Buongiorno a tutti!
Eccomi di ritorno! No, non sono già in vacanza (purtroppo) è solo che, con
questo caldo, non ho voglia di fare nulla.
Non mi va di scrivere recensioni, non mi va di parlare di libri, vorrei solo
dormire attaccata al mio amato condizionatore ^^
Tuttavia, questa mattina, mi sono detta “NO! Non puoi
lasciare il tuo amato bloghettino tutto solo e moribondo.. non se lo merita!”
.. e quindi, eccomi di nuovo qui, per parlarvi di un libro che ho finito la
settimana scorsa.
Sto parlando di “Colpa delle Stelle” Di John Green.
Premetto che di questo autore non avevo mai letto nulla, il
mio amico Mik continua a dirmi che devo leggere “Cercando Alaska” e prometto
che prima o poi lo farò.
Sta di fatto che il mio primo impatto con questo autore non
è stato dei più semplici.
Il tema trattato nel libro non è certo facile da digerire, e
mi sono sentita particolarmente coinvolta.
Sarà che nel libro ad un certo punto si parla di una squadra
di “GENII” che esaudisce i desideri dei ragazzi malati, sarà che di quei genii
io faccio parte, perché sono volontaria in
un’associazione di che si occupa proprio di questo, sarà che mentre vedevo
evolvere la storia di Hazel e Augustus, mi figuravo davanti tantissimi bambini
e ragazzi conosciuti in questi anni.
Non è stato facile “guardarli negli occhi”, non è stato
semplice sentir parlare Hazel e Augustus, e spesso ho trattenuto a stento le
lacrime (ebbene sì non ho pianto, ma solo perché ho letto il libro in autobus,
e non potevo scoppiare a piangere ogni due per tre); eppure non sono riuscita
ad entrate totalmente in sintonia con loro.
Il libro mi è piaciuto molto, ma ho come avuto l’impressione
che in alcuni
punti l’autore abbia messo troppe cose. Troppo intellettualoidi questi due ragazzi, che spesso e volentieri
parlano per enigmi e fanno dei voli pindarici a cui è difficile stare dietro. Li
avrei voluti più adolescenti in alcuni punti.
Ma forse, è anche vero, che quando sei costretto a guardare la morte in faccia
a soli 16 anni, tendi anche a crescere più in fretta dei tuoi coetanei. Posso
appurarlo ogni volta che vado a casa di uno dei “miei bambini”, il loro modo di
percepire il mondo e la vita è sicuramente diverso da quello di qualsiasi altro
adolescente.
Un libro toccante “Colpa delle stelle” di quelli che ti
stringono forte lo stomaco in un pugno e ti fanno ripetere più e più volte “Non
è giusto”.
Lo consiglio a persone particolarmente forti, io non lo
sono, ma con gli anni stando così a contatto con la malattia mi sono
sicuramente rafforzata un po’.
Monica
Buongiorno Monica! :*
RispondiEliminaQuesto libro l'avevo già adocchiato ma non fa per me! Non è il mio genere
Buongiorno cara! Diciamo che è un libro difficile per l'argomento trattato, in più con due protagonisti non semplicissimi da capire.. se non è il tuo genere meglio lasciar stare :)
EliminaCiao Monica! Bella recensione!
RispondiEliminaPrima o poi leggerò sicuramente questo libro! Credo sia uno di quelli per cui è necessario il momento giusto...
L'ho segnato in WL da un po'...
:))))
Eh sì, bisogna essere pronti psicologicamente prima di affrontarlo.. e tenere i fazzoletti di carta in tasca :(
EliminaInteressante! :)
RispondiEliminaBellissima recensione :) Anche a me quei dettagli del carattere dei protagonisti non sono piaciuti, come sai.
RispondiEliminaE sì, leggi Cercando Alaska!
Giuro che prima o poi lo leggo :)
EliminaMi avevi giàincuriosito su faccia libro. Appena ho un po' di tempo lo leggo sicuramente.
RispondiEliminaCredo che ti piacerà Fra, è davvero un libro molto bello e toccante :)
EliminaBrava Monica! questo è uno di quei libri che devo prendere con le pinze, quando si va a toccare la malattia non si gioca più. Lo leggerò, ma quando sarò 'dell'umore' giusto per entrarci in sintonia (per lo stesso motivo sto rimandando 'Me before you', arriverà il loro momento).
RispondiEliminaEEEEEEE anche quello è bello tosto. Condivido il fatto che sono libri che hanno un loro spazio e un loro momento giusto per essere letti. Io solitamente dopo sto male per un po' di giorni (a volte settimane VEDI "Proibito" della Suzuma) ma alla fine mi lasciano talmente tanto che ne vale la pena :)
Elimina