Buongiorno a tutti!
Non so se sia colpa del tempo, o se sono proprio io che non vado in questo periodo, ma sta di fatto che mi sento particolarmente spenta.
Vi basti sapere, che neanche il blog riesce a tirarmi su di morale :( .. forse ho solo bisogno di ferie, chi lo sa!
Approfittando del post che Miki ha messo sul FUXIO:BLOG , vi lascio le sue letture del mese, attraverso la rubrica "L'angolo di Miki".
- Una piccola magia di Lisa Kleypas
TRAMA (da Amazon):
Di scelte giuste, nella vita, Lucy Marinn ne ha collezionate ben poche, soprattutto in fatto di fidanzati. L'ultimo, Kevin, l'ha lasciata confessandole il peggiore dei tradimenti: con la sorella minore di lei, Alice. Doppiamente tradita, Lucy abbandona l'incantata cittadina di Friday Harbor, nello Stato di Washington, un luogo dove tutti si conoscono, e cerca rifugio nella solitaria isola di San Juan, il posto ideale per rimanere sola con i suoi pensieri e il suo dolore. Quello che Lucy non ha previsto è di conoscere un affascinante vinicoltore locale, Sam Nolan, che è in realtà un amico di Kevin incaricato di "distrarla" un po'. E quello che Sam invece non ha previsto è di innamorarsi perdutamente di lei.
L'ultima lettura del mese scorso è stata "Come finiscono le favole", primo volume della trilogia di Friday Harbor. Piacevolmente colpita da una storia a tratti triste a tratti piena di speranza, ho deciso di proseguire con la lettura del secondo capitolo, dedicato ad un altro dei fratelli Nolan, Sam.
Nonostante, anche in questo caso, sia stata una lettura davvero piacevole, questo secondo romanzo non mi è piaciuto come il primo. Ho trovato la storia abbastanza scontata e l'unico espediente che avrebbe potuto fare la differenza, ovvero la magia, viene solo accennato, senza essere approfondito, rimanendo fine a se stesso. Ciò non toglie che mi piace molto il modo di scrivere della Kleypas, l'alternanza equilibrata tra le parti descrittive, che non si appesantiscono di particolari inutili, ed i dialoghi scorrevoli e quasi mai banali. Trovo che sia un'autrice capace nel delineare il profilo psicologico dei suoi personaggi e nel descrivere con tinte delicate sentimenti come l'amore paterno, l'affetto fraterno, l'amicizia, ma anche il risentimento, la gelosia ed il disprezzo. Sicuramente leggerò anche il capitolo conclusivo.
VOTO: 3/5
- Un uso qualunque di te di Sara Rattaro
TRAMA (da Amazon):
È quasi l’alba di un giorno di primavera e Viola,madre e moglie inquieta e distratta, riceve una telefonata. È il marito che le dice di correre subito in ospedale. Ma Viola non è nel suo letto. Comincia a rivestirsi in fretta e tra un reggicalze che non si chiude e le décolleté lasciate chissà dove, cerca di richiamare Carlo per sapere in quale ospedale andare e che cosa sia successo. E così sullo scolorare della notte, mentre i semafori si fanno sempre meno luminosi e i contorni delle strade diventano più netti, Viola arriva dove avrebbe dovuto essere da ore. Quella che ci racconta senza prendere mai fiato è una vita fatta di menzogne, passione, tradimenti, amore, sensi di colpa e rimpianti. Ma adesso non è possibile mentire, il terrore e la verità la aspettano in quella stanza d’ospedale dove le sue bugie non la potranno più aiutare. Un’emozionante confessione femminile così autentica da lacerare il cuore.
Ho desiderato questo romanzo dal momento in cui ho letto la recensione di Monica di BooksLand ed è proprio grazie a lei che ho potuto leggerlo, avendo "vinto" un concorso in cui questo libro era stato messo in palio.
Non è assolutamente facile parlarne, non è facile descrivere le sensazioni che si provano leggendo la storia di Viola. Non è facile schierarsi, non è facile mettere in discussione tutto ciò di cui si è sempre stati convinti.
O almeno questo è ciò che è successo a me.
Una cosa però mi è facile da dire: la Rattaro è stata una rivelazione. Il suo modo di raccontare è semplice ma coinvolgente, il modo in cui riesce ad eviscerare i sentimenti dei suoi personaggi, rendendoli così reali, in un ritmo incalzante, quasi ipnotico. Il grande pregio di questa autrice, a mio parere, è quello di mettere il lettore di fronte a situazioni estreme, situazioni incomprensibili a chi non le ha vissute e quindi difficilmente giudicabili. Ed è per questo che una persona, come me, che condanna senza remore il tradimento, si ritrova anche solo per un attimo nei panni di Viola e si chiede come possa essere vivere una vita di intensa sofferenza interiore, di profondo malessere e senso di inadeguatezza che portano a ricercare fuori dalla propria famiglia, fuori dalla propria casa un po' di "gratificazione". Ovviamente leggere questo libro non mi ha fatto cambiare idea, ma di certo mi ha fatto capire come in certe situazioni bisogna trovarsi per poter comprendere profondamente una scelta e che la vita non è solo bianco o nero ma si colora di una serie di infinite sfumature.
VOTO: 4/5
- Non volare via di Sara Rattaro
TRAMA (da Amazon):
Per essere straordinari non è necessario nascere perfetti.
