lunedì 11 marzo 2013

Libro della settimana "La corsa delle Onde" di M. Stiefvater


Buongiorno e buon lunedì!
Avete passato un buon fine settimana? Il mio è stato all’insegna del riposo assoluto, tra ottimi film e letture.


Per quanto riguarda il cinema, venerdì sono finalmente andata a vedere “Il lato positivo” e mi sono divertita tantissimo. Il film è decisamente pazzo, ho trovato l’accoppiata Lawrence-Cooper bella ed intensa, tra di loro si percepisce una grandissima alchimia e mi hanno fatto davvero emozionare.


Non contenta, ieri pomeriggio, insieme a mio marito ci siamo riguardati “The Fighter” film dello stesso regista di “Il lato positivo” David O’Russel, un bellissimo film che parla di pugilato e sentimenti. Se non l’avete visto, ve lo consiglio caldamente.. Christian Bale con questo film si è portato a casa l’Oscar come “Miglior attore non protagonista” e si vocifera che il prossimo film di O’Russel, in cui la Lawrence è già stata scritturata come attrice protagonista, potrebbe veder riunito questo trio delle meraviglie!
Infatti Bale è uno dei candidati per interpretare il ruolo del protagonista in “Ends of the Earth”  e credo che questi tre insieme potrebbero fare davvero scintille!

Tralasciando il cinema parliamo di libri, nel delirio da pre-partita (ieri sera il mio Bologna giocava contro l’Inter.. per chi non lo sapesse ABBIAMO VINTOOO!!) ho finalmente terminato “La corsa delle Onde” di Maggie Stiefvater.


 Succede ogni autunno, sull’isola di Thisby. Dalle gelide acque dell’oceano si spingono a riva i cavalli d’acqua, creature affascinanti e crudeli che gli abitanti catturano per montarli nella Corsa dello Scorpione. Il vincitore guadagnerà fama e denaro, i meno fortunati incontreranno la morte. Ma qualcosa cambia quando alla gara si iscrive Kate Connolly, capelli rossi e tempra di ferro. Kate è determinata a correre con la sua cavalla Dove, sfidando usanze secolari che vogliono solo concorrenti maschi e nessun cavallo ordinario. Certo, non ha molte possibilità contro Sean Kendrick, diciannove anni, il favorito, esperto domatore di cavalli. Nessuno dei due è preparato a ciò che sta per succedere, perché quest’anno la Corsa dello Scorpione non sarà solo questione di gloria e denaro, ma di amore e destino.


Di questo libro avevo sentito pareri contrastanti, chi lo aveva odiato profondamente perché troppo lento, e chi, invece, si era innamorato della poesia contenuta nelle sue pagine.

Io sono esattamente nel mezzo tra le due opinioni. Devo dire che il libro mi ha rapito fin da subito, mi sono follemente innamorata dei paesaggi descritti, queste scogliere infinite spazzate dal vento, l’odore del mare, che sembrava pervadere ogni pagina mi hanno conquistata.

Sarà che tutto questo mi ha ricordato fortemente due paesi che amo, l’Irlanda e le spiagge sconfinate della Normandia, sarà che la storia di per sé è intensa, ricca di sentimenti e dolore, che quasi non mi sono accorta dello scorrere lento della storia.

In effetti, se da questo libro, vi aspettate grandi colpi di scena, direi che non fa per voi.
La Stiefvater, un po’ come è nel suo stile, predilige esprimere i sentimenti sulla carta piuttosto che l’azione.
I due stessi protagonisti, Sean e Puck, vivono una “storia d’amore” fatta più di sguardi e gesti, che di azioni vere e proprie, e forse, è stato questo a farmi innamorare della storia.
Non ci sono dichiarazioni sdolcinate, adolescenti spaesati che devono cambiare scuola, in questo libro troviamo due protagonisti forti che quasi non si considerano per buona parte del racconto, per poi ritrovarsi, tempestosi e indomiti, su una scogliera che sarà il loro scenario d’amore.
In questo libro traspare l’amore per la natura, l’amore per gli animali, l’amore per il proprio paese di origine e la voglia o il bisogno di appartenere ad un luogo.



