lunedì 29 luglio 2013

Libro della settimana "Colpa delle Stelle" Di John Green

Buongiorno a tutti!
Eccomi di ritorno! No, non sono già in vacanza (purtroppo) è solo che, con questo caldo, non ho voglia di fare nulla.
Non mi va di scrivere recensioni, non mi va di parlare di libri, vorrei solo dormire attaccata al mio amato condizionatore ^^


Tuttavia, questa mattina, mi sono detta “NO! Non puoi lasciare il tuo amato bloghettino tutto solo e moribondo.. non se lo merita!” .. e quindi, eccomi di nuovo qui, per parlarvi di un libro che ho finito la settimana scorsa.

Sto parlando di “Colpa delle Stelle” Di John Green.

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.

Premetto che di questo autore non avevo mai letto nulla, il mio amico Mik continua a dirmi che devo leggere “Cercando Alaska” e prometto che prima o poi lo farò.
Sta di fatto che il mio primo impatto con questo autore non è stato dei più semplici.
Il tema trattato nel libro non è certo facile da digerire, e mi sono sentita particolarmente coinvolta.
Sarà che nel libro ad un certo punto si parla di una squadra di “GENII” che esaudisce i desideri dei ragazzi malati, sarà che di quei genii io faccio parte, perché sono volontaria  in un’associazione di che si occupa proprio di questo, sarà che mentre vedevo evolvere la storia di Hazel e Augustus, mi figuravo davanti tantissimi bambini e ragazzi conosciuti in questi anni.

Non è stato facile “guardarli negli occhi”, non è stato semplice sentir parlare Hazel e Augustus, e spesso ho trattenuto a stento le lacrime (ebbene sì non ho pianto, ma solo perché ho letto il libro in autobus, e non potevo scoppiare a piangere ogni due per tre); eppure non sono riuscita ad entrate totalmente in sintonia con loro.
Il libro mi è piaciuto molto, ma ho come avuto l’impressione che in alcuni
punti l’autore abbia messo troppe cose. Troppo intellettualoidi
 questi due ragazzi, che spesso e volentieri parlano per enigmi e fanno dei voli pindarici a cui è difficile stare dietro. Li avrei voluti più adolescenti in alcuni punti. 
Ma forse, è anche vero, che quando sei costretto a guardare la morte in faccia a soli 16 anni, tendi anche a crescere più in fretta dei tuoi coetanei. Posso appurarlo ogni volta che vado a casa di uno dei “miei bambini”, il loro modo di percepire il mondo e la vita è sicuramente diverso da quello di qualsiasi altro adolescente.


Un libro toccante “Colpa delle stelle” di quelli che ti stringono forte lo stomaco in un pugno e ti fanno ripetere più e più volte “Non è giusto”.

Lo consiglio a persone particolarmente forti, io non lo sono, ma con gli anni stando così a contatto con la malattia mi sono sicuramente rafforzata un po’.

Monica


11 commenti:

  1. Buongiorno Monica! :*
    Questo libro l'avevo già adocchiato ma non fa per me! Non è il mio genere

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno cara! Diciamo che è un libro difficile per l'argomento trattato, in più con due protagonisti non semplicissimi da capire.. se non è il tuo genere meglio lasciar stare :)

      Elimina
  2. Ciao Monica! Bella recensione!
    Prima o poi leggerò sicuramente questo libro! Credo sia uno di quelli per cui è necessario il momento giusto...
    L'ho segnato in WL da un po'...
    :))))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì, bisogna essere pronti psicologicamente prima di affrontarlo.. e tenere i fazzoletti di carta in tasca :(

      Elimina
  3. Bellissima recensione :) Anche a me quei dettagli del carattere dei protagonisti non sono piaciuti, come sai.
    E sì, leggi Cercando Alaska!

    RispondiElimina
  4. Mi avevi giàincuriosito su faccia libro. Appena ho un po' di tempo lo leggo sicuramente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che ti piacerà Fra, è davvero un libro molto bello e toccante :)

      Elimina
  5. Brava Monica! questo è uno di quei libri che devo prendere con le pinze, quando si va a toccare la malattia non si gioca più. Lo leggerò, ma quando sarò 'dell'umore' giusto per entrarci in sintonia (per lo stesso motivo sto rimandando 'Me before you', arriverà il loro momento).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. EEEEEEE anche quello è bello tosto. Condivido il fatto che sono libri che hanno un loro spazio e un loro momento giusto per essere letti. Io solitamente dopo sto male per un po' di giorni (a volte settimane VEDI "Proibito" della Suzuma) ma alla fine mi lasciano talmente tanto che ne vale la pena :)

      Elimina