venerdì 8 novembre 2013

Chi ben comincia #14

Buongiorno cari lettori!
Finalmente è Venerdì e io sono carica come una molla!
Infatti domani, nonostante le previsioni del tempo diano pioggia e temporali, la mia dolce metà ed io ce ne andremo a fare un bel giro a Firenze.
Oltre a visitare un po' la città, andremo al Museo della Fotografia Alinari a vedere una mostra fotografica intitolata "Il poeta della fotografia".
Centoventi immagini del fotografo Iziz Bidermanas, un poeta dell'immagine, ritrattista e reporter. 

Inutile dirvi che non vedo l'ora! La fotografia è una componente importante della mia vita e spero di scoprire immagini che mi resteranno nel cuore. 

Oggi, invece, vi lascio con "Chi ben Comincia", rubrica  ideata dalla mia nipotina Alessia di 



Dato che è un po' che non preparo un post per questa rubrica vi ricordo le poche e semplici regole da seguire: 

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti 

Il libro che vi presento oggi, lo sto leggendo da un po' di giorni. 
Si tratta di "Wool" di Hugh Howey. 



" I bambini stavano giocando mentre Holston saliva incontro alla morte. Li udiva urlare e ricorrersi qualche piano sopra di lui come fanno soltanto i bambini felici. Sentendo tutto il loro impaziente fracasso, se la prese comoda, avanzando sulla scala a chiocciola con un'andatura lenta e metodica che risuonava sui gradini metallici. 
Gli scalini, come i vecchi stivali di suo padre, mostravano strani segni di usura: della vernice scrostata rimaneva qualche traccia negli angoli e ai lati, dove nessuno posava i piedi. Passi lontani sollevavano piccole nuvole di polvere e Holston percepiva le vibrazioni della ringhiera, dove l'acciaio scintillante aveva perso ogni traccia di smalto. Era una cosa che lo aveva sempre sorpreso: come secoli di palmi di mani e suole di scarpe potessero logorare il metallo. Una molecola alla volta, immaginò. Ogni vita ne erodeva uno strato, allo stesso modo in cui il silo erodeva quella vita"

Mi sono dilungata un po', ma in questo incipit era importante presentarvi i veri protagonisti del libro, il silo in cui le persone vivono e la scala che devono percorrere tutti i giorni per spostarsi da un piano all'altro. 

Foto della parte interna della cover, raffigurante il silo 
"Wool" è un libro corposo, sono più di 500 pagine, e io ne ho lette circa 200. 
Dopo un inizio un po' lento e difficile da comprendere, sto entrando nel vivo della storia, e devo dire che mi sta prendendo. Sono curiosa di sapere perchè queste persone vivono da intere generazioni nel silo, se la Vista esterna è veramente quello che loro vedono dall'interno, quali segreti si celano dietro le morti che stanno diventando sempre più numerose! 

Vi ho incuriositi? Spero di sì..e spero anche di poter postare quanto prima la mia recensione. 

Buon WeekEnd a tutti voi!

Monica 

8 commenti:

  1. Caspita, sembra un libro interessante...stranissima come idea quella del silo, ed anche un po' inqueitante ti dirò!
    Attendo la tua recensone per decidere se fa per me! :)))

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    1. In effetti è piuttosto "claustrofobico" come libro, però è scritto davvero bene :)

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  2. Mi ispira tantissimo, aspetto la tua recensione **

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  3. La risposta è sì, e senza esitazioni!
    Ce l'ho lì che mi aspetta :)

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  4. Sììì e mi avevi già incuriosito da prima a riguardo :3
    Non vedo l'ora di leggerlo pure io... anche se mi sa che prima che lo inizi avrò già la tua review *A*

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  5. Vi assicuro che sta diventando davvero bello!!! *O*

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