Ho amato tutto questo, e ho amato il modo in cui l’autrice riesce a trasmetterlo.
Quello che invece non mi è piaciuto, è stato il modo il cui il finale del libro viene quasi gettato via.
Non che non sia altrettanto bello, ma avrei voluto di più.
Il lettore attende, in maniera quasi spasmodica, la famigerata corsa dello Scorpione, e quando questa arriva, in un baleno è già finita.
Poche pagine che rovinano, a mio avviso, l’effetto totale che il libro poteva lasciare. Mi è sembrato, quasi, che l’autrice volesse concludere velocemente la storia, come se non sapesse che altro dire, ed è un vero peccato, perché quel finale si poteva sviluppare in tanti alti modi.

Nell’insieme mi sento comunque di consigliare questo libro, se amate la natura sconfinata e i cavalli, questo è il racconto che fa per voi.
Ho apprezzato le note finali dell’autrice, in cui spiega tutte le ricerche che ha fatto per arrivare a scrivere questa storia, partendo dalle leggende sui cavalli d’acqua irlandesi, fino ai suoi viaggi in Normandia o nella bassa Inghilterra per vedere le scogliere che poi ha riportato sul libro.
In questo è riuscita benissimo, perché io che quei luoghi li ho visti di persona, li ho ritrovati splendidamente descritti tra le pagine.

Spero di non avervi annoiati con le mie parole, adesso torno alle mie carte, se no rischio che mi buttino fuori dall’ufficio!
A presto
Monica





8 commenti:

  1. Ciaooo
    Io questo weekend non mi sono riposata, perché abbiamo avuto dei lavori in casa e ieri ci è toccato pulire a fondo :-(
    Ti è piaciuto "Il lato positivo"? Devo dire che dal trailer non si evince che sia un film divertentissimo, ma mi hai convinta e mi hai straconvinta su “The Fighter”, non l'ho visto, ma adoro alla follia Bale, quindi devo assolutamente vederlo! bacioni

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Il lato positivo" è divertente per la follia dei personaggi, ma riesce anche a commuoverti fino alle lacrime.. è davvero un film pazzo! "The Fighter" è bellissimo! Bale, quasi irriconoscibile, fa la parte di un ex pugile drogato .. per il film non so quanti Kg ha dovuto perdere.. ma è impressionante! Una grande interpretazione.

      Elimina
  2. Bale è mitico, e spesso viene preso per questi ruoli perché ha una capacità di perdere peso che ha dell'incredibile.
    Uff... invece il libro... ogni volta mi fermo a darci un'occhiata, lo prendo non lo prendo, boh, sono sempre più indecisa. Non so perché, ma non mi ispira.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bale io lo adoro, se dovessero sceglierlo per girare anche il prossimo film con Jennifer sarei felicissima!
      Per il libro di ho mandato un messaggio su FB ;)

      Elimina
  3. Bella recensione e la tua foto ci sta a pennello per accompagnare il tutto.
    Anch'io di questo libro continuo a leggere pareri discordanti, ma nonostante questo la mia curiosità non si sta affievolendo. Non sono del tutto convinta (e non so perché), ma credo lo leggerò. Inoltre non ho mai letto niente della Stiefvater, ma in moltissimi mi hanno parlato del suo stile quasi poetico e vorrei rimediare leggendo sia la trilogia di Shiver che questo romanzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per la trilogia di Shiver ti direi "Lascia stare e leggi solo il primo, gli altri due non meritano" XD Per questo libro, dipende da cosa uno si aspetta.. come ho detto l'azione è ridotta ai minimi termini, ma ci sono scene come "il festival dello scorpione" che per colore, atmosfera, suoni, mi sono rimaste impresse nel cervello!

      Elimina
    2. Condivido esattamente la tua opinione per la trilogia di Shiver. Adorato il primo, letto il secondo, il terzo l'ho proprio evitato.
      Questo invece ce l'ho in libreria, e mi guarda, mi fissa, ma non ho ancora avuto voglia di aprirlo.

      Elimina
  4. Il libro non sembra male ma al momento ne ho 4/5 che mi aspettano e forse con questo passo, per ora!;)
    Il film l'ho visto ieri sera! Delizioso!!!

    RispondiElimina