venerdì 28 febbraio 2014

Crossing Reviews #9

Siamo alla fine del mese e oggi ritorna  "Crossing Reviews" In collaborazione con il blog di Lucrezia "Il libro che pulsa "




L'idea nasce dalla voglia di far conoscere ai miei lettori, libri diversi da quelli che vi presento di solito. Per questo motivo, alla fine di ogni mese, il mio blog ospiterà una recensione pubblicata da Lucrezia, e il suo blog farà lo stesso con una delle mie! 


In questo modo avrete la possibilità di conoscere meglio lei, e al tempo stesso di venire a conoscenza di altri libri!

Questo mese, Lucrezia ha letto dei libri davvero interessanti, ma la recensione che mi ha colpito di più è stata quella di "La piramide del Caffè" di Nicola Lecca.



Titolo: La piramide del caffè

Autore: Nicola Lecca
Casa Editrice: Mondadori



Pagine: 233


Prezzo: € 17,00
  
A diciotto anni, Imi ha finalmente realizzato il suo sogno di vivere a Londra. A bordo di un vecchio treno malandato ha lasciato l'orfanotrofio ungherese dove ha sempre vissuto e, nella metropoli inglese, si è impiegato in una caffetteria della catena Proper Coffee. Il suo sguardo è puro, ingenuo e pieno di entusiasmo: come gli altri orfani del villaggio di Landor, anche lui non permette mai al passato di rattristarlo, né si preoccupa troppo di ciò che il futuro potrebbe riservargli. Le tante e minuziose regole che disciplinano la vita all'interno della caffetteria - riassunte nel Manuale del caffè cui i dirigenti della Proper Coffee alludono con la deferenza riservata ai testi sacri - gli sembrano scritte da mani capaci di individuare in anticipo la soluzione a qualsiasi problema pur di garantire il completo benessere di impiegati e clienti. La piramide gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra a Imi assai più chiara e rassicurante del complesso reticolo di strade londinesi. Dovrà passare molto tempo prima che Imi - grazie al cinismo di un collega e ai consigli della sua padrona di casa - cominci a capire la durezza di Londra e la strategia delle regole riassunte nel Manuale del caffè. Tanto candore finirà per metterlo in pericolo: e sarà allora Morgan, il libraio iraniano, a prendersi a cuore il destino di Imi, coinvolgendo nel progetto Margaret, una grande scrittrice anziana e ormai stanca di tutto, ma ancora capace di appassionarsi alle piccole storie nascoste tra le pieghe della vita.










Questa è la storia di un piccolo orfanotrofio di Landor, situato al confine tra Ungheria e Austria, e del sogno di un giovane ragazzo di nome Imi.
I ricordi del giovane protagonista rivivono grazie alle parole dell'autore, e ci conducono in un luogo lontano fatto di privazioni, ma anche di piccole felicità inaspettate.
Una felicità che appartiene alle piccole e più insignificanti cose, di quelle che fanno battere il cuore e solleticare la vita.
Il momento della sera è quello preferito tra gli orfanelli perchè il silenzio irrompe nelle stanze e loro possono essere liberi di sognare, senza timore che qualcuno possa frenarli.
Imi desidera saziare la sua sete di curiosità e questo lo spingerà a trasferirsi nella grande città di Londra, ospitato dalla signora Lynne, e trovando un lavoro come commesso nella famosa catena di caffè "Proper Coffee".
Imi è felice, finalmente la vita ha deciso di sorridergli e di regalargli una nuova chance... ma è tutto oro ciò che luccica?
Imi è puro, un'anima innocente e ancora non preparata alla verità. Svolge con estremo entusiasmo il suo umile lavoro all'interno della Proper Coffee, che mette a disposizione del personale un manuale pronto a risolvere ogni dubbio e per analizzare il corretto comportamento di un dipendente all'interno dell'azienza.
Molto presto si accorgerà che la realtà è molto lontana da quello che i suoi occhi vogliono vedere e, aiutato da fedeli protagonisti secondari, capirà tutti gli inganni che si celano dietro alla sua azienda e non solo.
False promesse, verità non dette e puro materialismo si celano sotto la bellissima maschera della Proper Coffee, e questo mondo non appartiene al giovane Imi.
Proprio lui che non pensa alle conseguenze e rischia di mettersi nei guai per dire sempre ciò che pensa, proprio lui che è un buon amico e pronto a guardare il lato positivo delle cose.

La piramide del caffè è un vortice di felicità che ti intrappola e ti sballottola da una parte all'altra. Ti tiene in pugno con una semplicità quasi surreale, e ti racconta, con una magnifica melodia, una favola moderna fatta di sentimenti umani.

Ogni protagonista è perfetto e, anche se non particolarmente caratterizzato, determinante ai fini della storia. Tutti sono indispensabili per amare questo libro e lo stesso autore è fondamentale per smuovere questo periodo di crisi. 

In questo libro c'è vita con la V maiuscola.

Non si può chiudere il libro senza essere investiti in positivo, senza essere travolti da una felicità inaspettata, ricca di importanti spunti di riflessione.
Una storia lieve, ma al tempo stesso potente. Una di quelle storie piene di semplicità e di bontà che mancano ai giorni nostri, vittime ormai di un sistema ingiusto e che vuole sempre di più.
Imi non conosce la ricchezza e non bada a certe frivolezze perchè sa che la ricetta della felicità sta nelle piccole cose. Credo che questo libro, anche se non reale, possa fornirci la chiave per la corretta apertura mentale, per ricordarci che pensare con il cuore , a volte, può far realizzare tutto quello che non crediamo possibile.

Inutile dire che questo libro entra subito nella mia Wish List, le parole di Lucrezia mi hanno convinta! 
Al mese prossimo
Monica e Lucrezia 


1 commento:

  1. Avevo già letto questa recensione sul blog di Lucrezia!
    Ho adorato il modo in cui ha fatto emergere le emozioni che questo libro le ha regalato!!!
    E già in WL

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