Buongiorno a tutti e come sempre buon venerdì!
Vi ho mai detto che (sabato a parte) questo è il giorno della settimana che
preferisco? Adoro l’attesa del fine settimana, il pensiero di potermi riposare
un po’, magari andare al mercato con mio marito il sabato mattina, potermi
dedicare a pieno alla lettura e alle cose che amo fare di più.
Tornando ai nostri amati libri questa mattina ho una bella
sorpresa per voi.
Da un po’ di tempo mi era venuta voglia di riprendere a fare
qualche intervista, e l’autore di “Il sogno della bella Addormentata”, Luca
Centi, ha accettato di sottoporsi alle mie curiose domande sulla sua carriera e
soprattutto sul suo libro.
La recensione di questo libro la potete trovare QUI
Questo invece è quello che ci siamo detti
Ciao Luca benvenuto
sul mio blog, parliamo subito della tua carriera di scrittore, quando hai
iniziato a scrivere e perchè?
Ho cominciato a
scrivere quando avevo sette, otto anni. Si trattava di un romanzetto giallo di
poche pagine, un piccolo tributo ad Agatha Christie che ancora oggi conservo
con affetto. Da lì in poi la scrittura ha smesso di essere predominante nella
mia vita, tanto che per parecchi anni l'ho quasi del tutto abbandonata. Ho
ripreso solamente dopo le medie, quando ho capito che scrivere era la mia forma
d'espressione preferita.
Che cosa ti piace di questo lavoro?
In realtà non lo vedo
come un lavoro ma come una passione. Una passione retribuita, è vero, ma pur
sempre una passione. Ciò che mi piace è l'assenza di limiti. Sono io a dettare
le regole e sono io a decidere quando e come infrangerle. Infatti la parte che
preferisco è proprio la pianificazione, quando le idee corrono a briglia
sciolta!
Ho letto il tuo libro
"Il sogno della bella Addormentata" e l'ho trovato davvero piacevole
anche se sono rimasta "sconvolta" dal finale fuori dagli schemi.
Senza fare spoiler a chi ancora deve leggerlo, mi preme farti una domanda,
pensi che possa esserci un seguito?
Non posso dire molto
su un ipotetico seguito, se non che alcuni indizi sono sparsi nel romanzo
stesso. Ci sono delle domande, per ora secondarie, che non hanno ottenuto
risposta. E forse potrebbero ottenerla...
Da dove ti è venuta
l'idea per questa storia?
Leggendo la fiaba
originale di Charles Perrault, "Talia, il Sole e la Luna". Mi ha
sconvolto per il suo essere crudele e dolce al tempo stesso, tanto che ho
cominciato a pianificare la mia versione della "bella addormentata"
partendo proprio dal finale.
L'ambientazione che
hai scelto è sicuramente innovativa rispetto ai soliti Young Adult che si
trovano in circolazione, e la tua protagonista è forte e coraggiosa, ti va di
spiegarci il perchè di queste scelte?
Il perché è semplice:
adoro l'Inghilterra vittoriana. E' un periodo storico affascinante,
rivoluzionario sotto tantissimi aspetti, tanto che l'ho scelto come tema per la
mia tesi di laurea. Ed è stato scrivendo la tesi, studiando saggi e appunti di
autori per lo più sconosciuti, che mi sono reso conto del potenziale di questo
periodo. Potenziale che ho cercato di esprimere al meglio.
Capita che gli autori
si facciano un'idea visiva dei loro protagonisti, magari riportati su grande
schermo? Tu hai mai pensato a chi potrebbe interpretare i tuoi in un
film?
Non ci ho mai pensato
a dire il vero. Posso dire però che nel tratteggiare fisicamente Talia mi sono
ispirato un po' ad Amy Lee degli Evanescence. Capelli corvini, carnagione
pallida...
In questo momento
stai lavorando a qualche nuovo progetto?
Certo, non riesco mai
a fermarmi. In questi giorni sto lavorando a una storia particolare su cui però
posso dire davvero poco. Anzi nulla!
Per finire una
domanda che non manca mai nelle mie interviste : Un libro che assolutamente non
può mancare nella tua libreria, e un libro che consiglieresti ai miei lettori
(escludendo i tuoi ovviamente)
Il giovane Holden. Un
romanzo di formazione - anche se è riduttivo relegarlo in questi termini - che
mi ha accompagnato durante l'adolescenza e mi ha aiutato moltissimo.
Ringrazio infinitamente Luca per essere stato così
disponibile e la casa Editrice Piemme per avermi permesso di fare questa breve
intervista.
Se le parole di Luca vi hanno incuriositi non vi resta altro
da fare che leggere il suo libro.
A presto
Monica
Ecco, ORA lo voglio leggere... XD
RispondiEliminaNo, anche prima, però adesso che so che Amy è la protagonista (non è proprio così ma va be')ne ho più voglia.
A parte gli scherzi, l'intervista è davvero molto interessante.
Mi piacciono molto gli autori disposti a mettersi in gioco e che comprendono che sono i lettori il "lato importante" della questione.
Assolutamente d'accordo con te!!
Eliminabellissima intervista, spero di poterlo leggere presto ^^
RispondiEliminaLu la tua storia con questo libro è lunga e travagliata ma ce la puoi fare XD
EliminaBella intervista e un libro che leggerò sicuramente ma non so quando... spero entro l'anno.
RispondiEliminaBella intervista! una rivisitazione particolare.
RispondiEliminaBella intervista, brava Monica :-)
RispondiEliminaQuesto libro mi aveva già incuriosita quando l'hai recensito e dopo le parole dell'autore sono ancora più convinta a leggerlo! E poi lo sai, amo l'Inghilterra vittoriana, perciò non ho scuse :P
bacioni
Sono contenta che questa intervista vi sia piaciuta, l'autore è stato davvero molto disponibile e le sue risposte mi hanno incuriosita ancora di più su un ipotetico seguito di questo libro! Io lo spero proprio :)
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