre famiglie come hanno reagito alla vostra decisione?

Francesco: hanno sempre desiderato che fossi felice ed assecondato le mie decisioni che mi hanno portato a vivere e lavorare in diversi continenti. E dopo aver lavorato sodo realizzare i propri sogni appare auspicabile.
Sara: direi che all'inizio non l'hanno presa proprio benissimo. Lasciare il lavoro dopo anni di studio per vagabondare in giro per il mondo non stava certo tra le loro più rosee aspettative per il mio futuro. Col tempo però credo abbiano capito ed ora sono contenti della mia scelta.


5) ogni tanto tornate in Italia?

Sara e Francesco: solitamente una volta all'anno per salutare amici e parenti, però è capitato di stare lontani per periodi più lunghi.


6)Quali sono ora le vostre priorità?

Francesco: in generale le stesse di sempre. Ora nello specifico il benessere di Sara. Poi il benessere di tutti i miei cari.
Sara: Essenzialmente non sono cambiate: cercare di crescere imparando cose nuove ogni giorno, vivere in una dimensione serena e naturale, trascorrere più tempo possibile con la persona che amo.


7) Il problema della pirateria vi ha mai posto dei limiti o creato dei problemi?

Sara e Francesco: per noi non è stato un problema fin'ora. C'è da dire che si tratta di un fenomeno circoscritto ad aree molto limitate dove la povertà spinge alcune persone a fare cose che altrimenti non farebbero allo scopo di cercare un sostentamento per sè e le proprie famiglie. Tali zone sono vicino il Corno d'Africa, nel Mar Giallo, e sporadicamente nei Caraibi Meridionali di fronte al Venezuela. Paradossalmente, siamo molto più preoccupati della nostra incolumità quando andiamo in giro in Italia o in altri Paesi cosiddetti sviluppati.


8) Mi sembra di capire che il vostro cambiamento di vita sia frutto di un'attenta analisi piuttosto che di un'impetuosa decisione.. come vi ponete verso il futuro? Fate progetti o vivete alla giornata?

Francesco: sono cresciuto in una società con una cultura di programmazione dove le aspettative individuali sono centrali, ma il 80% della popolazione mondiale vive alla giornata: questo è andato avanti per decine di migliaia di anni, è la normalità. Viaggiare e venire a contatto con la normalità, cioè con la realtà prominente, aiuta a "sprogrammarsi" un poco. Inoltre constatare ripetutamente che chi ha meno aspettative è piu felice, per via di meno delusioni e stress, è assai educativo. In futuro spero di comunicare ai miei figli di prendere la vita con il giusto equilibrio tra programmazione e contemplazione.
Sara: l'idea di guardare troppo in là nel futuro mi rende ansiosa. Preferisco prendere le cose così come vengono tenendo la mente allenata ai cambiamenti di programma e destinazione.Certo qualche progetto di massima per il prossimo futuro lo facciamo, ma senza pensarlo troppo come certezza, le cose possono cambiare.

Grazie mille a Sara e Francesco per la loro disponibilità, se avete qualche domanda da rivolgergli non abbiate paura.. gliele faremo avere e loro saranno lieti di rispondervi