giovedì 31 gennaio 2013

Chi ben comincia #7


Buongiorno a tutti!

Intensa giornata di lavoro, ho giusto due minuti per lasciarvi in compagnia della rubrica "Chi ben comincia" ideata da Alessia del Blog "Il profumo dei libri". 




Ieri sera, mentre riordinavo una delle mie innumerevoli e incasinatissime borse, mi è capitato tra le mani un piccolo opuscolo. 
Proprio non mi ricordavo di averlo, eppure parla di un libro che desidero da tanto tempo, ma che non sono ancora riuscita ad acquistare! 

Si tratta di "La favolosa vita di Henry N. Brown orsetto centenario" di Anne H. Bubenzer. 

Sfogliando l'opuscolo mi sono ritrovata a leggere le prime righe di questo romanzo e oggi vorrei condividerle con voi. 



"Vidi la luce a Bath, nell'istante in cui Alice Sheridan mi cucì addosso il secondo occhio. Era un sabato di luglio, il 16, per la precisione, poco prima del tè delle cinque. Voleva darmi il tocco finale prima che la sua amica Elizabeth arrivasse con la torta. 
-Eccolo finito- disse Alice tenendomi davanti a se con le braccia tese. - Quanto sei carino? -
Dalla vertiginosa altezza di circa un metro e trenta mi trovai a guardare giù verso una donna sui venticinque anni, sprofondata in una grande poltrona di pelle marrone e intenta a scrutarmi. 
Aveva i capelli biondo scuro, occhi verdissimi e una bocca grande, rossa. 
Era bella da togliere il fiato: quando i miei occhi indugiarono sul viso, incorniciato dai morbidi capelli ondulati, sulle piccole rughe che si formavano agli angoli della bocca, a ogni frase che pronunciava e sulla luce che illuminava il suo sguardo mi resi conto che.. ci vedevo!
Le parole che uscivano dalla quella bocca di rosa avevano un suono antico, dolce, le avevo capite subito e mi avevano infuso la linfa vitale, risvegliando i sensi. 
Sentivo.Vedevo. Esistevo! "

Inutile dirvi che dopo averle lette la mia espressione era più o meno questa *_____________*

Quando eravate piccoli anche voi avevate un pupazzo da compagnia? Quello che vi seguiva ovunque, vacanze comprese? La mia era una scimmietta marrone e gialla di velluto che mia nonna mi aveva regalato di ritorno dalle cure termali. Si chiamava GIGIA ed eravamo inseparabili. Dove andavo io, doveva esserci anche lei, se no era impossibile dormire. 

Gigia non era particolarmente bella, anzi pensandoci ora, era piuttosto bruttina.. ma quel visino simpatico e sempre sorridente mi infondeva sicurezza. Siamo rimaste insieme fino a quando ho compiuto diciotto anni, quando durante un trasloco si sono perse le sue tracce ç_ç  . 
Mia madre mi ha sempre detto di non averla buttata, ma sinceramente ci credo poco.. povera Gigina mia.

E voi? Non volete raccontarmi dei vostri animaletti da compagnia? Come vi sembra l'incipit di questo libro? Io dopo averlo letto lo desidero ancora di più!


A presto 

Monica 

4 commenti:

  1. Uuuu bellissimo questo libro e l'incipit! +.+
    Io e mio fratello condividevamo Tiger, un gattone gigantesco che adoravamo!! Dovrebbe essere ancora a casa dei miei :P

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  2. Ma che bello questo incipit!
    Ha incuriosito anche me!
    In realtà io avevo una copertina da piccola, era tutta bucata tanto era vecchia, si chiamava Fiocca (perchè era bordata con il raso dei fiocchi)
    Dai 4-5 anni ho avuto un orsetto ma era steso sulla pancia, non seduto. Era tutto nero, con il muso bianco ed un fiocco rosso (sembrava più un gatto) si chiamava, si chiama ancora via, Mirko. E' a casa dei miei.
    Ma visto che sono una bambinona, a casa mia ho sul letto Nikita, una tigrona di peluche regalo del marito. Anche se non viene in viaggio con me

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  3. "Vidi la luce a Bath, nell'istante in cui Alice Sheridan mi cucì addosso il secondo occhio.." Che immagine tenera. Questo libro dev'essere delizioso!
    Per me niente animaletti, io avevo(e ho ancora)un cuscino detto "cuscino magico"! Piccolo e morbidissimo, era sempre stretto tra le mie braccia!:)

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  4. Insomma solo la mia Gigia è dispersa chissà dove :( .. che cosa triste!

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