Matteo ama la pioggia, adora avvertire quel tocco leggero sulla pelle. È l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri, in cui smette di sentirsi diverso. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c’è un mondo fatto soltanto di silenzio. All’improvviso la voce, gutturale, dice: «Pecché vola via?».
Un uccellino è volato via e Matteo l’ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All’inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: restare uniti grazie all’amore. Ma è stato proprio l’amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolgono la vita quando meno te l’aspetti. Lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E poi ti trascina nell’impeto di inseguire i tuoi sogni.
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare: «Papà, non volare via».
Questa è una storia che parla di tutti noi, che parla di un amore grande e imperfetto.
Questo è il romanzo di un bambino coraggioso, di un padre spaventato e di una ragazza con i piedi per terra. Ma anche quello di una madre che non ha dimenticato di essere una donna.
Questo è il momento indecifrabile della vita in cui amore, colpa e perdono si fondono in un unico istante.
Leggere questo romanzo ha confermato ciò che avevo già pensato con "Un uso qualunque di te": Sara Rattaro è un'autrice che mi piace molto.
"Non volare via" è la storia di una famiglia, la storia di un legame indissolubile messo alla prova ripetutamente dalla vita, un legame che più volte sembra sul punto di spezzarsi ma che si intreccia e si rafforza più di prima. Anche in questo caso si tratta di una storia di errori, di tradimenti, di delusioni, ma anche di forza, di speranza e di coraggio.
Una cosa però mi è facile da dire: la Rattaro è stata una rivelazione. Il suo modo di raccontare è semplice ma coinvolgente, il modo in cui riesce ad eviscerare i sentimenti dei suoi personaggi, rendendoli così reali, in un ritmo incalzante, quasi ipnotico. Il grande pregio di questa autrice, a mio parere, è quello di mettere il lettore di fronte a situazioni estreme, situazioni incomprensibili a chi non le ha vissute e quindi difficilmente giudicabili. Ed è per questo che una persona, come me, che condanna senza remore il tradimento, si ritrova anche solo per un attimo nei panni di Viola e si chiede come possa essere vivere una vita di intensa sofferenza interiore, di profondo malessere e senso di inadeguatezza che portano a ricercare fuori dalla propria famiglia, fuori dalla propria casa un po' di "gratificazione". Ovviamente leggere questo libro non mi ha fatto cambiare idea, ma di certo mi ha fatto capire come in certe situazioni bisogna trovarsi per poter comprendere profondamente una scelta e che la vita non è solo bianco o nero ma si colora di una serie di infinite sfumature.
VOTO: 4/5
- Non volare via di Sara Rattaro
TRAMA (da Amazon):
Per essere straordinari non è necessario nascere perfetti.
Matteo ama la pioggia, adora avvertire quel tocco leggero sulla pelle. È l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri, in cui smette di sentirsi diverso. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c’è un mondo fatto soltanto di silenzio. All’improvviso la voce, gutturale, dice: «Pecché vola via?».
Un uccellino è volato via e Matteo l’ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All’inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: restare uniti grazie all’amore. Ma è stato proprio l’amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolgono la vita quando meno te l’aspetti. Lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E poi ti trascina nell’impeto di inseguire i tuoi sogni.
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare: «Papà, non volare via».
Questa è una storia che parla di tutti noi, che parla di un amore grande e imperfetto.
Questo è il romanzo di un bambino coraggioso, di un padre spaventato e di una ragazza con i piedi per terra. Ma anche quello di una madre che non ha dimenticato di essere una donna.
Questo è il momento indecifrabile della vita in cui amore, colpa e perdono si fondono in un unico istante.
Leggere questo romanzo ha confermato ciò che avevo già pensato con "Un uso qualunque di te": Sara Rattaro è un'autrice che mi piace molto.
"Non volare via" è la storia di una famiglia, la storia di un legame indissolubile messo alla prova ripetutamente dalla vita, un legame che più volte sembra sul punto di spezzarsi ma che si intreccia e si rafforza più di prima. Anche in questo caso si tratta di una storia di errori, di tradimenti, di delusioni, ma anche di forza, di speranza e di coraggio.
Sia in questo romanzo che nel precedente vi sono alcuni passaggi a mio parere inverosimili, scelte narrative che non condivido e che, in tutta onestà, non mi sono piaciute. Ma un buon libro, secondo la mia modesta opinione, non è solo un libro di cui condividiamo ogni singola parola, no, è un libro in grado di farci riflettere, in grado di farci mettere in discussione i nostri punti di vista, in grado di farci storcere il naso ma capace di farci rimanere incollati alle pagine. E Sara Rattaro ci riesce benissimo.
VOTO: 4/5
E voi? Cosa avete letto? Cosa mi consigliate? Vi incuriosiscono questi libri?
Monica mi dispiace che ti senti spenta! sono periodi che capitano a tutti, ma vedrai che passa! forse hai bisogno di una bella vacanza!! :)
RispondiEliminacmq adoro lisa cleypas! ho appena comprato sogni sull'acqua! :)
Sugli ultimi due non posso che concordare! :)
RispondiEliminaPS. Monica, ti capisco :(
ç_ç Meno male che mi capite! E' davvero un periodo pesante, e se penso che devo arrivare ad Agosto per andare in vacanza mi sento male! Posso farcela.. devo resistere!
RispondiEliminaPer quanto riguarda i libri, anche se non ho ancora letto "Non volare via" adoro la Rattaro, quindi sono sicura che mi piacerà!
L'altra autrice non la conosco, quindi dovrò farci un pensierino ^^